PRAGA - Silvio Berlusconi è molto seccato; prima il filmato su youtube sulla chiusura del congresso del PdL: al momento della foto di gruppo, chiama a se le sue giovani adepte. Vieni, Gelmini! Dov'è la Stefania? Vieni Mara... Poi finalmente individua la Giorgia Meloni, vicepresidente della Camera, e la apostrofa con un francesismo: "...vieni, zoccola..."
Poi arriva la Regina d'Inghilterra, che al palazzinaro di Arcore, che urla come un muratore bergamasco per richiamare l'attenzione dell'abbronzato, rivolge un secco gesto di dissenso: "ma cosa ha da urlare così, quello?" (mi scusino i muratori bergamaschi... loro urlano per necessità di lavoro).
Infine, il giorno dopo, la cafonata nei confronti della Merkel, che dopo diversi (troppi) minuti di attesa che il tamarro finisca la sua telefonata e la degni di uno sguardo, va via di scatto, non senza aver fatto quel gesto universale che in Italia significa: "...ma vaffanculo...!"
Doveva essere davvero importante, questa telefonata. Indilazionabile. Tanto che è continuata anche mentre c'era un minuto, un piccolissimo minuto di raccoglimento, in memoria dei morti della NATO in giro per il mondo.
Scrive [Repubblica] : "Da Praga duro attacco del premier, irritato dagli ultimi video con lui protagonista: "La misura è colma, mi viene da mandarli al diavolo". Berlusconi furioso con la stampa italiana: "Mi calunniano, sono tentato da azioni dure". Replica la Fnsi: "No alle minacce"
Silvio Berlusconi spiega di "non farcela più" con la stampa italiana, che - sostiene - gioca contro il nostro Paese: "Questa è calunnia nei miei confronti e disinformazione nei confronti dei lettori - attacca - quindi a un certo momento non voglio arrivare a dire di fare azioni dirette e dure nei confronti di certi giornali e di certi protagonisti della stampa, però sono tentato perchè non si fa così..." [...] Insomma il capo del governo è un fiume in piena: "Non se ne può più", osserva, passeggiando in serata per le vie di Praga con giornalisti al seguito. Quanto al tipo di eventuali azioni contro tv e giornali, dice: "Perché, voi pensate che se io dico: non guardate più una tv o altro, non c'è nessuno che mi segue in Italia?".
Le reazioni. In serata arriva la replica del segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi: "...quando i giornalisti scrivono riferendo di fatti osservati e a loro conosciuti, fanno il loro dovere. Qualsiasi minaccia del potere verso la stampa è inaccettabile". Più duro il presidente della Fnsi, Roberto Natale: "Parole di inaudita gravità".
Entusiasta delle parole del premier, invece, è Maurizio Gasparri: "Ha ragione Berlusconi. Perfino la Regina Elisabetta sconfessa un'informazione italiana bugiarda e imbarazzante. Berlusconi risolve anche lo stallo al vertice della Nato e da noi schiere di bugiardi dicono sciocchezze" [...]
(Repubblica - 4 aprile 2009)
Però, al di la delle minacce di stampo mafioso ai media italiani, il Cavaliere deve fare i conti anche con la stampa estera. Per esempio, il 2 Aprile l'inglese "Telegraph" aveva stampato un profetico articolo, nel quale elencava sinteticamente le più recenti tamarrate del mobiliere di Arcore, e prevedeva le tamarrate prossime venture. Berlusconi, che, come tutti sanno, è uomo generoso, per non deludere il Telegraph, si è esibito in tre o quattro tamarrate in due giorni: è record!
Ecco, in sintesi, [l'articolo del "Telegraph] del 2 Aprile:
Choosing Silvio Berlusconi’s most memorable verbal mistakes is hard, because there have been so many of them...His three stints in office as prime minister have been littered with sexist quips, double-entendres and schoolboy pranks which one might expect from the cruise ship entertainer that he once was, but not from a national leader... His penchant for flirting and putting his foot in his mouth may land him in trouble again at the G20 summit. Only last week the 72-year-old self-made billionaire caused consternation by again making peculiar remarks about US President Barack Obama’s skin colour.
Having famously praised Mr Obama last year as “sun-tanned”, he said his response to the global economic crisis was different to that of the American president because “I’m paler”. In February he was reportedly caught out joking to French President Nicolas Sarkozy that he “gave” him his Italian-born wife, Carla Bruni. In January Mr Berlusconi caused outrage when he said that although he was considering deploying 30,000 troops to Italy’s cities, there would never be enough soldiers to protect Italy’s many “beautiful girls” from rape.
