Caro Ignazzzio Benito Maria La Russa, la sua natura di gentiluomo ci è sempre stata nota. Anche se non la conoscessimo, ci basterebbe sapere che ha fatto parte dei suoi studi in un costoso collegio svizzero di St. Gallen: ma ora ci viene un soccorso anche questo filmatino (prezioso, per chi non la conoscesse), nel quale si vede lei che tratta con estrema signorilità e tolleranza la Signora Concita De Gregorio:
LA NOTIZIA e I COMMENTI
Laura Boldrini? disumana o criminale. La Russa ha rivolto questa mattina un duro attacco al rappresentante in Italia dell'alto Commissariato dell'Onu per i rifugiati, Laura Boldrini, durante una manifestazione elettorale a Milano. Sulla questione dei respingimenti degli immigrati La Russa ha detto che la Boldrini «o è disumana - e io l'accuso -, perché pretende che li teniamo per mesi rinchiusi nei centri per poi espellerli, oppure è criminale perché vuole eludere la legge e vuole che una volta in Italia scappino e si sparpaglino sul territorio».
«L'Unhcr non conta un fico secco». La Russa ha definito l'alto commissariato dell'Onu per i rifugiati «uno degli organismi che non contano un fico secco, finché la stampa non decide che conta». Il ministro della Difesa ha chiesto alla Boldrini di dare una risposta su come secondo lei sia «più umano» trattare i clandestini. La Russa ha detto che la Boldrini «è nota per essere un esponente di Rifondazione Comunista e porta il cognome di un noto capo partigiano, rispettabilissimo, per carità». L'intervento di La Russa a una manifestazione elettorale del Pdl a Milano è stato interrotto per alcuni secondi da un uomo che ha urlato più volte: «vergogna!», prima di essere allontanato dalla sicurezza.
«Le dichiarazioni del ministro Ignazio La Russa - dice Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia - contro Laura Boldrini e l'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr) sono frasi insolenti che rivelano l'evidente disprezzo per i diritti umani e per gli organismi internazionali che si occupano della loro tutela. Se alle contestazioni avanzate da tali organismi si risponde con gli insulti, anziché con il doveroso confronto che si ci aspetterebbe da un esponente del governo italiano, è chiaro che è perché mancano gli argomenti».
Condanna della politica italiana da parte dell'organizzazione per la difesa dei diritti umani Human Rights Watch (Hrw) che ha espresso preoccupazione per il «cambio di politica» dell'Italia nei confronti dei migranti, affermando - in una nota - che la loro intercettazione e respingimento in Libia «sollevano dubbi se in futuro i richiedenti asilo potranno trovare il loro primo punto d'appoggio» a Lampedusa.
Antonio Di Pietro replica ironicamente dicendo che anche «nel Ventennio tutte le organizzazioni non contavano un fico secco [...] oggi c'è la caccia all'immigrato come una volta c'era la caccia all'ebreo
Gasparri: La Russa ha ragione.
Maroni: i respingimenti sono «la linea giusta» da seguire
Bossi: la sinistra voleva i voti degli stranieri. Per il leader del Carroccio, Umberto Bossi, «la sinistra dopo aver perso il proletariato interno ha cercato quello straniero per avere voti».
Queste amenità sono riprese dal [Messaggero], ma potete trovarle su qualsiasi giornale. Vi consigliamo però la lettura dei commenti che corredano questo articolo. Commenti di romani, quelli che una volta votavano Rutelli o Veltroni, e che adesso votano Alemanno. I commenti sono da rabbrividire, per qualità e tasso di razzismo "de panza".
Sulla discendenza di Laura Boldrini da Arrigo Boldrini (che secondo Ignazzzio Benito Maria La Russa dovrebbe essere un titolo di demerito), vorremmo autocitarci, e rinviare Ignazzzio Benito ad un [nostro post], pubblicato in morte del "Comandante Bulow", perchè probabilmente gli impegni al Gilda ed al Billionaire non hanno lasciato al giovane 62enne tempo sufficiente per parlare del "Comandante Bulow" con cognizione di causa. Tanto per non lasciare nulla al caso, nel tentativo di erudire il giovane Benito Maria, vorremmo invitarlo non solo a leggere le note sulla vita e le opere di Arrigo Boldrini, ma anche, per par condicio, le note sulla biografia di suo padre, Antonino La Russa, da Palemmo. Apprendiamo che Antonino ha passato una vita piuttosto interessante:
...ha sempre esercitato con successo la professione di avvocato. Nel 1956 assume a Milano l'incarico di consigliere prima e di Vicepresidente poi della Liquigas S.p.A.; nel capoluogo lombardo si trasferisce definitivamente con la famiglia nel 1960, l'anno in cui viene nominato Vicepresidente e amministratore delegato della Lanerossi S.p.A.. Successivamente è un susseguirsi di incarichi in importanti società: nel 1985 è Vicepresidente della finanziaria Richard Ginori S.p.A., nel 1976 è Vicepresidente della Sai S.p.A. [...] Nel 1975 la Pozzi e la Società Ceramica Italiana Richard-Ginori si fondono per dare vita ad un'unica grande struttura: la Pozzi-Ginori. Nel 1977 viene acquisita dal gruppo assicurativo Società Assicuratrice Italiana di Salvatore Ligresti [...]
