ATTO TERZO: sul Corriere di oggi Veronica Lario scrive ad Angelo Rizzoli
Nel Corriere di oggi c'è una sobria e breve lettera di Veronica Lario, in replica ad un articolo di Angelone Rizzoli. Una lettera stringata, che pubblichiamo per intero, essendo tutta polpa e niente osso, come nel suo stile:
Veronica Berlusconi risponde ad Angelo Rizzoli e sua moglie in merito alla propria vicenda: "...come mai tante persone giudicano senza sapere?..."
Egregio Direttore,
evidentemente il fermo proposito mio e del mio avvocato, di mantenere la vicenda della separazione da mio marito sul piano della compostezza, infastidisce (non capisco perché) persone che non dovrebbero avere alcun interesse per la questione, e che certamente
non hanno alcun titolo per esprimere pubblicamente giudizi al riguardo.Constato, leggendo il Corriere della Sera del 25 giugno (pagina 15), che questo è ora il caso del signor Angelo Rizzoli, persona che non ho mai conosciuto, la cui moglie Melania, che pure non ho mai conosciuto,
era già stata prodiga nei miei confronti, qualche tempo fa, di consigli non richiesti né graditi (Corriere della Sera del 23 maggio). Che queste persone - non si sa da quale cattedra o pulpito - insultino quattro mie «amiche milanesi», non meglio identificate, tacciandole di crassa ignoranza, è increscioso ma anche ridicolo.
È grave e intollerabile, invece, che il signor Rizzoli mi accusi, dalle colonne del
Suo giornale, di «destabilizzare» i miei figli, e in particolare «il più piccolo, Luigi, che andrebbe invece sostenuto: a volte ci si ritira nella religione come fuga dal mondo»: così mostrando, oltre a tutto, di considerare i sentimenti religiosi di mio figlio, che riguardano solo lui e che non sono certo nati in queste settimane, come un fenomeno anomalo e patologico;
cosa forse naturale, purtroppo, per chi non riesce nemmeno a immaginare che possano esistere valori diversi da quelli materiali. Per buona fortuna, Luigi non è affatto in fuga dal mondo, e ha sufficiente forza morale per valutare lo squallore di quelle parole. Ma vorrei ugualmente che venisse lasciato in pace, come me e le mie figlie. E possibilmente anche le mie amiche. Grata per l’attenzione Le invio i miei saluti.
(Veronica Berlusconi - 27 giugno 2009 )
A cosa replica Veronica? ad un osceno articolo di Angelone, pubblicato due giorni fa solo da se stesso (Il "glorioso Corriere" - come impropriamente lo si definisce ancora, talvolta); il "glorioso "Corriere" usato dal suo editore come una sorta di blog personale di Angelone, con l'accondiscendenza del Direttore. Tutti "teniamo famiglia". Ridurrò di poco l'articolo di "Angelone" Rizzoli, un genio della finanza e dell'editoria che, seguendo una tragica falsariga, riuscì in pochi anni a distruggere un'azienda che la sua famiglia aveva impiegato decenni a costruire. Ma questo lo vedremo dopo. Adesso diamo uno sguardo all'insulso articolo del 25 giugno, che solo lui poteva scrivere, e solo il SUO giornale poteva sentirsi obbligato a pubblicare. La lettera contiene anche aspetti deliranti (come il parallelo fra la vicenda Berlusconi e il caso Montesi) che persino un blogghino come il Tafanus avrebbe cestinato.
E Angelino Rizzoli sparò le sue stronzate. [l'articolo di Angelino sul Corrierone]
Angelo Rizzoli: alle feste romane anche leader di sinistra con ragazze di poca virtù - L’amico del Cavaliere: molti altri fanno le cose imputate a Berlusconi - «Un complotto, Silvio reagisca - È come la vicenda Montesi»
«Questa storia me ne ricorda un’altra, di cui mi sono occupato molto tempo fa, quand’ero ragazzo. Facevo uno stage alla McGraw-Hill, la grande casa editrice americana, e mi affidarono l’editing del libro dell’ex ambasciatore inglese a Roma, in cui si ricostruiva il caso Montesi. Una vicenda di cui serbavo memoria personale: anche se avevo solo dieci anni, ricordo bene i memoriali che i rotocalchi, compresi quelli di mio padre come Oggi, pubblicavano pagando profumatamente ragazze sconosciute: Anna Maria Caglio detta il cigno nero, Adriana Bisaccia... Tempo dopo, ebbi modo di conoscere i protagonisti della vicenda, Piero Piccioni e Alida Valli, che me ne raccontò i dettagli quando la incontrai in America. Le analogie sono impressionanti». [...che memoria, Angelino! ricordare fatti di quando aveva dieci anni, e dar loro il "giusto peso"... Un fenomeno..]
