E' stato difficilissimo, ma alla fine ci siamo riusciti. Il testo del c.d. accordo è introvabile sui siti governativi (se ne vergognano?) e rarissimo, quasi clandestino, in rete. Inoltre, in rete è presente solo in formato pdf, e abbiamo dovuto fare un lavoraccio per stamparlo, scannerizzarlo in OCR, correggerlo... Gli errori di punteggiatura e di sintassi, invece, li abbiamo lasciati TUTTI, per onorare l'estensore materiale di questa minchiata.
In questo "accordo" non c'è NIENTE: non una scadenza, non un costo, non la fissazione di una penale... Il NULLA assoluto. il vuoto spinto. E lo hanno chiamato "Protocollo di Accordo". Hanno la faccia come il culo.
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Protocollo di accordo tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Francese sulla cooperazione nel settore dell'energia nucleare.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Silvio Berlusconi, e Il Presidente della Repubblica Francese, Nicola Sarkozy, qui di seguito denominati le Parti,
considerato (sic, singolare)
# le buone relazioni tra l'Italia e la Francia, Stati membri dell'Unione Europea, e la loro lunga e consolidata cooperazione nel campo dell'energia; la loro fedeltà allo spirito e alla pratica nella non proliferazione (?) e gli impegni presi dall'Italia e dalla Francia nel quadro delle convenzioni internazionali per assicurare il rispetto del principio dì trasparenza e di regole rigorose in materia di sicurezza, di non proliferazione e di rispetto dell'ambiente per le generazioni future;
riconosciuto
# che l'energia nucleare non emette gas a effetto serra e contribuisce dunque alla lotta contro il cambiamento climatico,
# che essa contribuisce a ridurre la loro (?) analoga situazione di dipendenza in materia di importazioni di combustibili fossili,
# che essa assicura una produzione elettrica a un prezzo competitivo e stabile (?) nel lungo termine,
# che la condivisione di esperienze è reciprocamente benefica, in particolare tra gli organismi incaricati di assicurare una utilizzazione sicura e responsabile dell'energia nucleare,
affermato
# il desiderio di rafforzare Ie Ioro relazioni energetiche e di favorire una stretta cooperazione a lungo termine nel settore dell'energia nucleare sia per gli aspetti istituzionali, industriali e commerciali, sia per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie nucleari,
# la loro volontà di eliminare gli ostacoli che, possono limitare la loro cooperazione bilaterale nel campo industriale e commerciale, e favorire l'apertura reale e reciproca così come il buon funzionamento del mercato dell'energia, nel rispetto dei diritto comunitario e delle loro legislazioni nazionali (...meno male...),
Hanno convenuto quanto segue:
Articolo 1
Le due parti decidono di rafforzare e sviluppare:
-1) la ricerca di convergenze e l'armonizzazione delle posizioni italiane e francesi in seno all'Unione Europea sull'apertura dei mercati delI'energia, la sicurezza dell'approvvigionamento, la lotta contro il cambiamento del clima e l'efficienza energetica (sic!), e a livello globale per l'applicazione di regole rigorose e credibili in materia di non proliferazione; (...la lotta [...] contro l'efficienza energetica è un'idea fantastica... NdR)
-2) la cooperazione e la condivisione di esperienze nel campo della sicurezza ed in particolare della sicurezza nucleare, dove le due autorità nazionali dovrebbero lavorare secondo norme e procedure armonizzate nei due paesi e dovrebbero associarsi per la definizione di una posizione comune su queste problematiche in seno all'Unione Europea;
-3) Ia collaborazione fra operatori laddove i due principali operatori elettrici si sono già accordati su un programma congiunto e laddove ci sia spazio per una Concorrenza aperta a cominciare da alleanze franco-italiane consolidate sui loro mercati nazionali e competitive all'esportazione;
-4) i partenariati industriali tra imprese italiane e francesi competenti per I'ingegneria la realizzazione ogni (sic) ogni tipo di apparecchiature per le centrali elettronucleari, con prospettive di realizzazione congiunta sui mercati d'esportazione;
-5) i partenariati in materia di ricerca e di sviluppo tecnologico, in particolare tra gli organismi pubblici Enea e Cea, compresi i progetti definiti come reattori di 4° generazione e i reattori di ricerca;
-6) la cooperazione industriale nel campo del ciclo del combustibile, comprendente gli aspetti delI'esplorazione-produzione mineraria, arricchimento, produzione del combustibile nucleare, trattamento e ricondizionamento dei combustibili usati, e stoccaggio dei rifiuti finali;
-7) la cooperazione tecnica e industriale per lo smantellamento degli impianti al momento opportuno, nei due paesi, e quando opportuno in alcuni paesi terzi, e la presa in considerazione di questi aspetti fin dalla costruzione di questi impianti;
-8) la cooperazione nei seguenti campi:
-a) la prevenzione e la lotta contro gli atti criminosi e le azioni di sicurezza civile in caso di incidenti; (...non è fantastica, la lotta [...] contro le azioni di sicurezza??? - NdR)
-b) l'informazione del pubblico e la concentrazione sul'energia (sic) nucleare;
-c) l'istruzione e la formazione di risorse umane nel campo degli usi pacifici dell'energia nucleare.