La sua attività politica contrassegnata, fino alla fine, dalla coerenza comincia nel 1942, a 29 anni, quando viene nominato Segretario Politico del Partito Nazionale Fascista di Paternò [...]
Insomma, tutta una vita nell'orbita di aziende fallimentari, che sono andate avanti e indré sempre per le stesse mani (i Raffaele Ursini, i Michelangelo Virgillito, i Michele Sindona, i Salvatore Ligresti...). Tutta una vita con compagni di strada che hanno avuto qualche "inciampo", e nel tempo libero, "Dio Patria Famiglia".
Come vede, caro Ignazzzio Benito Maria, se proprio dobbiamo scomodare le biografie dei padri, io preferirei essere nato dal seme di Arrigo Boldrini, che non da quello di Antonino La Russa. Niente di personale. Ne preferisco il curriculum, ma è questione di gusti... e poi, forse, mi sarei risparmiato un nome ridicolo come Ignazio Benito Maria, così significativo... Quindi, la prego, lasci perdere il discorso sull'albero genealogico.
Sistemato questo, passiamo all'appartenenza a Rifondazione Comunista. A prescindere dal fatto che questa eventuale appartenenza sarebbe comunque meno vergognosa di quella al Partito Nazionale Fascista (sa... per via di quella noiosa storia su chi stava dalla parte del torto e chi dalla parte della ragione, checchè ne pensi il suo recente ammiratore-ammirato Gianpaolo Pansa), è comunque un'appartenenza smentita da chiunque abbia avuto un ruolo in quel partito (ad iniziare dal suo segretario Ferrero).
Ora, poichè abbiamo dato col dovuto rilievo il suo parere, e quello di altri statisti come Gasparri, Maroni e Bossi, vediamo qualche altro giudizio:
(di Lauro Natale)
Le rabbiose offese del Ministro La Russa a Laura Boldrini avranno il solo effetto di consolidare la grande stima di cui la portavoce dell'Unhcr meritatamente gode nell'Italia sensibile ai valori dell'accoglienza e della solidarieta'. I giornalisti italiani hanno avuto modo di conoscerla anche per la determinazione con la quale ha richiamato l'informazione a comportamenti responsabili sui temi dell'immigrazione. Anche dalle sue sollecitazioni e' nata la Carta di Roma, che impegna noi giornalisti ad evitare atteggiamenti razzisti o xenofobi. La Fnsi e' orgogliosa di aver lavorato e di lavorare insieme a lei, per arginare i guasti che-provocano le squallide speculazioni politiche sui temi della sicurezza, delle quali il Ministro ha offerto oggi un nuovo, pessimo esempio. [da Articolo 21]
[su ligresti, ursini, virgillito, sindona]
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Su Laura Boldrini, anni di apprezzatissimo lavoro in ambiti internazionali, con grandi responsabilità, Wikipedia si chiede se Laura meriti una voce sull'enciclopedia:
"...questa voce di biografie è orfana, ovvero priva di collegamenti in entrata da altre voci. Per questa voce o sezione di biografie è stato espresso un dubbio di enciclopedicità. Motivo: Essere portavoce dell'ONU rende enciclopedici? Puoi aiutare a chiarire il dubbio aggiungendo informazioni verificabili sull'importanza, citando fonti attendibili di terze parti, e partecipando alla discussione. Se ritieni il soggetto non enciclopedico, proponi la cancellazione..." Fine della voce "Laura Boldrini"
Su un blogger, noto per aver dato del "puffone" al premier:
Wikipedia dedica una "voce" di oltre 1.400 parole e una trentina di links attivi.
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