Angelo Rizzoli ne è convinto: «Sotto certi aspetti, la vicenda di Palazzo Grazioli è la fotocopia del caso Montesi. Non c’è un cadavere, per fortuna. Ma ci sono i festini [...]
[...caspita!!! proprio uguale: non fosse per il fatto che manca il cadavere, che il Ministro dell'Intero lavorava contro il Principe e non a suo favore, che nessuno - per ora - ha buttato a mare nessuno, il "caso Montesi" e il "caso Berlusconi" sarebbero proprio come due gocce d'acqua! Questo passaggio delirante ve lo risparmio. Avete in alto il link all'articolo completo. Chi ha stomaco, lo rilegga tutto...] L'articolessa prosegue:
[...] se saprà reagire come ad esempio nella campagna elettorale del 2006, ne uscirà. Silvio deve dare risposte. Ma non sulla vicenda D’Addario. Di questa storia meno parla, meglio è. È stato imprudente a esporsi in prima persona: un presidente del Consiglio non si occupa della spazzatura, del fango. È inutile che precisi di non aver mai pagato una donna: chi può immaginare Berlusconi con un mazzo di euro in mano che retribuisce la D’Addario? Il presidente del Consiglio ha dei portavoce: affidi a loro il compito di dire poche, scarne e definitive parole che chiudano il caso. Sia più attento in futuro a chi invita a casa sua. E dia le risposte che il Paese attende davvero. Sulla crisi economica, e non solo: l’Italia è vecchia, lenta, burocratica, incartapecorita. Il peggio verrà in autunno; ma Berlusconi può ancora rimetterla in moto. Può essere che mi faccia velo l’amicizia, però ne sono convinto ».
[... caro Angelino, un presidente del consiglio dovrebbe, prima di tutto, evitare di vivere sommerso dalla spazzatura. Poi, se proprio si tratta di spazzatura vera, incarica Bertolaso. Se si tratta di spazzatura morale, non può incaricare Bonaiuti o Gasparri. Gli tocca, ahimé, occuparsene "personalmente di persona". Ma lei, mi dicono, è laureato in Scienze Politiche. Reggio Calabria, per caso? P.S.: Noi riusciamo PERFETTAMENTE ad immaginare Silvio che paga delle troie, come pare sia ampiamente provato. Si paga con banconote, ma anche con comparsate TV, seggi a Strasburgo o a Bari, fposti da parlamentare, sottosegretario, ministro, farfalline e tartarughine, shopping a spese della carte di credito di Silvio... ma che cazzo legge! neanche i suoi giornali?...]
L’amicizia tra Angelo Rizzoli e Silvio Berlusconi nacque nel 1974. «Arrivò in via Solferino con le carte e i piani per Milano2, a protestare per un articolo del Corriere di Informazione secondo cui su quell’area doveva sorgere un cimitero. "Meglio pensare ai vivi che ai morti, no?", mi disse. Aveva ragione lui.
[...il Capo ha ragione. Sempre, per definizione. Già allora Silvio mostrava un grande rispetto per la stampa. Se i giornali non scrivevano ciò che voleva lui, arrivava di persona, con la bacchetta in una mano, e i portafogli nell'altra. Ah! Angelino! così incantato da "bastone e carota!...]
Fu Berlusconi a riavvicinarmi a Montanelli. Indro era venuto da mio padre e da me a chiedere aiuto per il suo Giornale [...ma Indro non era un liberista, tutto mercato, chi ce la fa va avanti, chi non ce la fa è giusto che fallisca? NdR]. Tempo dopo, Silvio mi invitò a pranzo con Montanelli in via Rovani. Alla fine Indro disse: "Ti perdono, ma non potrò mai perdonare tuo padre"». Erano gli anni della P2. "Per me la P2 è una lista di nomi fatti trovare da Gelli a Castiglion Fibocchi", risponde Rizzoli. Cosa fosse davvero, io non l’ho mai saputo. Non ho mai partecipato a una riunione, al processo non sono stato chiamato neppure come teste. Ho avuto sei processi per altri motivi, e sono stato sempre assolto.
