Bari, inchiesta ad una svolta. Tarantini indagato per droga
(di Enrico Fierro
- l'Unità)
Gianpi Tarantini ora è indagato anche per droga. Ci sono
intercettazioni telefoniche nelle quali si sente la voce del “golden
boy” barese amico stretto di Silvio Berlusconi parlare con i suoi
referenti e collaboratori di “valigie” che devono arrivare da Bari, di
“pezzi scadenti”, forse roba ritenuta non propriamente all’altezza dei
potenziali consumatori [...]
Donne,
champagne e droga. Cocaina. Tutto scritto neri su bianco in un dossier
che la Guardia di Finanza ha consegnato nei giorni scorsi al pubblico
ministero Pino Scelsi. Insieme alle telefonate, diverse testimonianze
delle ragazze che facevano da accompagnatrici di Gianpi Tarantini nelle
varie feste organizzate in Sardegna e a Roma. Alcune di loro hanno
allietato anche le serate di Berlusconi e dei suoi ospiti a Villa
Certosa e a Palazzo Grazioli. «Detenzioni a fini di spaccio» è questo
il reato che il pm si appresterebbe a contestare all’imprenditore
barese già accusato di induzione alla prostituzione.
Una delle ragazze immagine che Gianpi ingaggiava per rendere piu’
accattivanti le sue relazioni col mondo politico e con Berlusconi, ha
parlato di festini a base di cocaina. «Ricordo uno degli ospiti – ha
fatto mettere a verbale dagli investigatori della Gdf – che “pippava”
usando una banconota da 500 euro”. In Sardegna a Capriccioli, nella
villa che Gianpi aveva eletto a suo quartier generale, c’erano otto
bagni. Si indaga anche per capire dove Tarantini e i suoi amici si
rifornivano di polvere bianca. Una delle piste è quella della
criminalità barese. Gli investigatori stanno scavando sui legami tra
alcune ragazze della scuderia Tarantini e giovani imparentati con
importanti boss. Si indaga sui rapporti tra Barbara Montereale, la ragazza immagine
ospite ad una cena a casa Berlusconi, e Radames Parisi, figlio del boss
Savinuccio. In passato i due hanno avuto una relazione. (“Breve”, ha
detto la Montereale) [...]
Tarantini, che nell’intervista a “Il Giornale” ha difeso a spada tratta
Berlusconi chiedendogli scusa, è stato a sua volta difeso dal premier
nella nota intervista a “Chi”. “Sono un garantista – ha detto
Berlusconi – e per me vale la presunzione di innocenza. Tarantini l’ho
conosciuto come un imprenditore serio e stimato” . Un ragazzo sveglio
col quale il Cavaliere aveva intrecciato un rapporto strettissimo. Al
limite dell’ossessione, se è vero che i due nei periodi caldi si
facevano fino a venti telefonate al giorno. L’argomento era sempre lo
stesso: le ragazze.
Dal canto suo Gianpi aveva capitalizzato questa sua relazione
eccellente. Al congresso fondativo del Pdl era seduto in terza fila,
quella degli ospiti di riguardo, e aveva pranzato nell’area riservata,
al tavolo con Berlusconi e i maggiorenti del nuovo partito.
Papi al tavolo di papi con Noemi ad una cena "in onore degli stilisti"; papi alla stessa "tavola d'onore" con un presunto spacciatore di cocaina, e certo spacciatore di troiette di vario genere; papi e le intercettazioni "secretate" di telefonate in cui si parlerebbe delle "prestazioni" poco ministeriali di alcune sue ministre; papi che ha fin qui fornito non meno di quattro versioni diverse di come e quando sia diventato così intimo di Noemi e famiglia; papi descritto da una "escort" come un "infaticabile toro scatenato", ma anche come un instancabile "palpatore" che non si ferma neanche quando entra qualche "membro" dello staff.
Papi che si scambia fino a venti telefonate al giorno col "fornitore dell'utilizzatore finale", sempre sul tema "gnocche". Papi che si intenerisce per i problemi e la devozione di Barbara (quella che nel corso di un'intervista precisa di non essere una "escort", ma una "immagine", ed ora si scopre che era la compagna del figliolo di un boss della mala pugliese (oltre che in politica con la lista di Rallaele Fitto, ex governatore PdL della Puglia, in compagnia della D'Addario - la escort alla quale hanno rubato anche le mutande (firse per paura che finissero nel freezer, come quelle di Monica Lewinski); giornali stranieri pieni delle "gnocches' histories" di di questo sexual addicted. E noi che non mettiamo più il naso oltre Ventiliglia (e se lo facciamo parliamo inglese o francese fra di noi), perchè ci vergognoiamo come ladri di essere rappresentati nel mondo da questo "malato bisognoso d'aiuto").
E nel frattempo, colui che fino a ieri voleva "tappare la bocca" a Draghi (ma Draghi non è una ministra), oggi deve confessare che erano giuste le cifre di Draghi: minori introiti fiscali per 37 miliardi di euro (tradotto: 75.000 miliardi di lire, pari aun una bella finanziaria "monstre" dei tempi belli di Amato, Ciampi, D'Alema), e ciononostante un deficit che viaggia verso il 5% del PIL e oltre, sempre più verso l'abisso. Ma lo "scopatore Toro Infuriato" ci invita a sorridere, a metterci il sole in tasca, a consumare.
Vorrei rispettosamente informare papi che non c'è un cazzo nè da ridere, nè da sorridere; che il sole in tasca ci ha già carbonizzato lo scroto; e che l'unica cosa che ci resta ormai da consumare è la nostra esistenza sempre più misera e miserabile, in attesa che la "comare secca" provveda a fare il suo lavoro. Tafanus
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Papi che si scambia fino a venti telefonate al giorno col "fornitore dell'utilizzatore finale", sempre sul tema "gnocche". Papi che si intenerisce per i problemi e la devozione di Barbara (quella che nel corso di un'intervista precisa di non essere una "escort", ma una "immagine", ed ora si scopre che era la compagna del figliolo di un boss della mala pugliese (oltre che in politica con la lista di Rallaele Fitto, ex governatore PdL della Puglia, in compagnia della D'Addario - la escort alla quale hanno rubato anche le mutande (firse per paura che finissero nel freezer, come quelle di Monica Lewinski); giornali stranieri pieni delle "gnocches' histories" di di questo sexual addicted. E noi che non mettiamo più il naso oltre Ventiliglia (e se lo facciamo parliamo inglese o francese fra di noi), perchè ci vergognoiamo come ladri di essere rappresentati nel mondo da questo "malato bisognoso d'aiuto").
E nel frattempo, colui che fino a ieri voleva "tappare la bocca" a Draghi (ma Draghi non è una ministra), oggi deve confessare che erano giuste le cifre di Draghi: minori introiti fiscali per 37 miliardi di euro (tradotto: 75.000 miliardi di lire, pari aun una bella finanziaria "monstre" dei tempi belli di Amato, Ciampi, D'Alema), e ciononostante un deficit che viaggia verso il 5% del PIL e oltre, sempre più verso l'abisso. Ma lo "scopatore Toro Infuriato" ci invita a sorridere, a metterci il sole in tasca, a consumare.
Vorrei rispettosamente informare papi che non c'è un cazzo nè da ridere, nè da sorridere; che il sole in tasca ci ha già carbonizzato lo scroto; e che l'unica cosa che ci resta ormai da consumare è la nostra esistenza sempre più misera e miserabile, in attesa che la "comare secca" provveda a fare il suo lavoro. Tafanus
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