La sera del 17 marzo 2009, verso la fine del primo decennio del terzo millennio, Bruno Vespa dedica la sua lunga trasmissione al tema dell'omosessualità. E a parlare dell'argomento invita, tra gli altri, un esperto in materia: l'autore della canzoncina "Luca era gay", Povia, il quale ogni tanto si permette pure di perdere le staffe. E poi c'è un altro signore, esperto di morale. Un signore cattolico, la cui nomina per la Commissione giustizia, libertà e sicurezza, fu respinta dal Parlamento europeo, poiché aveva definito l'omosessualità "indice di disordine morale". E il signore non ha perso il vizio, ed ha ancora detto, nel salotto vespino, col sorrisetto di chi sa lunga che l'omosessualità è immorale. Ma il cristiano signore esperto di morale, su che cosa baserà la sua convinzione? Sul Vangelo del Cristo? Impossibile, poiché il Signore parla di ogni atto immorale ma non fa il minimo cenno all'omosessualità. Allora sulle lettere paoline? Impossibile, poiché l’ebreo di Tarso non è credibile in materia di sessualità. Fu lui, infatti, a scrivere: “E’ cosa buona per l’uomo non avere contatti con donna” (1 Co 7,1). Forse allora sull’Antico Testamento? Neppure, giacché anche questo in fatto di sessualità non può essere preso sul serio. Basti il seguente versetto: “Se un uomo è giaciuto con una donna durante le sue regole, e ne ha scoperto la nudità, ha messo a nudo la fonte del suo sangue ed essa ha scoperto la fonte del suo sangue: siano eliminati ambedue in mezzo al loro popolo” (Lv 20,18). E allora su che cosa il sorridente signore cattolico esperto di morale baserà la sua affermazione? Vuoi vedere che sarà persuaso che l'omosessualità vada contro natura? E vuoi vedere che sarà anche persuaso che questo basti a definirla immorale? Ma avrà letto il passo del Vangelo dove Gesù parla degli eunuchi?
Prof. Renato Pierri - Docente di religione (in pensione)
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Gentile direttore, il cardinale Bagnasco ha ragione a rimproverare coloro che criticando il Pontefice ricorrono a parole irriverenti e volgari, ed ha ragione a lamentarsi del fatto che la polemica sul condom abbia in qualche modo distolta l'attenzione degli occidentali sul pellegrinaggio di Benedetto XVI. Ma forse è il caso di ricordare il proverbio: chi è causa del suo mal pianga se stesso. Non era inopportuna, infatti, oltre che perfettamente inutile la considerazione del Pontefice? Il cardinale stesso afferma che la distribuzione del condom in Africa non ha stroncato il male. E allora? Anche se il condom è servito a pochissimo, anche se ha salvato pochissime persone, perché dire che è inutile? Come non rilevare, civilmente ovviamente e con tutto il rispetto verso il Pontefice, che dietro tale affermazione c'è il pregiudizio che la Chiesa (non tutti i sacerdoti) ancora non riesce a superare, nei riguardi dei contraccettivi artificiali? Non è stato forse questo pregiudizio a spingere il Pontefice all'esagerazione nell'affermare esattamente, riguardo alla distribuzione dei preservativi: "il rischio è di aumentare il problema"? Infine: se ci ricordiamo della parole dure violente ed improprie di uomini della Chiesa nei riguardi del padre di Eluana Englaro, forse è anche il caso di menzionare un altro proverbio: il bue chiama cornuto l'asino.