[...sbagliato, Angelino... lei non è stato ASSOLTO, ma ha goduto, grazie ad una delle tante leggi ad personam del suo Silvio, della depenalizzazione - a posteriori - del reato a lei imputato. Depenalizzato, Angelino, non assolto. Afferra la differenza? NdR]
E mentre ero ingiustamente in carcere, in isolamento, tre sole persone mi hanno scritto: Montanelli, Lina Sotis, e Berlusconi, che offriva di far intervenire Craxi per rendere il mio regime carcerario meno duro.
[...fantastico, questo passaggio! per Angelone è "normale" che "Silvio" si offra di parlare con "Bettino" per far ottenere ad Angelone dei privilegi non dovuti! Angelone non è nemmeno sfiorato dal sospetto che questa Italia da "mi manda Picone" faccia veramente schifo, sia alla base del 90% del luridume che la soffoca!.. Bravo, Angelo!!! Per Natale faccia pubblicare dalla sua Rizzoli un bel trattato di Etica della Politica, e lo mandi a memoria - anche se dubito che capitrà quel che leggerà. NdR]
[...] Ora che è stato trovato il suo tallone d’Achille nella vita privata, Silvio paga il fatto di aver infranto un equilibrio consolidato». Davvero lei crede che qualcuno possa aver pagato la D’Addario? «Non occorrono soldi; ci sono altre gratificazioni. Per una donna di 42 anni, che ha provato in ogni modo a sfondare senza riuscirci, che nella logica dell’industria dello spettacolo è quasi una vecchia signora, le copertine sono un richiamo irresistibile».
[Ancora bravo, Angelino! questo passaggio è un ulteriore affresco della sua pochezza. La D'Addario è una povera fallita di 42 anni... certo! non è stata "brava" come lei, ad ereditare, a soli 28 anni, la più grande azienda editoriale del paese, e a sbriciolarla in soli dieci anni. Forse la D'Addario, nella sua "pochezza", ci avrebbe messo qualche anno di più, a distruggere l'impero! E poi, che cretina! una assolutamente incapace di ereditare centinania di miliardi a 28 anni, e costretta, per vivere, a fare la puttana (pardon, la escort...). Ha ragione, Angelone. La colpla è delle puttane (pardon... delle escorts...) mica di "Silvio" che da premier, e da vecchio rattuso di 73 anni, va a mignotte... NdR]
E Veronica? «Veronica vive in un castello dorato, si sposta con aerei privati, non frequenta nessuno tranne quattro amiche milanesi che vanno bene giusto per lo shopping ma se chiedi chi è Obama non lo sanno.
[Vede, ineffabile Angelino-Angelone, "Silvio" voleva portare sugli scranni dell'Europarlamento un caravanserraglio di 23 puttane - veline - meteorine - grandisorelle - escort - billionairine, e dobbiamo dire grazia a Veronica, e a FareFuturo (Fini) se ci siamo salvati da questo "ciarpame". E lei osa parlare di amiche (che non nomina) della signora Berlusconi, quando "Silvio" ha portato in europarlamento la "irrinunciabile" (parola di Silvio) Lara Comi, questa fantastica bocconiana "due lauree - tre lingue". che non sa neanche chi siano Giovanni Leone e Pietro Nenni????? Ma lei - lei Angelino - che cazzo sa della storia d'Italia, oltre a ciò che riguarda da vicino Licio Gelli, Silvio, Bettino, Piero Ostellino, Tassan Din e Roberto Calvi? NdR]
Veronica è condizionabile; e probabilmente è stata condizionata. Dicendo che il marito non sta bene ed è inaffidabile, non si è accorta di far male ai suoi figli, di destabilizzarli. Soprattutto il più piccolo, Luigi, che andrebbe invece sostenuto: a volte ci si ritira nella religione come fuga dal mondo».
[e allora? lei si è rifugiato nella P2, altri si rifugiano nella religione, altri ancora nella droga. Silvio, per dire, in cosa si è "rifugiato"? Nella mono-maniacalità della figa? Per piacere... Veronica, finchè non emerge qualche testa di cazzo che la tira in ballo per i capelli, finora si è "rifugiata" nel riserbo (durato fin troppo a lungo, se vuole il mio parere). Vive nell'agio? e allora? la donna che ha dato tre figli al maiale più ricco d'Italia dovrebbe vivere di stenti? Ma che cazzo dice? E' riuscito a vivere nell'agio lei, nonostante i debiti e i fallimenti, e parla di Veronica? Ma per piacere... NdR]
Berlusconi non ha proprio nulla da rimproverarsi? «Ha avuto uno stile di vita imprudente. Del resto lui è come mio nonno, che adorava le donne, e in età matura amava circondarsi di ragazze giovani [...porconi of the same kind?...]: l’ultimo soffio prima del tempo in cui, come diceva Turgeniev, i ricordi diventano rimpianti, e le speranze illusioni. Ma Berlusconi non deve giustificarsi di nulla
[...proprio sicuro, Angelino? evada, ogni tanto, dal suo mondo di cartapesta, e dia uno sguardo al mondo. vero.. sembra che a "rimproverare" molto, moltissimo a Silvio ci sia una folta schiera di giornali "liberal" dell'intero globo. Lei dovrebbe leggere almeno le agenzie di cui si avvalgono i SUOI giornali. NdR] .
