Poi, ineluttabile come l'arrivo della cometa, viene fuori Rio Bo. Mi ricordava qualcosa... piccola ricerca in rete, e trovo:
Poi ho trovato: Repubblica, settembre 1994. Quindici anni sono trascorsi invano...
"...é sera. Papà Silvio, mamma Veronica, Barbara di nove anni, Eleonora di otto, Luigi di cinque, stanno seduti davanti alla tv. Ne guardano poca (vedremo perché), solo "cartoni animati di qualità", finché il Cavaliere non tira fuori un libro, "una fiaba che - come rivela ai radioascoltatori - io ho letto suscitando commenti e osservazioni". Ignota la favola, ignota la morale. Papà Silvio preferisce citare alla radio soltanto l' ultima tenzone intellettuale della serata: una gara a chi impara per primo la poesia '"Rio Bo" di Aldo Palazzeschi. Tanto dura il gioco che il cavaliere riesce pure lui a memorizzare le rime di praticello e ruscello, dipresso e cipresso, Rio Bo e ma però. Un "cipresso vigile", una "stella innamorata", un "microscopico paese" e i bimbi, dopo averla imparata tutta, gongolano di contentezza, mentre papà Presidente cerca di non dimenticarla. Non si sa mai..."
Quindici anni sono trascorsi invano. Siamo sempre al Milan e a Rio Bo. Quest'uomo ormai rassomiglia a quei colonnelli in pensione di ritorno in Patria dalle Indie, così ben descritti da Agatha Christie. Quei tipi dei quali puoi prevedere cosa dirano, come, a chi... quelli che ti raccontano per l'ennesima volta di quella volta che a Bombay...
P.S.: Finalmente! anche su facebook mi hanno censurato! avevo provato a condividere questo post dalla bacheca al mio profilo e, inesorabile, è arrivata la scritta: "contenuto protetto da copyright". Ma si può??? Tafanus
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