Caro papi,
su questa nuova storia di "Potere, Danaro e Gnocca", il suo solerte avvocato Frankenstein Ghedini si è affrettato a scagionarla da qualsiasi fattispecie di reato che possa ruotare intorno alla "istigazione alla prostituzione". Però dobbiamo dircelo, in confidenza... non le ha reso un grande servigio. Questa volta, non avrebbe meritato la lauta parcella. Perchè se da un lato, con una sorta di excusatio non petita, ha provveduto a scagionarla in anticipo dal coinvolgimento in fattispecie giudiziarie da pappone, dall'altra ha fatto una mezza ammissione...
Just in case le accuse della signorina Patrizia D'Addario fossero fondate (ipotesi di scuola, perchè è ovvio che sono del tutto destituite di fondamento), lei son sarebbe il "pappa", ma l'Utilizzatore Finale, ruolo ben più nobile, e non perseguibile penalmente.
Resterebbe, è vero, un sottile problema di etica e di buon gusto, ma sappiamo che da queste problematiche lei non si lascia turbare. Basta non rispondere alle domande della stampa. Per quanto riguarda la TV, ha una bella squadra che si occupa della "security" del suo elevato profilo morale: da Augusto Minzolini (ultimo arrivato, ma che già sta facendosi largo nel suo cuore a gomitate), ad Emilio Fede, è tutto un turbinio di suoi dipendenti, fedeli cani da guardia della sua traballante reputazione.
Però non si dovrebbe mai esagerare. Lei, negli ultimi anni, ha mostrato frequenti cadute di memoria, e spesso è stato colto in flagrante rettifica di verità non rettificabili (sa, oggi, coi filmati che finiscono in un attimo su yotube... ha voglia a farli togliere dai suoi TG... c'è sempre qualche stronzo, come il sottoscritto, pronto a salvarne una copia, e a rimettere il tutto in circolazione...) Le consiglierei pertanto di far tenere dalla sua consulente per l'immagine (che lavoro improbo...) la mitica Signorina Simonetto, una sorta di registro delle minchiate che le sfuggono. Così potrebbe evitare di dare in due giorni quattro versioni dello stesso avvenimento. Anche quando si mente (soprattutto quando si mente) si dovrebbe avere il buonsenso di dire sempre la stessa minchiata. Per esempio, su Noemi: non si possono fornire QUATTRO versioni, tutte assolutamente destituite di fondamento, su come sia avvenuto l'incontro fatale con questa famiglia in letizia... Una volta scappata la minchiata "autista di Craxi", a quella dovrebbe attenersi, anche a costo di farsi ridere dietro.
E veniamo a quest'altra... come si chiama... Patrizia D'Addario. Donna dalle incerte prestazioni professionali. Abbiamo sentito dire, in 12 ore, che è una aspirante maga; una aspirante parlamentare europea; una candidata di Fitto alle comunali baresi; una beneficiata da qualche "marchetta" presenzialista in Telenorba; una presentatrice di non so quale avvenimento mondano; una "escort" (adesso quelle che vanno a passare qualche ora - o qualche notte - a pagamento da qualcuno si chiamano "escort": una volta le chiamavamo in un altro modo...). E' chiaramente una persona inaffidabile, prezzolata da D'Alema (ma forse anche dalla Spectre, visto che l'ultima versione parla di un complotto internazionale...).
Ebbene, papi, mi consenta di darle un consiglio. Leggo sui giornali online che sono state sigillate le cassette della "signora" Patrizia D'Addario, e due domande mi sorgono spontanee:
-a) se queste cassette sono state sigillate, vuol dire che esistevano sul serio. O no? perchè mi riuscirebbe difficilissimo capire come si possa sigillare qualcosa che non esiste;
-b) se, nonostante gli iniziali dinieghi di "frequentazione" della "escort-maghessa", in questa nuova storia di "ciarpame" non c'è nulla da nascondere, perchè non dare immediatamente disposizioni per il dissequestro e la pubblicazione delle registrazioni? Così tutti quanti (inclusa la velina Veronica e i suoi figlioli), potremo rafforzarci nell'opinione che lei è una persona integerrima, e che D'Alema è uno stronzo macchinatore. Lo faccia, papi. Credo che sia nel suo interesse di statista del cucù.
Un ultimo, disinteressato consiglio, papi: lei sa che Al Capone è stato incastrato grazie a dei diabolici cavilli delle toghe rosse americane, con una pretestuosa storia di evasione fiscale. Non cada nello stesso errore. Ricordi che, come "Utilizzatore Finale", per lei l'IVA sui "consumi" è un costo, e non una partita di giro. Insomma, si faccia rilasciare, qualora avesse bisogno di farsi "escortare", una regolare ricevura con ritenuta d'acconto, ivata, e si ricordi che lei l'Iva non la può scaricare. Eventualmente potrà scaricare solo l'Iva Zanicchi, ma non l'Imposta sul Valore Aggiunto.
