Caro Aldo,
innanzitutto tanti saluti e complimenti perchè vedo che ti sei ripreso alla grande nel senso che sei più battagliero che mai. Non posso però esimermi dal farti un appunto: possibile che il tuo accanimento contro il cavaliere nano arrivi al punto da farti concentrare solo sulle negatività? Mi sembri come quel tale che vedendo sul grosso panno bianco una cacatina di mosca al centro si disperava perchè vedeva solo il nero e non faceva caso a quello che stava intorno, che era bianchissimo. Sarebbe pazzesco se dopo il terremoto tutto fosse bello per tutti, ma santo iddio! penso che per le persone disperate, senza casa e senza lavoro, anche sentirsi dire che c'è volontà di aiuto è di grande conforto. Non so se è così positivo concentrarsi a cercare sempre le cose negative in ogni circostanza. Malgrado tutto ti abbraccio con grandissimo affetto.
Ecco la mia risposta:
Caro .......
innanzitutto tanti saluti e complimenti perchè vedo che ti sei ripreso alla grande nel senso che sei più battagliero che mai. Non posso però esimermi dal farti un appunto: possibile che il tuo accanimento contro il cavaliere nano arrivi al punto da farti concentrare solo sulle negatività? Mi sembri come quel tale che vedendo sul grosso panno bianco una cacatina di mosca al centro si disperava perchè vedeva solo il nero e non faceva caso a quello che stava intorno, che era bianchissimo. Sarebbe pazzesco se dopo il terremoto tutto fosse bello per tutti, ma santo iddio! penso che per le persone disperate, senza casa e senza lavoro, anche sentirsi dire che c'è volontà di aiuto è di grande conforto. Non so se è così positivo concentrarsi a cercare sempre le cose negative in ogni circostanza. Malgrado tutto ti abbraccio con grandissimo affetto.
Ecco la mia risposta:
Caro .......
ti ringrazio per i saluti e anche, perché no?, per l'appunto. Mi piaci perché sei sincero! Effettivamente se le cose stessero come tu le vedi avresti pienamente ragione. Anzi, ti dirò di più. Tolgo l'ipotesi. Se le cose stanno come tu le vedi hai pienamente ragione ed io sono uno stronzo a voler trovare il pelo sull'uovo e a buttare questo per menare quello. Ancora più stronzo se consideri che spesso, io, ricorro all'immagine che tu riporti, per incoraggiare gli altri a non imprigionarsi nelle strette del puntino nero sì da diventare ciechi sul grande panorama del foglio bianco! Doppiamente stronzo dunque!
Si dà il caso, però, che il sottoscritto non vede un puntino nero, ma tutto nero, riferito al caso naturalmente. E il caso vuole che le cose che ha detto Berlusconi all'Aquila sulla ricostruzione, sono le stessissime da lui dette a San Giuliano sette anni fa. Ne sono la fotocopia e non vorrei che L'Aquila fra sette anni fosse la fotocopia dell'odierna San Giuliano.
Il caso vuole che, a detta delle persone presenti alle sue apparizioni, la preoccupazione del soggetto che ci divide sia ossessivamente quella delle telecamere: quando scende dall'elicottero, quando esce dall'auto, quando abbraccia i bambini e via scivolando. Poco gli interessa di come stanno le cose o i terremotati. Questi sono semplicemente lo zerbino per la propria evidenza.
Nessuno contesta una sua visita. Ciò che si contesta è questa sua ossessiva reiterazione che stanca anche il personale, distraendolo dalle vere e urgenti occupazioni. La gente è talmente stufa che ha finito per penalizzare perfino quel poveretto di Benedetto XVI che con molta discrezione, e a tempo dilazionato, si è ritrovato davanti ad un piazzale quasi vuoto nella sua visita alla sede della Scuola della Finanza. E ciò, nonostante fossero state messe a disposizione e ad uso gratuito, numerose navette per trasportare la gente....! (Come vedi, mi trovo costretto a dover difendere anche il Papa!!!).
Se a ciò, e non si può fare diversamente, aggiungiamo i disastri che quest'uomo sta creando nella coscienza civile del Paese e nella memoria storica degli italiani, allora non si tratta più di un puntino nero su un lenzuolo bianco, ma di un nero ubiquo su un bianco fantasma. Dopo venti anni di stupri la democrazia in questo paese è completamente sfilacciata, il senso civico bandito e la memoria storica cancellata. Lo si tocca con mano dalla stanca disafezione degli onesti, dal sorriso sornione dei furbi, dai sogni fatui dei giovani e dalle violenze gruppettare dei ragazzi.
