...e mentre oggi altre centinaia di disgraziati sono stati inghiottiti dal mare, ritorna prepotentemente alla ribalta un servizio ed un filmato di Fabrizio Gatti, uno degli ultimi giornalisti d'inchiesta, di quelli che si sporcano le scarpe e le mani, e ritornano d'attualità le commistioni, non proprio limpide, fra Sarkozy, gli interessi uraniferi della Francia, il finanziamento alla rivolta dei Tuareg, Gheddafi, e il traffico dei clandestini verso l'Italia, via Libia. Alla faccia degli "accordi epocali" fra i tre statisti Berlusconi, Gheddafi e Sarkozy. Si sta giocando una sola partita, quella dei giacimenti d'uranio. E Sarkozy ha chiesto all'amico Silvio solo di accollarsi una buona parte delle spese.
La Nuova Ondata
(di Fabrizio Gatti - l'Espresso)
Gheddafi, a sud del Sahara, oggi è soltanto un esecutore di decisioni prese a Parigi. Per fermare o rallentare la marcia dei clandestini verso il loro futuro, Berlusconi dovrebbe piuttosto chiedere l'intervento del presidente francese Nikolas Sarkozy, perché la via ai trafficanti di uomini è stata riaperta proprio grazie alla guerra dei tuareg. Una guerra per l'uranio sostenuta dalla Francia nella regione di Agadez. Da novembre 2008 migliaia di persone sono passate dalla città rossa per andare a nord. Con un record di partenze tra gennaio e febbraio: quasi 10 mila ragazzi e ragazze in fuga dall'Africa occidentale. Dalla prossima estate capiremo se questa generazione di ventenni avrà trovato lavoro in Libia o apparirà nei telegiornali sui barconi alla deriva nel Mediterraneo. Il loro obiettivo, dicono, è arrivare in Italia o da qualche parte in Europa.
Il 24 febbraio Berlusconi ha incontrato Sarkozy. Ma non gli ha parlato di immigrazione. I due hanno discusso di ritorno all'energia nucleare in Italia. E di contratti per miliardi di euro da oggi al 2030 a vantaggio di Parigi. Areva, il colosso statale del nucleare francese, ha bisogno di nuovi clienti. Perché dal 2012 la società avrà così tanto uranio a disposizione che, per ammortizzare un investimento iniziale di 1,2 miliardi di euro, deve trovare subito qualcuno disposto a comprarlo. Altrimenti rischia di pagare cara la crisi finanziaria in cui è caduta. Tutto quell'uranio, però, non è ancora arrivato in Francia. Per il momento è in Niger, vicino ad Agadez: a Imouraren, sotto la sabbia nel mega-giacimento che comincerà a produrre fra tre anni, il secondo al mondo dopo McArthur River in Canada.
Quello che nella sua visita a Roma il 24 febbraio Sarkozy non ha detto a Berlusconi è che la Francia in Niger ha giocato una partita sporca. Come era abituata a fare in Africa ai tempi del generale Charles de Gaulle. E solo alla fine Areva è riuscita a strappare al Canada e alla Cina la concessione per il mega-giacimento di Imouraren. Ma Sarkozy nemmeno ha raccontato a Berlusconi che i tuareg, sostenuti dagli 007 francesi nei giochi di guerra, si sono rimessi a trafficare con gli emigranti che vogliono approdare in Italia. In fondo, si tratta sempre di energia e forza lavoro destinate ad alimentare l'economia europea. La differenza è che i minerali di uraninite trasformati in sali di uranio viaggiano protetti fino agli impianti di arricchimento in Francia. Gli emigranti sono invece sottoposti a ogni tipo di violenze e il 12 per cento muore prima di arrivare in Europa.
Il Colonnello e il Cavaliere
L'accordo tra Italia e Libia è esecutivo dal 2 marzo scorso, quando il Congresso di Tripoli ha ratificato il patto e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in visita ufficiale dal colonnello Gheddafi ha chiesto scusa per le conseguenze dell'occupazione italiana. Il patto costerà all'Italia 5 miliardi di dollari (circa 4 miliardi in euro) entro il 2028.
L'Eni, in qualità di principale operatore nella ricerca di idrocarburi, dovrà versare un'addizionale all'imposta sul reddito delle società pari al 4 per cento dell'utile prima delle imposte, dal 31 dicembre 2008 al 31 dicembre 2028 coprendo così la durata del rimborso. Uno dei capitoli su cui Berlusconi gioca la sua credibilità è proprio l'immigrazione clandestina. La Libia affiderà all'Italia (Finmeccanica) la costruzione di un sistema antintrusione e di controllo delle frontiere terrestri nel deserto: il costo dell'operazione è per metà a carico dell'Italia, ma per l'altra metà verrà chiesto l'intervento dell'Unione europea.