Mia moglie Melania e io riceviamo spesso, qui in casa. E spesso gli ospiti portano qualcuno. Mica possiamo chiedergli i documenti?».
[...neanche noi, pur essendo meno "vulnerabili" e richiesti di lei e di Silvio, "chiediamo i documenti". Ma stia sicuro, Angelino, che se qualcuno viene a cena a casa mia, io sono ragionevolmente certo che non si tratti di una puttana o di uno spacciatore di cocaina. O no?...]
«Roma non cambia con il cambiare dei regimi. La più grande industria, con l’edilizia, è lo spettacolo. A Roma arrivano migliaia di ragazze e anche di ragazzi disponibili a ogni genere di esperienza. E arrivano politici, imprenditori, finanzieri, che lontano dalle famiglie si sentono come in vacanza, e la sera vogliono divertirsi. [... come l'onorevole Mele... li capisco... e andare a teatro, o in pizzeria coi colleghi, o stare a casa a leggere un buon libro, neanche a parlarne? l'unico "sbocco" che intravede nella lortta alla solitudine è quello di andare a mignotte?]
Le cose imputate a Berlusconi sono state fatte da molti altri. Ne ho visti tanti, di ministri e anche di presidenti del Consiglio, girare con ragazze di poche virtù. [quanti ne ha visti, oltre Silvio e Bettino? ci faccia i nomi, Angelino. Siamo curiosi] Ho visto anche leader di sinistra fare lo stesso. Ho ricevuto telefonate di un ex magistrato che raccomandava una bionda conduttrice televisiva
[...come Silvio che voleva raccomandarla a Bettino affinchè lei avesse una carcerazione a 5 stelle? Scommetto che lei ha sdegnosamente rifiutato, rispettoso di quella frase del cazzo che dice: "La Legge è Uguale per Tutti", ma per qualcuno è un po' più uguale?...]
Su due sole persone a Roma non ho mai sentito un pettegolezzo: Gianni Letta e suo nipote Enrico. Per questo nessuno dovrebbe atteggiarsi a moralista. Chi può permettersi di fissare, e a quale altezza, l’asticella della moralità?».
(Aldo Cazzullo - Corsera
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Caro Angelino,
mi permetta di chiamarla Angelino (e non Angelone - come vorrebbero le abitudini del Paese) perchè la sua statura etica ed intellettuale è quella che è, e non la si può mica aumentare chiamandola Angelone. Gli accrescitivi accrescono solo i nomi delle persone, non le persone sottostanti a questi nomi. E' proprio sicuro di poter assimilare i diritti-doveri di casa sua e della sua Melania alla casa, ai doveri, agli obblighi istituzionali di un Presidente del Consiglio? Ma chi cazzo crede di essere? Le potrebbe anche riempire le sue ville, le sue barche e le sue redazioni di troie, e non me ne potrebbe fregare di meno, salvo abbassare il già scarsissimo "rating" che le assegno fin dagli anni della rovina del Corriere piduista. "Silvio" no, Angelino, Silvio (voglio comunicarle una notizia che la sconvolgerà) è il Presidente del Consiglio.
Suo nonno era un porcone, e "amava, in tarda età, circondarsi di giovani troiette"? Cazzi suoi. A Roma lei conosce solo due persone, tutte del ramo "Letta", su cui non ha mai sentito alcun "rumor"? Sbagliato! Gianni Letta è INDAGATO, e non per una faccenda sola, ma per diverse ipotesi di reato, che includono, fra l'altro, anche la turbativa d'asta, ipotesi di corruzione, e per le autorizzazioni dei "voli di stato" dei porci con le ali. Lei, proprietario del più grande giornale italiano, lo ignorava??? Allora si lasci aiutare, presuntuosamente, dal più piccolo blog italiano, [Il Tafanus] Legga, e impari (almeno a non dire cazzate). Inoltre, sappia che potrei riempire alcune pagine scritte in corpo 10, di nomi di persone di Roma dalla moralità "specchiata" almeno quanto quella di Gianni Letta.