Articolo 2
Le cooperazioni possono prendere le seguenti forme:
# Gemellaggio (?) dei grandi impianti sperimentali e gestione in comune di attività di ricerca e di ingegneria, compresi ricerche, esercizio e sperimentazioni congiunti (sic) in particolare tramite programmi bilaterali di ricerca e sviluppo;
# Definizione di posizioni comuni a livello comunitario in particolare in materia di ricerca e sviluppo;
# Visite, scambi e formazione di personale scientifico e di ricerca;
# Scambio di informazioni scientifiche, tecniche, economiche e politiche;
# Sviluppo della cooperazione industriale tra le imprese della filiera nucleare dei due paesi, in particolare tramite la realizzazione di partenariati strategici industriali;
ovvero ogni altra forma di cooperazione stabilita di comune accordo fra le parti o i partner. Al di la dell'Italia e della Francia, il campo geografico di applicazione del protocollo di accordo potrebbe coprire i mercati terzi, in particolare per le esportazioni industriali di operatori elettronucleari.
Articolo 3
Le due Parti convengono sul principio della concertazione e del coordinamento continui sui grandi temi della politica nucleare ed energetica bilaterale ed internazionale, al fine di stabilire convergenze e posizioni comuni.
In questo quadro, per la realizzazione del protocollo di accordo, sarà costituito un comitato esecutivo con riunioni annuali a livello dei Ministri in carica e riunioni semestrali a livello dei delegati per le Parti italiana e francese.
Fatto in due esemplari in lingua italiana e francese, le due versioni facenti ugualmente fede, a Roma, il 24 Febbraio 2009
Il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Silvio Berlusconi
Il Presidente della Repubblica Francese, Nicolas Sarkozy
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...quale distanza abissale, fra le dichiarazioni di Berlusconi ("decisa la costruzione di 4 centrali nucleari in Italia, che saranno operative entro il 2020), e "la costituzione di un comitato esecutivo", che "si riunirà una volta all'anno"... il fumo, senza l'arrosto...
Al fine di fornire un documento completo di consultazione, riportiamo in calce anche il comunicato-stampa congiunto Enel - Edf, che è un'altra scatoletta di NULLA confezionato sotto vuoto spinto.
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“Enel è onorata di avere al suo fianco nel progetto di rilancio del nucleare in Italia un partner industriale come Edf che ha in questo campo un’esperienza e una reputazione riconosciute a livello internazionale – ha commentato Conti –. Gli accordi siglati oggi contribuiscono a rafforzare i legami tra i sistemi industriali di Italia e Francia in un settore strategico come quello dell’energia e a sviluppare ulteriormente la reciprocità nei rispettivi mercati."