Miriam Della Croce
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Per chi non sa il francese, sintetizzo il messaggio qui sotto che dice ufficialmente quello che ho sempre affermato:
NON fate le catene di Sant'Antonio, NON inoltrate le cretinerie che vi arrivano e auspicano grandi cose se lo mandate ad almeno 10 persone oppure grandi disgrazie se non lo inoltrate. Parimenti, NON inoltrate ai vostri indirizzi quegli appelli "strappacore" della bambina ricoverata nel tale ospedale che ha i genitori che NON hanno i soldi per curarla e che per ogni messaggio inoltrato riceverà 1 centesimo (non dicono MAI di cosa) da AOL o altro grande gestore di @mail e vi danno pure indirizzo e N° di telefono del Primario che l'ha in cura- In 3 casi ho verificato e il povero primario era disperato. In 1 caso dei 3 controllati avevano addirittura messo un messaggio nella segreteria telefonica chiedendo di diffondere la notizia che era TUTTO FALSO!! In realtà quei messaggi contengono all'interno un comando crittografato attraverso il quale l'HACKER si impadronirà del vostro e di tutti gli indirizzi ai quali inoltrerete il messaggio. Poi si venderà gli indirizzi alle società che vi sommergeranno di SPAM (pubblicità indesiderata o spazzatura). Adesso siete avvertiti e QUESTO MESSAGGIO fatelo girare VERAMENTE - io il vostro indirizzo ce l'ho già
Arcangelo
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l’Assessore ai Lavori Pubblici del VI Municipio di Roma, Stefano Veglianti, risponde a GHERA: “No alla distruzione di 10 mila metri quadri di verde all’interno dell’Ex Snia. Si rispettino i progetti per la realizzazione del Parco dell’Energia Pulita e del Polo Universitario”.
“Le aree dell’Ex Snia Viscosa sono state individuate da tempo, sia delle precedenti giunte del Municipio che del Comune, come preposte a realizzare ampi spazi verdi, con la realizzazione del Parco dell’Energia Pulita e con la riconversione degli ex spazi industriali. Peraltro, il parco ed il polo universitario sono stati concordati con i comitati ed i cittadini locali in un ampio percorso partecipativo che ha portato ad ottimi risultati. Per le sedi universitarie, La Sapienza aveva stanziato anche la prima tranche di soldi”. È quanto ha affermato Veglianti in risposta alle parole di Ghera, espresse a seguito della manifestazione sotto gli uffici del XX Dipartimento dei cittadini contrari alla realizzazione degli impianti per i mondiali di Nuoto nell’ex Snia. “Dal punto di vista dell’impatto ambientale – ha reso noto Veglianti – peraltro, il progetto delle piscine si presenta come un immenso cubo di cemento, che sicuramente cozzerebbe con un Parco votato ad essere esempio di sostenibilità ambientale, energie rinnovabili e rispetto per l’ambiente. Nell’area tra poco verrà inaugurato il padiglione della Bioarchitettura e sta per partire la costruzione dell’Arena “solare”, finanziata grazie al progetto Urbal”. “Il Municipio ha avuto informazioni in merito al progetto soltanto in data molto recente e neanche tramite le vie di comunicazione preposte. E questo la dice lunga di quanto la Giunta Alemanno prenda abbia in considerazione le municipalità. Inoltre Ghera afferma esserci stata la conferenza dei servizi. Come assessore del VI Municipio non ho ricevuto alcuna comunicazione. Altra perplessità espressa riguarda i tempi del progetto: “i mondiali iniziano tra 4 mesi, mi chiedo come pensano di realizzare la struttura in così poco tempo, collaudi compresi. Specie in un’area che presenta delle problematicità stante ‘l’acqua bullicante’ (da cui il nome della via limitrofa) che già fece nascere il laghetto artificiale. Non abbiamo ricevuto dal Campidoglio granché e quindi non so nemmeno quali siano i rilievi geologici effettuati per il progetto (o se siano stati fatti)”.
Stefano Veglianti
Prof. Renato Pierri - Docente di religione (in pensione)
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Gentile direttore, il cardinale Bagnasco ha ragione a rimproverare coloro che criticando il Pontefice ricorrono a parole irriverenti e volgari, ed ha ragione a lamentarsi del fatto che la polemica sul condom abbia in qualche modo distolta l'attenzione degli occidentali sul pellegrinaggio di Benedetto XVI. Ma forse è il caso di ricordare il proverbio: chi è causa del suo mal pianga se stesso. Non era inopportuna, infatti, oltre che perfettamente inutile la considerazione del Pontefice? Il cardinale stesso afferma che la distribuzione del condom in Africa non ha stroncato il male. E allora? Anche se il condom è servito a pochissimo, anche se ha salvato pochissime persone, perché dire che è inutile? Come non rilevare, civilmente ovviamente e con tutto il rispetto verso il Pontefice, che dietro tale affermazione c'è il pregiudizio che la Chiesa (non tutti i sacerdoti) ancora non riesce a superare, nei riguardi dei contraccettivi artificiali? Non è stato forse questo pregiudizio a spingere il Pontefice all'esagerazione nell'affermare esattamente, riguardo alla distribuzione dei preservativi: "il rischio è di aumentare il problema"? Infine: se ci ricordiamo della parole dure violente ed improprie di uomini della Chiesa nei riguardi del padre di Eluana Englaro, forse è anche il caso di menzionare un altro proverbio: il bue chiama cornuto l'asino.
