Buongiorno Tafanus
L'estratto che segue dall'articolo postato su [Come don Chisciotte] credo dia una spiegazione che si avvicina maggiormente alla realtà,sul perchè del successo di mister B. "Lo scontro tra questo schieramento atlantico e il molto composito fronte che potremmo, in estrema sintesi e con qualche forzatura, definire europeista dura oramai da sessanta anni e ha condizionato in misura fortissima lo sviluppo dell'economia italiana, soprattutto per quanto riguarda la finanza, la grande impresa privata e le cosiddette partecipazioni statali, mentre scarso, se non nullo, interesse veniva dedicato alle imprese di medie, piccole e piccolissime dimensioni che costituiscono il carattere distintivo dell'economia del nostro paese, forse l'unico al mondo ad avere un esercito di milioni di imprenditori su una popolazione che non arriva a sessanta milioni di abitanti, per non parlare di quello sterminato numero di partite IVA che sono più assimilabili agli imprenditori che ai lavoratori dipendenti.
Sommati assieme, imprenditori e lavoratori autonomi presentano dimensioni non troppo lontane da quella rappresentata dai lavoratori dipendenti, una caratteristica forse unica tra i paesi europei, ma che assume caratteristiche ancora più particolari ove si tenga conto del fatto che molti lavoratori dipendenti svolgono, in modo palese o meno, attività di carattere imprenditoriale o autonomo sia in agricoltura che in altri settori dell'attività produttiva, una circostanza che spiega l'estrema labilità dei confini tra le classi sociali in Italia e che crea una base sociale molto più ampia di quanto emerge dai dati ufficiali per il messaggio politico berlusconiano, un messaggio molto in sintonia con il sentire comune di questo esercito di imprenditori un po' "fai da te"."
Pierpaolo
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Benedetto XVI, durante il suo viaggio verso l'Africa ha detto che l'epidemia di Aids "non si può superare con la distribuzione dei preservativi". Ed ha indicato come unica strada efficace quella di un "rinnovo spirituale e umano" nella sessualità. Ha anche detto di non sentirsi solo in alcun modo. Purtroppo c'è da temere che siano molti fedeli a sentirsi soli e abbandonati, vale a dire privi di un Pontefice capace di comprenderli. Come si fa, infatti, a parlare di rinnovo spirituale e umano nella sessualità, a persone che hanno fame e sete e vivono nell'ignoranza? E se anche il condom non risolvesse il problema, basterebbe salvasse un solo bimbo dalla malattia per incoraggiarne la distribuzione. Il fatto è che la Chiesa ancora oggi è contraria all'uso dei contraccettivi artificiali, anche se questa posizione non trova fondamento alcuno nel Vangelo, ed è in palese contrasto con la ragione e il buon senso.
Renato Pierri
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Silvio Berlusconi, riferendosi alle parole pronunciate dal Papa contro l'uso dei profilattici nella lotta contro l'Aids, ha detto: "Rispettiamo la Chiesa e ne difendiamo la libertà". Pierferdinado Casini, interpellato nella trasmissione Ottoemezzo (La7) ha risposto: "Io non dico nulla sulle parole del Papa". Suppergiù la stessa risposta è stata data dal ministro Franco Frattini. E' l'atteggiamento di molti: non si entra nel merito della questione, non ci si chiede se sia giusto che il Pontefice spinga popolazioni a non ricorrere ad un mezzo innnocuo per un fine buono. Né se sia giusto che deluda tanti fedeli, molti sacerdoti compresi, che trovano assurdi certi divieti. Per fortuna i tempi sono cambiati, ma quando sento queste difese a priori della Chiesa, questa rinuncia ad entrare nel merito di certe posizioni, non posso fare a meno di tornare indietro nel passato portando con me, con la fantasia, i miei contemporanei. Immagino di passare per caso in una piazza dove viene bruciato sul rogo un innocente per eresia, con in bocca la mordacchia; mi avvicino ad un amico che se so non essere un delatore, e gli sussurro all'orecchio: "Come può il Papa permettere questo in nome di Cristo?". E l'amico risponde: "Io non giudico il Papa". Per fortuna passerà anche il tempo dei dei Frattini e dei Casini. E passerà anche il tempo dei Giuliano Ferrara, di coloro che tuonano addirittura contro chi ha osato crtiticare il Papa. Ma portato indietro nel tempo, Benedetto XVI non si comporterebbero esattamente come Clemente VIII? E non è facile vedere tra gli inquisitori il nostro Giulianone?
Elisa Merlo
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Un lettore su La Stampa del 23 marzo scrive: "Concordo con la risposta di Lucia Annunziata (rubrica di sabato) a proposito di questo Papa poco «politicamente corretto» che con le sue prese di posizione suscita vivaci polemiche ma anche profonde riflessioni". Sia il lettore, sia la brava giornalista, ignorano tranquillamente che il Papa non ha preso posizione contro l'uso del profilattico perché lo ritiene inutile a conbattere l'Aids, bensì perché è persuaso che il ricorso al condom sia atto peccaminoso (cf Catechismo n. 2370). Altrimenti avrebbe detto: "Non credo che il profilattico possa servire a risolvere il problema, altro ci vuole...però ben venga anche questo, se è servito a salvare qualcuno dalla tremenda malattia". Sarei grata poi a Lucia Annunziata se, magari dopo aver letto il Catechismo, mi rendesse partecipe delle sue profonde riflessioni.
