Questo tema sta esplodendo oggi sui giornali e sulla rete. Questa polemica è incentrata principalmente sul caso di Giampaolo Giuliani, che non è un visionario alcolizzato, ma un ricercatore dei laboratori del Gran Sasso, e che ha ricevuto un avviso di garanzia, con l'accusa di "procurato allarme", per aver previsto il verificarsi a termine relativamente breve un terremoto catastrofico intorno a Sulmona. La notizia mi è stata segnalata da diversi lettori e collaboratori del Tafanus (da Rita, a Giancarlo, all'Ing. Cariani), ma parte quasi sempre tutto da queste note che riguardano Giuliani, e che ho preso da "La Stampa", ma avrei potuto prendere da mille altri siti. Giusto per inquadrare il problema:
"...qualcuno nei giorni scorsi aveva però messo in allarme sulla possibilità del sopraggiungere di scosse più forti e pericolose per la popolazione abruzzese, ma era stato accusato di "procurato allarme" e di conseguenza denunciato. «Le scosse di terremoto che continuano a scuotere l’Abruzzo non sono tali da preoccupare - aveva spiegato Bertolaso - ma Purtroppo a causa di imbecilli che si divertono a diffondere notizie false siamo costretti a mobilitare la comunità scientifica per rassicurare i cittadini». L'attacco era rivolto a Giampaolo Giuliani , ricercatore dei laboratori del Gran Sasso, che aveva previsto un terremoto di proporzioni disastrose: «È stato tutto proditoriamente architettato perché io potessi essere messo a tacere, addirittura con un avviso di garanzia. E ho le prove che è falso». Così il ricercatore intervistato da Affaritaliani.it. E ancora: «Dal presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Boschi e da Bertolaso vorrò le scuse per tutti i morti che ci sono stati oggi a l’Aquila: hanno dichiarato il falso domenica scorsa e ho i testimoni. La mia previsione purtroppo era giusta». «Figuriamoci se questi (Boschi e Bertolaso, ndr) ascoltano qualcuno. Figuriamoci. Non mi faccia dire di più, già ho un avviso di garanzia in corso». «Stanotte mi sono andate distrutti almeno tre rivelatori che avevo in funzione e non riesco ancora a collegarmi con la macchina principale perché l’Aquila non può essere attraversata spiega ancora Giuliani - Credo che una sia in funzione. Quello che posso dire è che abbiamo previsto tantissime scosse anche per la giornata di domani, scosse di assestamento che vanno tra il terzo e il quarto grado della scala Richter».
Oggi però ancora una scossa, appena un po' più violenta di quelle degli ultimi giorni, ma quanto basta per mettere in allarme la Regione Abruzzo. Questa volta non basta rassicurare i cittadini: a centinaia si riversano nelle strutture sanitarie per chiedere soccorso. La Protezione civile e i carabinieri parlano di decine di morti, centinaia di feriti e migliaia di sfollati. Bertolaso la definisce la «peggiore tragedia di questo millenio» e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi annuncia che firmerà lo stato d'emergenza. A questo punto in Abruzzo e nel resto d'Italia sono in molti a chiedersi se veramente non si potesse fare nulla per scongiurare questo dramma. E' vero, forse non è possibile prevedere in alcun modo il verificarsi di un terremoto, ma qualcuno questa volta aveva provato a farlo [...] La Stampa
Santo Dio... ma Bertolaso di che cazzo di millennio sta parlando???? perchè se parla del terzo millennio (per dire: quello iniziato appena il 1° gennaio 2001) avrebbe fatto meglio e prima a parlare dell'ultimo decennio... E anche così, avrebbe sparato una solenne minchiata. Forse sarebbe sufficiente ricordare le Twin Towers, la guerra in Iraq, quella in Afghanistan, la distruzione di New Orleans ad opera di Katrina, le guerre dimenticate in tutto il mondo, il colera nello Zimbabwe, l'epidemia di AIDS in tutta l'Africa centro-meridionale... In un altro post, mi ripropongo di tornare sulla biografia non esaltante di Bertolaso. Per ora, rientriamo nel tema...
I terremoti si possono prevedere? Dirò la mia opinione, a costo di scontentare molti. I terremoti sono assolutamente prevedibili, ma non su base deterministica. Piuttosto, su base probabilistica. in altri termini: oggi non è possibile dire che in un certo giorno o settimana si verificherà un evento di una certa intensità in una zona geograficamente precisata. E' solo possibile prevedere che le probabilità che un evento grave si verifichi, in un certo lasso di tempo abbastanza ampio, un una zona sismica abbastanza vasta, siano abbastanza elevate.
Sbaglia Giuliani quando pretende di poterlo fare con precisione deterministica attraverso i suoi "predittori". Sbaglia ancor di più Boschi quando ironizza sul fatto che se, sulla base delle indicazioni di Giuliani, avessero sgomberato Sulmona, dove era previsto il terremoto, per portare tutti a L'Aquila, la tragedia si sarebbe accresciuta. Scusi Boschi, ma il codice civile non impone che un'eventuale sgombero di Sulmona obblighi a portare TUTTI e SOLO a l'Aquila. Cosa voleva essere, una battuta? se è questo il caso, le è riuscita proprio male. Non tutte le ciambelle riescono col buco...
