-1) ormai TUTTI i partiti contrari all'abrogazione di una legge hanno capito che possono usare il 30% di astensionismo fisiologico come un'arma attiva, da aggregare al proprio astensionismo attivo. Insomma, chi è contrario agli obiettivi di un referendum, parte sempre e comunque con un vantaggio di 30 punti. Raccogliere su una certa posizione altri 20 punti, è mooooolto più facile che raccogliere 50 punti sulla posizione opposta. Chi vuole far fallire un referendum, ormai parte sicuro vincitore.
-2) per avvalorare la nostra tesi, basta guardare il grafico sottostante, che riporta l'andamento puntuale e tendenziale dell'affluenza al voto referendario negli ultimi 33 anni. L'ultima volta che si è raggiunto il quorum, correva l'anno 1995 (12 referenda, di cui quello trainante era quello sull'assetto della TV (legge Mammì).
Ora, non ci resta che trarre le conclusioni. Il referendum è defunto, e non basterà un maquillage per ridargli la vita. Potrà essere resuscitato SOLO abolendo il quorum. Chi vota, lotta. Chi non vota, non conta nulla. E' la democrazia. bellezza. Per analizzare il significato del voto, e delle indicazioni dei singoli partiti, nei prossimi giorni sono sicuro che ci sarà un ampio dibattito. Ora, diamoci da fare, TUTTI, per contribuire alla creazione di un movimento d'opinione trasversale e diffuso, che punti all'abrogazione del quorum.
In caso diverso, non ci resterà nessun potere di esercizio diretto del voto, visto che in TUTTA la storia della Repubblica. mai una sola proposta di legge di iniziativa popolare è arrivata a diventare legge dello stato.
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