Miriam Della Croce
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Per chi non sa il francese, sintetizzo il messaggio qui sotto che dice ufficialmente quello che ho sempre affermato:
NON fate le catene di Sant'Antonio, NON inoltrate le cretinerie che vi arrivano e auspicano grandi cose se lo mandate ad almeno 10 persone oppure grandi disgrazie se non lo inoltrate. Parimenti, NON inoltrate ai vostri indirizzi quegli appelli "strappacore" della bambina ricoverata nel tale ospedale che ha i genitori che NON hanno i soldi per curarla e che per ogni messaggio inoltrato riceverà 1 centesimo (non dicono MAI di cosa) da AOL o altro grande gestore di @mail e vi danno pure indirizzo e N° di telefono del Primario che l'ha in cura- In 3 casi ho verificato e il povero primario era disperato. In 1 caso dei 3 controllati avevano addirittura messo un messaggio nella segreteria telefonica chiedendo di diffondere la notizia che era TUTTO FALSO!! In realtà quei messaggi contengono all'interno un comando crittografato attraverso il quale l'HACKER si impadronirà del vostro e di tutti gli indirizzi ai quali inoltrerete il messaggio. Poi si venderà gli indirizzi alle società che vi sommergeranno di SPAM (pubblicità indesiderata o spazzatura). Adesso siete avvertiti e QUESTO MESSAGGIO fatelo girare VERAMENTE - io il vostro indirizzo ce l'ho già
Arcangelo
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l’Assessore ai Lavori Pubblici del VI Municipio di Roma, Stefano Veglianti, risponde a GHERA: “No alla distruzione di 10 mila metri quadri di verde all’interno dell’Ex Snia. Si rispettino i progetti per la realizzazione del Parco dell’Energia Pulita e del Polo Universitario”.
“Le aree dell’Ex Snia Viscosa sono state individuate da tempo, sia delle precedenti giunte del Municipio che del Comune, come preposte a realizzare ampi spazi verdi, con la realizzazione del Parco dell’Energia Pulita e con la riconversione degli ex spazi industriali. Peraltro, il parco ed il polo universitario sono stati concordati con i comitati ed i cittadini locali in un ampio percorso partecipativo che ha portato ad ottimi risultati. Per le sedi universitarie, La Sapienza aveva stanziato anche la prima tranche di soldi”. È quanto ha affermato Veglianti in risposta alle parole di Ghera, espresse a seguito della manifestazione sotto gli uffici del XX Dipartimento dei cittadini contrari alla realizzazione degli impianti per i mondiali di Nuoto nell’ex Snia. “Dal punto di vista dell’impatto ambientale – ha reso noto Veglianti – peraltro, il progetto delle piscine si presenta come un immenso cubo di cemento, che sicuramente cozzerebbe con un Parco votato ad essere esempio di sostenibilità ambientale, energie rinnovabili e rispetto per l’ambiente. Nell’area tra poco verrà inaugurato il padiglione della Bioarchitettura e sta per partire la costruzione dell’Arena “solare”, finanziata grazie al progetto Urbal”. “Il Municipio ha avuto informazioni in merito al progetto soltanto in data molto recente e neanche tramite le vie di comunicazione preposte. E questo la dice lunga di quanto la Giunta Alemanno prenda abbia in considerazione le municipalità. Inoltre Ghera afferma esserci stata la conferenza dei servizi. Come assessore del VI Municipio non ho ricevuto alcuna comunicazione. Altra perplessità espressa riguarda i tempi del progetto: “i mondiali iniziano tra 4 mesi, mi chiedo come pensano di realizzare la struttura in così poco tempo, collaudi compresi. Specie in un’area che presenta delle problematicità stante ‘l’acqua bullicante’ (da cui il nome della via limitrofa) che già fece nascere il laghetto artificiale. Non abbiamo ricevuto dal Campidoglio granché e quindi non so nemmeno quali siano i rilievi geologici effettuati per il progetto (o se siano stati fatti)”.
Stefano Veglianti
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