Roma, 24 febbraio 2009 - Nel quadro del Protocollo di Intesa italo-francese per la cooperazione energetica, Fulvio Conti amministratore delegato e direttore generale di Enel e Pierre Gadonneix, presidente e direttore generale di Edf hanno firmato un primo Memorandum of Understanding (MoU) che pone le premesse per un programma di sviluppo congiunto dell’energia nucleare in Italia da parte delle due aziende. Quando sarà completato l’iter legislativo e tecnico in corso per il ritorno del nucleare in Italia , Enel ed EDF si impegnano a sviluppare, costruire e far entrare in esercizio almeno 4 unità di generazione, avendo come riferimento la tecnologia EPR (European Pressurized water Reactor), il cui primo impianto è in costruzione a Flamanville in Normandia e che vede la partecipazione di Enel con una quota del 12,5%.
L’obiettivo è di rendere la prima unità italiana operativa sul piano commerciale non oltre il 2020. Con il MoU di oggi, Enel ed EDF si impegnano a costituire una joint-venture paritetica (50/50) che sarà responsabile dello sviluppo degli studi di fattibilità per la realizzazione delle unità di generazione nucleare EPR. Successivamente, completate le attività di studio e prese le necessarie decisioni di investimento, è prevista la costituzione di società ad hoc per la costruzione, proprietà e messa in esercizio di ciascuna unità di generazione nucleare EPR, caratterizzate da:
# partecipazione di maggioranza per Enel nella proprietà degli impianti e nel ritiro di energia;
# leadership di Enel nell’esercizio degli impianti;
# apertura della proprietà anche a terzi, con il mantenimento per Enel e EDF della maggioranza dei veicoli societari.
L’accordo Enel-EDF entra in vigore il 24 febbraio 2009 e ha una durata di 5 anni dalla data della sua firma, con possibilità di estensione.
In un secondo MoU, Enel ha espresso la volontà di partecipare all’estensione del precedente accordo sul nucleare a suo tempo raggiunto con EdF per la realizzazione in Francia di altri 5 reattori EPR, a partire da quello che recentemente il Governo francese ha autorizzato nella località di Penly.
“Enel è onorata di avere al suo fianco nel progetto di rilancio del nucleare in Italia un partner industriale come Edf che ha in questo campo un’esperienza e una reputazione riconosciute a livello internazionale – ha commentato Conti –. Gli accordi siglati oggi contribuiscono a rafforzare i legami tra i sistemi industriali di Italia e Francia in un settore strategico come quello dell’energia e a sviluppare ulteriormente la reciprocità nei rispettivi mercati.”
Enel è oggi presente in Francia nel nucleare, con una partecipazione del 12,5% nell’impianto di terza generazione EPR a Flamanville (1.660 MW); nelle rinnovabili, tramite la controllata Erelis, con 8 MW eolici operativi a fine 2008 e una pipeline di circa 500 MW; nella commercializzazione di elettricità con oltre 1.000 GWh venduti nel 2008. Ulteriori possibilità di sviluppo di Enel in Francia, riguardano la costruzione di un impianto a carbone pulito da 800 MW, la partecipazione in due unità a ciclo combinato alimentate a gas (CCGT) di Edf da 930 MW e la partecipazione al processo di gara per il rinnovo di concessioni per 25 centrali idroelettriche.
...riepiloghiamo? le quattro centrali di cui è stato DECISO il completamento in Italia entro il 2020 ci sono solo nella conferenza stampa Belrù-Sarkò. Queste le pugnette. I Fatti sono concentrati in una riga e mezza:
...interpretiamo: il contratto non c'è (e non può esserci) perchè il 24 Febbraio c'è stato solo un incontro al bar fra due avvinazzati. Se ci fosse, scadrebbe il 24 Febbraio 2014, per centrale da far entrare in funzione entro il 2020 (dal 2014 al 2020 si recita "a soggetto")...
...d'altronde, che non ci sia l'ombra di un accordo "che entra in vigore il 24 Febbraio 2009" lo confessano, candidamente, i due AD di Enel e Edf, dove affermano di aver
"...siglato due Memorandum of Understanding per studiare la fattibilità di almeno 4 unità di terza generazione avanzata..."
...MA VAFFANCULO...
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