Dal 15 maggio, secondo il ministro dell'Interno Roberto Maroni, cominceranno i pattugliamenti congiunti davanti alla costa africana. La costruzione di infrastrutture per 5 miliardi di dollari verrà concordata da un comitato paritetico e sarà affidata a imprese italiane.
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Sabbia, sangue, soldi
Cronologia della rivolta in Niger. La partita per l'uranio. Il ruolo di Francia e Libia Ecco come si inventa una guerra in Africa.
Autunno 2006 - Il governo del Niger, grande esportatore di uranio dopo il Canada e tra i paesi più poveri al mondo, dichiara di voler affidare la ricerca mineraria a tutte le società che meglio pagano le concessioni. Il colosso statale francese Areva vuole per sé tutti i primi 35 permessi di ricerca messi sul mercato. La diplomazia di Parigi pretende di far valere un accordo militare del 1961 che stabilisce: "La Repubblica francese è tenuta informata dei programmi e dei progetti concernenti esportazione delle materie prime e dei prodotti strategici. La Repubblica del Niger garantisce la priorità della loro vendita alla Repubblica francese dopo aver soddisfatto le necessità di consumo interno". Il Niger non ha centrali nucleari e nemmeno bombe atomiche.
Gennaio 2007 - La Francia perde il monopolio dell'uranio in Niger. Il governo concede la ricerca dei giacimenti nella regione di Agadez, la zona tuareg, a Canada (15 permessi), Australia (7), Sudafrica (6), Francia (4, tutti ad Areva), India (3), Cina (2), Russia (2), Stati Uniti (1), Emirati Arabi (1), Regno Unito (1), Isole Vergini (1).
8 febbraio 2007 - Attacco terroristico con armi pesanti contro l'esercito del Niger nell'oasi di Iferouane da parte di un commando tuareg. Da quel momento il commando si fa chiamare Movimento dei nigerini per la giustizia (Mnj).
20 aprile 2007 - Rapina di telefoni satellitari da parte dei tuareg del Mnj al cantiere della società nucleare francese Areva a Imouraren, secondo giacimento di uranio al mondo, ancora da sfruttare.
26 giugno 2007 - Espulsione dal Niger di Gilles de Namur, ex addetto militare all'ambasciata di Francia e responsabile per Areva della protezione del megagiacimento di uranio a Imouraren. Si scopre che Areva aveva a libro paga, per 85mila 365 euro, il capitano Mohamed Ajidar, poi diventato uno dei comandanti dei tuareg.
12 luglio 2007 - Su Tele Sahel, la tv di Stato, un deputato e i rappresentanti della società civile accusano Francia e Areva di sostenere la guerra tuareg.
19 luglio 2007 - Nuove accuse alla Francia e ad Areva dalla televisione di Stato.
21 luglio 2007 - Il presidente dell'Alta corte di giustizia del Niger chiama in causa l'imperialismo libico.
24 luglio 2007 - Ordine d'arresto ed espulsione firmato dal ministro dell'Interno contro Dominique Pin, direttore generale di Areva Niger. Pin è in Francia ed evita il carcere. Il colonnello Gheddafi regala la scena internazionale al presidente francese Nicolas Sarkozy, offrendo e concedendo alla Francia la liberazione delle infermiere bulgare accusate di aver infettato i bambini con il virus dell'Aids.
5 agosto 2007 - Incontro a Niamey tra il segretario di Stato alla Difesa francese, Jean-Marie Bockel e il presidente del Niger, Mamadou Tandja. Firma dell'accordo tra il governo del Niger e Areva sull'aumento del prezzo del minerale di uranio venduto alla Francia: da 41 a 60 euro al chilo.
Novembre 2008 - Guerriglieri tuareg, militari e trafficanti libici, nigerini e nigeriani si accordano sottobanco ad Agadez per organizzare il traffico di clandestini verso l'Italia, bloccato dall'esercito dal 2005.
5 gennaio 2009 - Accordo tra il governo del Niger e l'ad di Areva, Anne Lauvergeon, per lo sfruttamento del mega-giacimento di Imouraren che garantirà alla Francia 5 mila tonnellate all'anno di uranio per 35 anni, il doppio di quanto Areva già estrae in Niger.
2 febbraio 2009 - Gheddafi ottiene l'elezione a presidente dell'Unione africana.
24 febbraio 2009 - Areva in crisi finanziaria cerca clienti. Patto tra Berlusconi e Sarkozy per il ritorno al nucleare in Italia.
14 marzo 2009 - Gheddafi, in visita a Niamey, vuole imporre l'amnistia per i tuareg che depongono le armi. Ormai la guerra non serve più.
27 marzo 2009 - Il presidente Sarkozy vola a Niamey per firmare la convenzione sul megagiacimento di Imouraren.
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