Voli di Stato, si muove la Procura - Il Pd: buttano via i nostri soldi
Questa volta al centro dei nuovi accertamenti dei pm è finita anche la fotografia di Antonello Zappadu che ritrae il cantante napoletano Mariano Apicella immortalato mentre carica i bagagli su un'auto del corteo del premier dopo essere sceso da un volo dell'aeronautica nell'aeroporto della Costa Smeralda. Intanto esplode la polemica politica. "Il triplicamento dei voli di stato e l'uso da parte di chi non ne ha titolo pone seri problemi sulla moralità e l'etica di chi ci governa - incalza Roberta Pinotti, responsabile Difesa del Pd - Ai tempi del governo Prodi fu fatto un decreto che stabiliva regole rigide per utilizzo dei voli di stato. Appena insediato il governo Berlusconi, il decreto è stato cancellato" [...]
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...porci con le ali...
Dopo la stretta sui voli di Stato data dal governo Prodi, il governo Berlusconi allarga a amici e portaborse la platea delle persone che possono essere ospitate sugli aeromobili dell'Aeronautica militare. "Nel confronto dei primi 4 mesi del 2008 e quelli del 2009 - denuncia Roberta Pinotti, responsabile Difesa del Pd - il numero dei voli di stato è quasi triplicato: da 150 ore di volo mensili si è passati a 400".
Il trasporto di Stato è a disposizione delle più alte cariche: presidenti della Repubblica, della Camera, del Senato, presidente del Consiglio e della Corte Costituzionale. In più, gli ex presidenti della Repubblica. Nel 2007, dopo la polemica nata dall'utilizzo di un aereo di Stato per raggiungere il Gran Premio di Monza da parte degli allora ministri Francesco Rutelli e Clemente Mastella, ai "voli blu" era stata impressa un'ulteriore stretta, con l'esclusione di ministri, viceministri, sottosegretari, dirottati su aerei di linea. Con quelle misure di austerity, le ore di volo dal 2005 al 2007 avevano registrato una riduzione del 45 per cento, i costi erano scesi da 50 milioni di euro a 28.
Ad autorizzare i decolli era, con il precedente governo, l'Ufficio Voli di Stato che si trova alla presidenza del Consiglio, attraverso il segretario generale, previa la firma del sottosegretario delegato Enrico Micheli. Oggi l'ufficio è lo stesso, e la delega è stata assegnata a Gianni Letta.
Oggi, però, il regime per l'uso dei voli di Stato è cambiato. Il 25 luglio 2008 una direttiva del presidente del Consiglio abroga il giro di vite disposto dal suo predecessore e disciplina un nuovo regolamento. Estendendo l'ingresso agli aerei dell'Aeronautica militare pressoché a chiunque. [...]
La svolta di Berlusconi sui voli di Stato è nel comma due dell'articolo 5, che modifica radicalmente la normativa rispetto al governo Prodi. Il titolo è "Ammissione a bordo degli aeromobili di Stato". Con questa norma si autorizza a salire sugli aerei militari "personale estraneo alla delegazione", ma accreditato su indicazione dell'Autorità "anche in relazione alla natura del viaggio, al rango rivestito dalle Personalità trasportate alle esigenze protocollari ed alle consuetudini, anche di carattere internazionale".
Questa modifica, secondo il presidente Codacons Carlo Rienzi, "permette un uso discrezionale sui modi d'uso degli aeromobili di Stato". Chiunque potrebbe essere autorizzato. Anche il cantautore napoletano Mariano Apicella, amico del premier? Se la sua presenza è autorizzata dall'Autorità, se costituisce una "consuetudine" ed è compatibile "alla natura del viaggio" (e se Gianni Letta controfirma), secondo la direttiva Berlusconi, il cantautore Apicella ha tutti i diritti di volare a spese dei contribuenti sui voli del 31esimo (da Repubblica)
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