Ripesco questa parte della "Posta" di oggi, contenente la lettera di Paolo Farinella, e la metto in un post a parte, perchè in questo momento ho scoperto che oggi non è solo il giorno in cui Paolo entra in ospedale per un intervento, ma anche il giorno del suo compleanno. Caro Paolo, so che in molti rispetteranno la tua consegna di non essere disturbato, ma sono altrettanto certo che molti non vorranno farti mancare i propri doppi auguri, come manifestazione d'affetto e di stima che potrai trovare al rientro dall'officina nella tua San Torpete. Un grande abbraccio da parte di tutti noi. Tafanus _______________________________________________________
Care Amiche e cari Amici,
mi scuso con voi perché oggi domenica pomeriggio v’importuno
con l’invio della liturgia di domenica prossima e dell’altra ancora (dom. 6a
del tempo di Pasqua e Festa dell’Ascensione). Il motivo è semplice:
-2) Domenica
prossima 17 maggio a san Torpete in Genova non c’è la Messa e la chiesa resta
chiusa. Questo avviso vale per gli amici di Genova che sono soliti
frequentare.
-3) Invito
gli stessi amici e amiche genovesi, anche intimi, a non venire in ospedale: vorrei approfittarne
per fare un po’ il monaco che mi manca; se posso, leggere; comunque fare
il malato bravo bravo.
-4) Chiedo
a tutti di non inviarmi per favore e-mail in questa settimana fino
alla mia prossima perché non potendo accedere al computer, mi si può
intasare tutto.
-5) Ai
credenti chiedo solo la condivisione nella preghiera, i non credenti
sappiano che li porto con me ovunque io vada. A tutti prometto di offrire
questa piccola fastidio per le vostre intenzioni e per le persone che
amate.
-6) Vi
informerò io non appena ritorno a casa.
-7) Ho
preparato le due liturgie delle due prossime settimane, con fatica, ma non
volevo mancare al nostro appuntamento liturgico che ormai costituisce
quasi una comunità reale per vie virtuali.
-8) Ci
tengo a dire che vado in un ospedale qualsiasi, da medici che non conosco,
senza alcuna raccomandazione di alcuno, perché credo nella Provvidenza e
nella fatalità. Se devo morire, posso morire in qualsiasi momento, anche
in ospedale (cosa abbastanza ovvia oggigiorno), con la differenza che io
sono già pronto con tutto il cuore. State, quindi, tranquilli che se
muoio, vi avverto venendo a trovarvi in sogno e magari per non fare il
viaggio a vuoto, vi darò anche i numero del lotto. Tenete la penna a
la carta a portata di letto. A tutti un abbraccio.
Paolo Farinella, prete – Genova
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