Caro Belpietro,
l'altra sera a Ballarò lei, giornalista noto per la sua grande indipendenza di giudizio, si è giustamente indignato con Ezio Mauro, perchè Repubblica aveva pubblicato una intervista a Gino Flaminio, l'ex fidanzato di Noemi Letizia, e non si era preoccupato di verificare, prima della pubblicazione, gli eventuali carichi pendenti di costui. Lei ha fatto bene. Sospettiamo fortemente che ogni volta che il Giornale ha intervistato Berlusconi, o Dell'Utri, o Cuffaro, o Cosentino, prima di pubblicare, Lei prima, e Mario Giordano adesso, vi siate personalmente recati ai casellari giudiziari di competenza dei suddetti. Forse qualcosa dev'esservi sfuggita, ma, insomma... ci avete messo almeno la buona volontà, anche se poi avete avuto qualche attimo di distrazione...
Caro Giordano,
stanotte, quando solo i tafani e i rompicoglioni vegliano, mi sono scolato, in TV, non so più quante "rassegne-stampa". Sul suo giornale (pardon... sul giornale di Paolo Berlusconi, meglio noto come "Il Geniale"), campeggiava una fotona di Gino Flaminio che incassava soldi in contanti, e un titolone:
Confesso di esserci rimasto male... Io, come molti commentatoti TV della notte, abbiamo subito pensato ad uno "scoop": il Geniale aveva beccato un emissario di Repubblica che corrompeva il povero Gino (un poco di buono... un pregiudicato), magari per convincerlo a fare certe dichiarazioni che potessero avallare la "campagna diffamatoria" che Repubblica conduce da settimane contro papi...
Però, nessuno di noi ha avuto certezze, stanotte: perchè l'articolo "seguiva nelle pagine interne". Quindi ci siamo dovuti accontentare (come quelli che stamattina hanno dato uno sguardo al "cartaceo" esposto in edicola", del messaggio trasmesso (colpa nostra, lo ammetto) dall'importanza data alla foto-notizia, e dal titolo...
Stamattina, però, apro il Geniale online, e trovo che quella grande, imponente "foto-notizia", miracolosamente ha assunto le dimensioni di UNA riga su UNA colonna: una riga di link che rinvia alle pagine interne. Cristo! è questo il modo di trattare uno scoop? Per dare un'idea, pubblico la "notizia" del Geniale online con le stesse proporzioni del Geniale stesso
...caspita. dottor Giordano!... sprecare così uno scoop... a tanto si è ridotta, nella home-page del Geniale, la fotona-notiziona...
E allora ci siamo incuriositi... sa, Dottore, i tafani insonni, di notte amano posarsi sui cumuli di merda, a fini di alimentazione e di ricerca sulla comunicazione... E cosa scopriamo? cose fantastiche! A questo punto siamo noi a fare lo "sgub" (come direbbe Bischkardi)... Il "linkino" di una riga in home-page rimanda ad un'articolessa interna, bella lunga: 1300 parole, distribuite su tre pagine. Ma solo a metà dell'articolessa scopriamo che "l'ufficiale pagatore" non è un corruttore di Repubblica, ma un "provocatore" del Geniale; che Gino dichiara di non aver preso soldi da Repubblica ("...hanno solo portato il pesce quando sono venuti a casa..."); che Gino ha già venduto un servizio fotografico a "Novella 2000".
Ma la cosa più interessante che scopriamo è che i provocatori del "Geniale" non si sono presentati coi loro documenti in ordine, ma hanno provato ad imbrogliare Gino, dichiarandosi "incaricati della stampa estera". Gli integerrimi "giornalisti" - provocatori del "Geniale" sono rimasti con un pugno di mosche, perchè il "pregiudicato" Gino è stato più onesto di loro, e non ha rilasciato loro nessuna intervista, sentendosi vincolato all'impegno assunto con Novella 2000; Si è accontentato di chiedere ed ottenere una mancetta di 500 € per il disturbo che gli era stato arrecato.
In tutto questo ci chiediamo se Lei si renda conto che i suoi "giornalisti" hanno compiuto un'azione border-line coi codici, avendo provato ad ottenere un'intervista (o una prova di disponibilità a rilasciarla), usando mezzi truffaldini, spacciandosi per ciò che non erano. In altre parole, usando metodi da magliari dell'informazione.
E in questa faccenda lei come si pone? Dal fatto che abbia dato tanto rilievo a questa autentica "sola" sul cartaceo, dobbiamo immaginarla mentre brinda coi suoi "giornalisti" per la brillante idea. Ora, delle due l'una:
# o la cosa è stata fatta a sua insaputa (ma allora ci costringerebbe a chiederle perchè non caccia a calci in culo dal Geniale questi personaggi, e perchè ha firmato il Geniale così com'è andato in edicola);
# oppure è stata fatta con lei consenziente, o addirittura committente: e in tal caso ci costringerebbe a chiedere perchè, dal Geniale, non caccia a calci in culo se stesso. Tertium non datur.