Ricordi sempre che lei è l'Utilizzatore Finale. Non commetta l'errore di farsi beccare in fallo, come evasore ficale.
Patrizia D'Addario Brummel, politica
Just in case le accuse della signorina Patrizia D'Addario fossero fondate (ipotesi di scuola, perchè è ovvio che sono del tutto destituite di fondamento), lei son sarebbe il "pappa", ma l'Utilizzatore Finale, ruolo ben più nobile, e non perseguibile penalmente.
Resterebbe, è vero, un sottile problema di etica e di buon gusto, ma sappiamo che da queste problematiche lei non si lascia turbare. Basta non rispondere alle domande della stampa. Per quanto riguarda la TV, ha una bella squadra che si occupa della "security" del suo elevato profilo morale: da Augusto Minzolini (ultimo arrivato, ma che già sta facendosi largo nel suo cuore a gomitate), ad Emilio Fede, è tutto un turbinio di suoi dipendenti, fedeli cani da guardia della sua traballante reputazione.
Però non si dovrebbe mai esagerare. Lei, negli ultimi anni, ha mostrato frequenti cadute di memoria, e spesso è stato colto in flagrante rettifica di verità non rettificabili (sa, oggi, coi filmati che finiscono in un attimo su yotube... ha voglia a farli togliere dai suoi TG... c'è sempre qualche stronzo, come il sottoscritto, pronto a salvarne una copia, e a rimettere il tutto in circolazione...) Le consiglierei pertanto di far tenere dalla sua consulente per l'immagine (che lavoro improbo...) la mitica Signorina Simonetto, una sorta di registro delle minchiate che le sfuggono. Così potrebbe evitare di dare in due giorni quattro versioni dello stesso avvenimento. Anche quando si mente (soprattutto quando si mente) si dovrebbe avere il buonsenso di dire sempre la stessa minchiata. Per esempio, su Noemi: non si possono fornire QUATTRO versioni, tutte assolutamente destituite di fondamento, su come sia avvenuto l'incontro fatale con questa famiglia in letizia... Una volta scappata la minchiata "autista di Craxi", a quella dovrebbe attenersi, anche a costo di farsi ridere dietro.
E veniamo a quest'altra... come si chiama... Patrizia D'Addario. Donna dalle incerte prestazioni professionali. Abbiamo sentito dire, in 12 ore, che è una aspirante maga; una aspirante parlamentare europea; una candidata di Fitto alle comunali baresi; una beneficiata da qualche "marchetta" presenzialista in Telenorba; una presentatrice di non so quale avvenimento mondano; una "escort" (adesso quelle che vanno a passare qualche ora - o qualche notte - a pagamento da qualcuno si chiamano "escort": una volta le chiamavamo in un altro modo...). E' chiaramente una persona inaffidabile, prezzolata da D'Alema (ma forse anche dalla Spectre, visto che l'ultima versione parla di un complotto internazionale...).
Ebbene, papi, mi consenta di darle un consiglio. Leggo sui giornali online che sono state sigillate le cassette della "signora" Patrizia D'Addario, e due domande mi sorgono spontanee:
-a) se queste cassette sono state sigillate, vuol dire che esistevano sul serio. O no? perchè mi riuscirebbe difficilissimo capire come si possa sigillare qualcosa che non esiste;
-b) se, nonostante gli iniziali dinieghi di "frequentazione" della "escort-maghessa", in questa nuova storia di "ciarpame" non c'è nulla da nascondere, perchè non dare immediatamente disposizioni per il dissequestro e la pubblicazione delle registrazioni? Così tutti quanti (inclusa la velina Veronica e i suoi figlioli), potremo rafforzarci nell'opinione che lei è una persona integerrima, e che D'Alema è uno stronzo macchinatore. Lo faccia, papi. Credo che sia nel suo interesse di statista del cucù.
Un ultimo, disinteressato consiglio, papi: lei sa che Al Capone è stato incastrato grazie a dei diabolici cavilli delle toghe rosse americane, con una pretestuosa storia di evasione fiscale. Non cada nello stesso errore. Ricordi che, come "Utilizzatore Finale", per lei l'IVA sui "consumi" è un costo, e non una partita di giro. Insomma, si faccia rilasciare, qualora avesse bisogno di farsi "escortare", una regolare ricevura con ritenuta d'acconto, ivata, e si ricordi che lei l'Iva non la può scaricare. Eventualmente potrà scaricare solo l'Iva Zanicchi, ma non l'Imposta sul Valore Aggiunto.
Ricordi sempre che lei è l'Utilizzatore Finale. Non commetta l'errore di farsi beccare in fallo, come evasore ficale.
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