Francesca Ribeiro
L'estratto che segue dall'articolo postato su [Come don Chisciotte] credo dia una spiegazione che si avvicina maggiormente alla realtà,sul perchè del successo di mister B. "Lo scontro tra questo schieramento atlantico e il molto composito fronte che potremmo, in estrema sintesi e con qualche forzatura, definire europeista dura oramai da sessanta anni e ha condizionato in misura fortissima lo sviluppo dell'economia italiana, soprattutto per quanto riguarda la finanza, la grande impresa privata e le cosiddette partecipazioni statali, mentre scarso, se non nullo, interesse veniva dedicato alle imprese di medie, piccole e piccolissime dimensioni che costituiscono il carattere distintivo dell'economia del nostro paese, forse l'unico al mondo ad avere un esercito di milioni di imprenditori su una popolazione che non arriva a sessanta milioni di abitanti, per non parlare di quello sterminato numero di partite IVA che sono più assimilabili agli imprenditori che ai lavoratori dipendenti.
Sommati assieme, imprenditori e lavoratori autonomi presentano dimensioni non troppo lontane da quella rappresentata dai lavoratori dipendenti, una caratteristica forse unica tra i paesi europei, ma che assume caratteristiche ancora più particolari ove si tenga conto del fatto che molti lavoratori dipendenti svolgono, in modo palese o meno, attività di carattere imprenditoriale o autonomo sia in agricoltura che in altri settori dell'attività produttiva, una circostanza che spiega l'estrema labilità dei confini tra le classi sociali in Italia e che crea una base sociale molto più ampia di quanto emerge dai dati ufficiali per il messaggio politico berlusconiano, un messaggio molto in sintonia con il sentire comune di questo esercito di imprenditori un po' "fai da te"."
Pierpaolo
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Benedetto XVI, durante il suo viaggio verso l'Africa ha detto che l'epidemia di Aids "non si può superare con la distribuzione dei preservativi". Ed ha indicato come unica strada efficace quella di un "rinnovo spirituale e umano" nella sessualità. Ha anche detto di non sentirsi solo in alcun modo. Purtroppo c'è da temere che siano molti fedeli a sentirsi soli e abbandonati, vale a dire privi di un Pontefice capace di comprenderli. Come si fa, infatti, a parlare di rinnovo spirituale e umano nella sessualità, a persone che hanno fame e sete e vivono nell'ignoranza? E se anche il condom non risolvesse il problema, basterebbe salvasse un solo bimbo dalla malattia per incoraggiarne la distribuzione. Il fatto è che la Chiesa ancora oggi è contraria all'uso dei contraccettivi artificiali, anche se questa posizione non trova fondamento alcuno nel Vangelo, ed è in palese contrasto con la ragione e il buon senso.
Renato Pierri
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Silvio Berlusconi, riferendosi alle parole pronunciate dal Papa contro l'uso dei profilattici nella lotta contro l'Aids, ha detto: "Rispettiamo la Chiesa e ne difendiamo la libertà". Pierferdinado Casini, interpellato nella trasmissione Ottoemezzo (La7) ha risposto: "Io non dico nulla sulle parole del Papa". Suppergiù la stessa risposta è stata data dal ministro Franco Frattini. E' l'atteggiamento di molti: non si entra nel merito della questione, non ci si chiede se sia giusto che il Pontefice spinga popolazioni a non ricorrere ad un mezzo innnocuo per un fine buono. Né se sia giusto che deluda tanti fedeli, molti sacerdoti compresi, che trovano assurdi certi divieti. Per fortuna i tempi sono cambiati, ma quando sento queste difese a priori della Chiesa, questa rinuncia ad entrare nel merito di certe posizioni, non posso fare a meno di tornare indietro nel passato portando con me, con la fantasia, i miei contemporanei. Immagino di passare per caso in una piazza dove viene bruciato sul rogo un innocente per eresia, con in bocca la mordacchia; mi avvicino ad un amico che se so non essere un delatore, e gli sussurro all'orecchio: "Come può il Papa permettere questo in nome di Cristo?". E l'amico risponde: "Io non giudico il Papa". Per fortuna passerà anche il tempo dei dei Frattini e dei Casini. E passerà anche il tempo dei Giuliano Ferrara, di coloro che tuonano addirittura contro chi ha osato crtiticare il Papa. Ma portato indietro nel tempo, Benedetto XVI non si comporterebbero esattamente come Clemente VIII? E non è facile vedere tra gli inquisitori il nostro Giulianone?
Elisa Merlo
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Un lettore su La Stampa del 23 marzo scrive: "Concordo con la risposta di Lucia Annunziata (rubrica di sabato) a proposito di questo Papa poco «politicamente corretto» che con le sue prese di posizione suscita vivaci polemiche ma anche profonde riflessioni". Sia il lettore, sia la brava giornalista, ignorano tranquillamente che il Papa non ha preso posizione contro l'uso del profilattico perché lo ritiene inutile a conbattere l'Aids, bensì perché è persuaso che il ricorso al condom sia atto peccaminoso (cf Catechismo n. 2370). Altrimenti avrebbe detto: "Non credo che il profilattico possa servire a risolvere il problema, altro ci vuole...però ben venga anche questo, se è servito a salvare qualcuno dalla tremenda malattia". Sarei grata poi a Lucia Annunziata se, magari dopo aver letto il Catechismo, mi rendesse partecipe delle sue profonde riflessioni.
Francesca Ribeiro
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