Sbaglia ancor di più Bertolaso quando denuncia Giuliani per "procurato allarme". Allora dovrebbe ancor prima denunciare tutti i maghi, gli astrologi, i cartomanti e i meteorologi. E dovrebbe denunciare anche gli editori del Calendario del Frate Indovino. Ma ancor di più sbaglia quando tratta Giuliani come un cialtrone; Giuliani è un ricercatore, e sbaglia Bertolaso a buttare il bambino con l'acqua sporca. Forse Bertolaso (alla cui fortunata, o fortunosa storia dedicherò un post), dimentica che lui, Bertolaso, è un medico infettivologo, e che prima di dar lezioni di geofisica ad un geofisico, bene farebbe a misurarsi la palla, come direbbero a Napoli...
Il cosiddetto metodo Giuliani si avvale di un mix di strumenti. Tutti noti da tempo, se presi singolarmente. Ma è il mix nell'uso di questi strumenti che rende utile il metodo Giuliani. Egli si avvale ovviamente degli strumenti tradizionali (classificazioni delle zone per sismicità, storico della cronologia, ecc., ma integra tutto ciò con dell'altro:
-1) misurazione della quantità di radon in superficie: il radon è contenuto nel nucleo terrestre, ed emerge in superficie quando la crosta terrestre inizia a lesionarsi. Un "predittore" al radon in un punto serve a poco. Ne servono parecchi per poter fare delle triangolazioni, e per definire con maggior precisione la zona che sarà il probabile epicentro del sisma. E' per quello che dire Sulmona e non L'Aquila non è l'errore giusto sul quale ironizzare. Vero, Prof. Boschi?
-2) lo studio dell'andamento degli "sciami sismici" precedenti un evento importante. Studio sulle variazioni di frequenza e di intensità.
-3) La correlazione dei dati di cui ai primi due punti, e la comparazione di queste correlazioni con quelle che hanno caratterizzato altri sismi catastrofici.
Il "sistema Giuliani", specie quando le scosse dello sciame iniziano a viaggiare intorno ai 2,5 - 3 gradi Richter, nell'80% dei casi consente di fare predizioni accurate sui tempi, i luoghi e l'intensità dei fenomeni in arrivo. Certamente non a livello di giorno, ora, via e numero civico. Dati però sufficienti ad operare in maniera meno superficiale di quanto non abbiano fatto in questi anni Bertolaso e i suoi cari. Cosa si poteva fare, di più e di meglio?
-a) Innanzitutto, imporre il rispetto della normativa antisismica varata nel 1980, con la costruzione "a norma" di tutte le nuove costruzioni, e con l'adeguamento a tempi di record degli edifici non a norma, in special modo quando si tratti di affollate strutture pubbliche, piene di gente non totalmente autosufficiente (ospedali, per esempio. Scuole elementari, per esempio). E' stato fatto? e se non è stato fatto, perchè non è stato fatto?
-b) In caso di allarme in un'area ristretta, ma non troppo, nessuno pretende lo sgombero di intere popolazioni, ma, perdio, almeno la fissazione preventiva di centri di raccolta, informative nelle scuole e in riunioni pubbliche, informazioni preventive sul cosa fare e cosa non fare, messa in atto di sistemi automatici per l'interruzione di forniture di gas, istruzioni tempestive alla cittadinanza, e via dicendo. E' stato fatto? Stamattina alle 10 c'erano ancora anziane signore, a L'Aquila, che si aggiravano per la città come fantasmi, perchè nessuno aveva detto loro, né prima del terremoto, né dopo, cosa fare, dove dirigersi, eccetera.
Troppo impegnati, i vertici della Protezione Civile, col traffico di elicotterini ed elicotteroni adibiti a trasportare avanti e indré i "dichiaratori" di tutti i ministeri, più o meno coinvolti.
E' chiaro che la previsione puntuale, deterministica di un sisma è difficile, ed è tanto più difficile, quanto più un territorio è pieno di micro-aree a diversa sismicità. Esattamente come è più facile fare previsioni meteo su zone climatiche ampie (gli oceani, le grandi aree continentali), che non su zone micro-climatiche ristrette, è più facile fare previsioni sismiche dove c'è uno scontro ciclopico fra vaste piattaforme (vedi la faglia di San Andrea in California, lunga quasi 1300 chilometri, dove si scontrano la placca nord-americana e la placca pacifica), che non fare previsioni in un insieme di micro-fratture come quello rappresentato dalla dorsale appenninica.
La morale è che più sono difficili le previsioni puntuali di eventi catastrofici, più dev'essere tenuta sempre coi motori caldi la macchina organizzativa. Ma, ancor prima, più severi e stringenti devono essere i tempi della messa in sicurezza antisismica degli edifici italiani. Altro che aggiungere un localino alla villetta a schiera, Mr. Berlusconi...
Infine, un amichevole consiglio a Bertolaso: lei è un medico. Faccia il medico. O, se proprio deve fare il Salvatore dalle Catastrofi in servizio permanente effettivo, si tolga quel ridicolo giubotto da superman che esibisce perennemente in conferenza stampa, che parli di monnezza, di sismi o di alluvioni; si doti di meno "addetti stampa", e spenda quei soldi in sismologi, vulcanologi, idrogeologi... Nessuno pretende che un medico infettivologo si intenda di tutte queste materie. Ma almeno rinunci a dare di se questo ritratto. Non ha mai retto alla prova...
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