Balle. il "campeggio" dei bravi abruzzesi che lo hanno applaudito, santificato, votato, adorato, durerà oltre otto mesi. Non lo diciamo noi komunisti trinariciuti. Lo lice la Protezione Civile del mitico Bertolaso, medico infettivologo alle prese con cazzuole e badili. [L'Unità]
Si chiama Cronoprogramma (o "Perth", dal nome del suo ideatore - NdR) ed è la bibbia per chi è alle prese non tanto con la ricostruzione dell’Aquila ma con la sfida di dare ad almeno quindicimila aquilani senza casa un tetto entro settembre. Fino ad allora, stanno in tenda. Un campeggio lungo otto mesi. Il documento è stato redatto a maggio e porta il sigillo della Protezione Civile:
Una piccola legenda per facilitarne lettura e comprensione: Sul lato sinistro sono elencate le voci di intervento. Nella prima metà si tratta di questioni tecniche da svolgere soprattutto a tavolino, dalle individuazione delle aree al progetto prototipo passando per la progettazione delle infrastrutture e degli impianti. La sostanza arriva dopo, dalla cantierizzazione ai collaudi passando per la realizzazione degli alloggi e le urbanizzazioni. Di fianco, sempre sulla sinistra della tabella, sono indicati i giorni necessari a completare ogni capitolo: 12 giorni per l’individuazione e l’occupazione delle aree; 39 giorni per gare e affidamento lavori.
In alto, in senso orizzontale, sono indicati i mesi da maggio a dicembre (segno che da sempre questa è la reale e definitiva data di consegna) e, nella riga sotto, i giorni necessari per la conclusione del progetto "CASE", 250 giorni in tutto. Per la cantierizzazione sono necessari 35 giorni di lavoro e dovevano essere a metà giugno. Sono invece appena cominciati. A fine settembre è prevista la consegna di 200 alloggi. A fine dicembre tutti i cinquemila.
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Ieri, in mille, hanno timidamente protestato a Roma, ma non hanno neanche ottenuto ciò che avevano già ottenuto a parole, e cioè la ricostruzione estesa alle seconde case. Niente da fare, il decreto "Abruzzo" non cambia, parola di Nano Maskarato. L'Aquila sarà un patch-work di case mezze rifatte e mezze no. Gli abruzzesi tre settimane fa hanno plebiscitato questo stronzo. Durante le quotidiane visite del dopo terremoto (si sa, c'erano alle viste le elezioni...) il popolo bue ha osannato a Silvietto Ricostruttore, meglio noto come "Cav. Cazzuola". Lo sappiamo, perchè aveva al seguito perennemente 7 équipes TV.
La protesta di ieri a Roma non c'è stata. O, se c'è stata, a Minzolini non l'ha detto nessuno. Un altro servo guadagnato alla causa del MinCulPop. Il TgUno del "coraggioso" Minzolini non ha visto i cartelli che inviravano il cazzaro di Arcore a non farsi più vedere. E non ha visto i cartelli che invitavano Bertolaso: "Vattene, la ricostruzione ce la facciamo da soli". Bertolaso, un talento rubato alla medicina. Berlusconi, un talento rubato al piano-bar ed alle patrie galere.
Dedicato ai poveri abruzzesi (non a tutti; non agli incolpevoli; solo a coloro che idealmente si sono uniti al vergognoso coretto "menomalecheSilvioc'è":
...noi siamo felici, noi siamo contenti,
le chiappe del culo porgiam riverenti.
Al nostro simpatico, amato sovrano,
sia dono gradito il buco dell'ano...
(Tratto dall'Ifigonia in Culide, tragedia greca, ma anche siciliana, irpina, abruzzese)
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le chiappe del culo porgiam riverenti.
Al nostro simpatico, amato sovrano,
sia dono gradito il buco dell'ano...
(Tratto dall'Ifigonia in Culide, tragedia greca, ma anche siciliana, irpina, abruzzese)
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