Ha visto "tanti" porconi con la divisa da uomini di Stato? Anche noi. Sa qual'è la differenza fra noi e lei? che noi facciamo i nomi, lei agisce, more Castiglion Fibocchi, per allusioni. Perchè non ci dice (nome e cognome) i nomi delle "quattro amiche al bar" della signora Veronica, buone solo per lo shopping, che non sanno neanche chi sia Obama? Scommetto che le amiche della signora Melania siano tutte dei pozzi di cultura politica, che sappiano tutto persino di Cicchitto, e che siano inadattissime ad attività immorali quale lo shopping.
Angelino, se lo lasci dire da uno che segue il suo percorso umano e professionale dagli anni '70: lei, ancora una volta, come le capita spesso, ha fatto un'altra pisciatina fuori dal vaso, schierandosi con chi sbaglia, contro la parte lesa. Si vergogni, e si vergognino anche il Direttore del Corrierone, ed il Cazzullo (omen nomen) che ha accettato di firmare questa porcheria di articolo.Tafanus
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Chi è Angelino Rizzoli [da Wikipedia]
Angelo "Angelone" Rizzoli è nato a Como nel 1943. È figlio di Andrea Rizzoli, presidente dell'omonima casa editrice, che negli anni sessanta è il primo gruppo editoriale italiano. Laureato in Scienze Politiche, nel 1971, a soli 28 anni eredita la più grande casa editrice italiana [...] Nel 1974 "Angelone" decide di rafforzare la casa editrice acquistando il primo quotidiano italiano, il Corriere della Sera. L'acquisto avviene contro la volontà del padre.
Angelone commette l'errore di non accontentarsi del pacchetto di controllo, ma di volere per sé il 100% della società editrice. Acquisendo il Corriere realizza il suo sogno di imprenditore, ma comincia a fare i conti anche con un enorme indebitamento. Il Corriere perde infatti circa 20 miliardi di lire l'anno, con un tasso di inflazione che in Italia è in costante crescita.
L'immagine della Rizzoli comunque è all'apice e Angelone è considerato un uomo di successo. [...solo in Italia può essere considerato "uomo di successo" il solito pirlotto di terza generazione che riesce, in pochissimo tempo, a distruggere l'azienda creata dal nonno, e consolidata dal padre. La storia si ripete... NdR]
Nel 1978 conosce ad una festa Eleonora Giorgi. Rizzoli è folgorato dall'esuberante personalità dell'attrice. Neanche un anno dopo i due si sposano "in segreto". [...]
I conti della casa editrice sono sempre in rosso. La solidità della Rizzoli-Corriere della Sera dipende ora dalle buone relazioni con i partiti politici, "intrecci" che il padre di Angelo aveva sempre accuratamente evitato. Nel 1981 il «Corriere della Sera» è travolto dallo scandalo della Loggia P2, tra i cui iscritti c'è anche Angelone Rizzoli (tessera n° E.1977), così come il direttore generale del gruppo Bruno Tassan Din. Con la formalizzazione da parte del Tribunale di Milano, il 4 febbraio 1983, dell'amministrazione controllata per il Corriere della Sera, Angelone riceve un mandato d'arresto e viene detenuto in carcere 13 mesi in custodia cautelare, detenuto in attesa di giudizio. Si trova così costretto a vendere il suo gruppo editoriale per evitare la bancarotta.
Al termine della detenzione, sei mesi dopo l'uscita dal carcere, inizia anche la causa di separazione dalla moglie, per "incompatibilità della vita in comune". Nei mesi successivi Eleonora Giorgi chiede la metà del patrimonio del marito. Ottiene 10 miliardi di lire [...] Nel 1985 Rizzoli versa 4 miliardi di lire alla nuova proprietà del gruppo editoriale, per saldare ogni debito personale con la sua ex azienda. Dopo un lungo periodo di silenzio, negli anni 90 Angelo Rizzoli riprende l'attività come produttore cinematografico e televisivo. Nel 2006 il reato per cui fu arrestato nel 1983 è stato depenalizzato [...]
...ecco... questa è la "success-story" di chi oggi, mandato da non si sa chi, sferra, dall'alto della sua statura morale e professionale, l'attacco alla signora Veronica Lario. Solo allusioni. Niente nomi, siamo gentlemen... Tafanus
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