Vede, Giordano, il giornalismo ha le sue regole, ma anche l'etica dell'informazione (mai sentito parlare?) ha le sue. Sbaglieremo, ma l'exploit odierno ci lascia con feroci dubbi sulle sue conoscenze di entrambi i contesti.
P.S.: Vorremmo solo ricordarle che il problema che da settimane sta mettendo alla berlina l'Italia e le sue "classi dirigenti" non è se Gino Flaminio abbia o meno una condanna per rapina di un telefonino; non è quello di stabilire se Gino sia stato pagato per le sue interviste; il problema è di sapere se i fatti raccontati da Gino siano veri, o falsi. E, malgrado i suoi sforzi disperati in difesa del padrone, sembra proprio che questi fatti siano veri, tanto che anche il suo padrone ha dovuto fare delle ammissioni, e proprio in queste ore sta cercando disperatamente di "fermare" foto relative al festino col coro delle "vergini dal candido manto"... Un giornalista, dottor Giordano, non sciuperebbe il suo tempo prezioso per cercare di capire se Gino sia in vendita, ma lo impiegherebbe più proficuamente cercando di capire se chi governa malauguratamente questo disgraziato paese non sia davvero uno "che sta male, e che ha bisogno di aiuto". E di Viagra.
___________________________________________________________________________________
Quello che segue è un breve estratto di passi dell'articolo sul nulla di questi due aspiranti al premio Pulitzer di Giornalismo, Gabriele Parpiglia e Stefano Zurlo
[...] presentazioni: siamo, nientemeno, la stampa estera. Altrimenti, visto il cappio delle esclusive per l’Italia, la conversazione cadrebbe subito. Invece, quel riferimento internazionale accende la curiosità. Nel figlio e, soprattutto, nel genitore. È Antonio ad aprire subito, senza preamboli e senza nemmeno sapere chi siamo con precisione, la trattativa. Da bancarella, sia chiaro: «Ci accordiamo».
E allora, com’è andata questa storia con Repubblica? «Io ci ho una rabbia incredibile», spiega Gino […] Gino vuole spiegare quell’intervista a Repubblica: «Da Repubblica non ho preso soldi, per Novella è diverso». Diverso quanto? Papà Antonio cerca di spingere avanti la trattativa, come un’auto che non vuol ripartire: «Devi parlare direttamente con Gino». «Per Novella – riprende il ragazzo – non posso dirti a quanto ho chiuso perché così perderei la serietà. Non ve lo posso dire».
Papà Antonio riassume in modo stringato: «Siamo stati presi per cretini. Dopo ci hanno detto chi erano. Abbiamo fatto una figura di merda». «Abbiamo fatto una figura di merda – conferma Gino –, altro che simbolo della sinistra. Se mi paghi ti dico perché ho fatto l’intervista in video». […] (...vediamo: DOPO ci hanno detto chi erano... Certo, che glielo hanno detto.. per pubblicare un'intervista e una video-intervista serve una liberatoria. O no?...NdR)
Siamo al dunque. Papà Antonio ha voglia di chiudere: «Repubblica non ci ha dato un euro, ci ha portato il pesce a casa. Abbiamo fatto una cenetta in famiglia, con Novella 2000 è tutta un’altra storia. Ci hanno pagato le foto e il pacchetto». […] La trattativa si sta arenando. Ora Gino sembra il Padrino: «Ci vuole rispetto e onore». «Dai – attacca papà Antonio – fammi un’offerta. Ci dai x e x. Quanto valgono su piazza le dichiarazioni dell’ex di Noemi?». È il mercato. Ma non ne vale la pena. Rifiuto. Saluti. E, per questa volta, titoli di coda. Ma Gino non si dà per vinto: «Quanto mi dai per il disturbo?». L’angelo custode si alza in piedi, allarga le braccia e recita il suo copione fino in fondo: «Discuti tutto con lui». Ma ormai c’è poco da aggiungere. Solo cinquecento euro. Gino conta le banconote, poi mette in tasca il malloppo. Noi paghiamo i quattro Crodini. «Salutami Noemi, ti chiedo un favore: puoi dire alla sua famiglia che non ce l’ho con loro. E mi dispiace per tutto quello che è successo».
(...per stare ai "confronti" con Repubblica: da nessuna parte, nell'articolessa dei nostri due eroi, è scritto che prima di congedarsi abbiano detto chi fossero realmente. Oggi pubblicano questa intervista, che non ha dimostrato niente, estorta con "false generalità". Che differenza di stile, amico... E chiedere scusa ad Ezio Mauro, non se ne parla neppure?... NdR)
_____________________________________________________________________________________
Chi sono questi due aspiranti al Premio Pulitzer?
SOCIAL
Follow @Tafanus