E queste non sono altro che le conseguenze di un modello che si è imposto come vincente e che vede concentrato un una sola persona il potere sia economico che culturale che politico. E il vuoto intorno viene ricoperto con i panni immondi del Grande Fratello e/o dell'Isola dei Famosi e/o delle Veline e/o delle Lotterie e/o degli Affari Tuoi! E nessuno che affacci una critica, sinonimo ormai di denigrazione! E Nessuno che ponga delle domande. Se per caso, per esempio, di fronte a questa crisi, non sia da ripensare il tipo di sistema economico che ci guida.
Se non sia anche da reinventare un tipo di sviluppo meno aggressivo e più rispettoso della natura.
Se non sia da sovvertire un rapporto sadico con i Paesi Impoveriti dalla nostra ingordigia. Li abbiamo desertificati questi paesi, depredandoli delle loro ricchezze, imponendo culture intensive per i nostri capricci, esportandovi le nostre immondizie e le scorie tossiche delle nostre industrie e costringendo alla fuga le loro popolazioni alle quali, poi, spranghiamo in faccia le nostre frontiere!
Berlusconi, per tornare al discorso iniziale, rappresenta la politica, l'economia e la cultura che, cementate insieme, sortiscono questo disastro planetario: Berlusconi con il suo liberismo sfacciato, con la sua economia senza regole e con la sua cultura senza sapere e la sua morale senza etica. Non esiste demone peggiore.
don Aldo Antonelli
Si dà il caso, però, che il sottoscritto non vede un puntino nero, ma tutto nero, riferito al caso naturalmente. E il caso vuole che le cose che ha detto Berlusconi all'Aquila sulla ricostruzione, sono le stessissime da lui dette a San Giuliano sette anni fa. Ne sono la fotocopia e non vorrei che L'Aquila fra sette anni fosse la fotocopia dell'odierna San Giuliano.
Il caso vuole che, a detta delle persone presenti alle sue apparizioni, la preoccupazione del soggetto che ci divide sia ossessivamente quella delle telecamere: quando scende dall'elicottero, quando esce dall'auto, quando abbraccia i bambini e via scivolando. Poco gli interessa di come stanno le cose o i terremotati. Questi sono semplicemente lo zerbino per la propria evidenza.
Nessuno contesta una sua visita. Ciò che si contesta è questa sua ossessiva reiterazione che stanca anche il personale, distraendolo dalle vere e urgenti occupazioni. La gente è talmente stufa che ha finito per penalizzare perfino quel poveretto di Benedetto XVI che con molta discrezione, e a tempo dilazionato, si è ritrovato davanti ad un piazzale quasi vuoto nella sua visita alla sede della Scuola della Finanza. E ciò, nonostante fossero state messe a disposizione e ad uso gratuito, numerose navette per trasportare la gente....! (Come vedi, mi trovo costretto a dover difendere anche il Papa!!!).
Se a ciò, e non si può fare diversamente, aggiungiamo i disastri che quest'uomo sta creando nella coscienza civile del Paese e nella memoria storica degli italiani, allora non si tratta più di un puntino nero su un lenzuolo bianco, ma di un nero ubiquo su un bianco fantasma. Dopo venti anni di stupri la democrazia in questo paese è completamente sfilacciata, il senso civico bandito e la memoria storica cancellata. Lo si tocca con mano dalla stanca disafezione degli onesti, dal sorriso sornione dei furbi, dai sogni fatui dei giovani e dalle violenze gruppettare dei ragazzi.
E queste non sono altro che le conseguenze di un modello che si è imposto come vincente e che vede concentrato un una sola persona il potere sia economico che culturale che politico. E il vuoto intorno viene ricoperto con i panni immondi del Grande Fratello e/o dell'Isola dei Famosi e/o delle Veline e/o delle Lotterie e/o degli Affari Tuoi! E nessuno che affacci una critica, sinonimo ormai di denigrazione! E Nessuno che ponga delle domande. Se per caso, per esempio, di fronte a questa crisi, non sia da ripensare il tipo di sistema economico che ci guida.
Se non sia anche da reinventare un tipo di sviluppo meno aggressivo e più rispettoso della natura.
Se non sia da sovvertire un rapporto sadico con i Paesi Impoveriti dalla nostra ingordigia. Li abbiamo desertificati questi paesi, depredandoli delle loro ricchezze, imponendo culture intensive per i nostri capricci, esportandovi le nostre immondizie e le scorie tossiche delle nostre industrie e costringendo alla fuga le loro popolazioni alle quali, poi, spranghiamo in faccia le nostre frontiere!
Berlusconi, per tornare al discorso iniziale, rappresenta la politica, l'economia e la cultura che, cementate insieme, sortiscono questo disastro planetario: Berlusconi con il suo liberismo sfacciato, con la sua economia senza regole e con la sua cultura senza sapere e la sua morale senza etica. Non esiste demone peggiore.
don Aldo Antonelli
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