Women were again offended in the months before last year’s general election when Mr Berlusconi told an attractive young voter who questioned his economic record that the best way of climbing out of poverty was to marry a millionaire, “like my son”. Conforming to the cliché about Italians, Mr Berlusconi’s politically incorrect remarks often revolve around women and sex. He once boasted that he had used all his “playboy charms” to win over Finland’s female prime minister during a round of negotiations. And he advised investors in New York to relocate to Italy because the secretaries were better looking than their American counterparts.
As he prepares to travel to London for the G20 summit, Mr Berlusconi remains, quite literally, the joker in the pack. (Telegraph, April 2nd, 2009)
Traduco, di fretta ed in sintesi, per chi ha poca familiarità con l'inglese:
"...scegliere le più memorabili gaffes verbali di Berlusconi è difficile: sono state così tante... I suoi tre mandati come premier sono stati segnati da battute sessiste, doppi sensi e giochi di parole da ragazzetto delle elementari. Qualcosa che ci si potrebbe aspettare dall'intrattenitore su navi da crociera, non da un leader nazionale... Le sue inclinazioni al "flirting" e alle bambinate lo hanno messo di nuovo nei guai al G20 (il precedente - NdR).
Solo la settimana scorsa il 72enne self-made man ha gettato tutti nella costernazione con battute sul colore della pelle del presidente Obama: dopo i famosi apprezzamenti dell'anno scorso sull'abbronzatura di Obama, ha affermato che la sua risposta alla crisi economica globale sarebbe stata diversa da quella di Obama, perchè lui è di coloro più "pallido". In febbraio aveva detto a Sarkozy che era stato lui a dargli una moglie italiana, Carla Bruni.
In gennaio aveva lasciato tutti basiti affermando che, sebbene avesse intenzione di schierare 30.000 soldati nelle città italiane, mai ci sarebbero stati soldati sufficienti per proteggere dagli stupri le troppe belle donne italiane. Le donne erano state offese aanche nei mesi precedenti, quando ad una attraente ragazza, che poneva una domanda circa il futuro economico dei giovani, Berlusconi rispondeva con una battuta. La soluzione? sposare un milionario... come mio figlio...
Coerentemente col cliché che caratterizza gli uomini italiani, le osservazioni politicamente scorrette (idiote - NdR) di Berlusconi, spesso vanno a finire sulle donne e sul sesso. Un'altra volta aveva affermato di aver dovuto usare tutto il suo charme da playboy (a 72 anni??? NdR) con la premier finlandese, per avere la meglio in un negoziato (come dire che questa donna di governo ha svenduto gli interessi del suo popolo per qualche minchiata di complimento di questo nanerottolo incipriato. NdR). In un'altra occasione, ha consigliato agli investitori americani di trasferire le proprie aziende in Italia, dove le secretarie sono più attraenti delle colleghe americane. (Ma si può andare avanti ad essere governati da un coglione così? per quanto tempo? NdR).
L'articolo del Telegraph si chiude con la facile previsione che al vertice londinese del G20 Berlusconi sarebbe stato il "joker" (che, nella gergalità inglese, non ha esattamente un significato positivo: non è il Jolly, ma il pagliaccio). Ecco come traduce "joker" il dizionatio Sansoni:
1 burlone m. (f. -a), buontempone m. (f. -a), mattacchione m. (f. -a).
2 (in cards) jolly m.
3 (colloq) cialtrone m. (f. -a), tipo m. (f. -a) inaffidabile.
Previsione perfettamente rispettata. D'altronde la tradizione di sparare scemenze sessiste era iniziata molto presto. Ricordo che già nel '94, durante un vertice (il suo primo: il primo ed ultimo di Veronica Lario) nella Reggia di Caserta, aveva spiegato ad una serie di attempati, sorpresi leaders politici, che se avessero voluto procreare, l'atmosfera, le luci, la magia della Reggia avrebbero rappresentato il mix ideale. Un'altra volta aveva regalato ad un incredulo Rasmussen, ovviamente incapace di capire il senso della battuta, una idiozia sulla bellezza di Rasmussen e di Cacciari, al quale il gossip assegnava un flirt con Veronica Lario.
Le foto sulla collinetta artificiale di Villa Certosa, con la Grande Fratella Angela seduta sul picio del cavaliere, o a passeggio mano nella mano, sono storia recente. Ancor più recente il gossip circa la scelta di certe ministre senz'arte né parte, che hanno lasciato il mondo a bocca aperta (nessuna allusione...).
Per quanto tempo ancora gli italiani riusciranno a sopportare questa soffocante coltre di vergogna? Tafanus
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