Cominciamo dall’inizio. Quando sarebbe andata a palazzo Grazioli?
«La prima volta è stato a metà dello scorso ottobre».
Chi l’ha invitata?
«Un mio amico di Bari mi ha detto che voleva farmi parlare con una persona che conosceva, per partecipare a una cena che si sarebbe svolta a Roma. Io gli ho spiegato che per muovermi avrebbero dovuto pagarmi e ci siamo accordati per 2.000 euro. Allora mi ha presentato un certo Giampaolo».
Qual era la proposta?
E lei non ha pensato a uno scherzo?
«Il mio amico è una persona di cui mi fido ciecamente. Ho capito che era vero quando mi hanno consegnato il biglietto dell’aereo».
Quindi è partita?
«Sì. Sono arrivata a Roma e sono andata in taxi in un albergo di via Margutta, come concordato. Un autista è venuto a prendermi e mi ha portato all’Hotel de Russie da Giampaolo. Con lui e altre due ragazze siamo entrati a palazzo Grazioli in una macchina con i vetri oscurati. Mi avevano detto che il mio nome era Alessia».
E poi?
«Siamo state portate in un grande salone e lì abbiamo trovato altre ragazze. Saranno state una ventina. Come antipasto c’erano pezzi di pizza e champagne. Dopo poco è arrivato Silvio Berlusconi».
Lei lo aveva mai incontrato prima?
«No, mai. Ha salutato tutte e poi si è fermato a parlare con me. Ho capito di averlo colpito perché mi ha chiesto che lavoro facessi e io gli ho parlato subito di un residence che voglio costruire su un terreno della mia famiglia. Ci ha mostrato i video del suo incontro con Bush, le foto delle sue ville, ha cantato e raccontato barzellette. (...o Dio mio... che nausea.... NdR)
Lei è tornata subito a Bari?
«Era notte, quindi sono andata in albergo e Giampaolo mi ha detto che mi avrebbe dato soltanto mille euro perché non ero rimasta».
C’è qualcuno che può confermare questa storia?
«Io ho le prove».
Che vuole dire?
«Che quella non è stata l’unica volta. Sono tornata a palazzo Grazioli dopo un paio di settimane, esattamente la sera dell’elezione di Barack Obama».
Vuol dire che la notte delle presidenziali degli Stati Uniti lei era con Berlusconi?
«Sì. Nessuno potrà smentirmi. Ci sono i biglietti aerei. Anche quella volta sono stata in un albergo, il Valadier. Con me c’erano altre due ragazze. Una la conoscevo bene. È stato sempre Giampaolo a organizzare tutto».
E che cosa è accaduto?
«Con l’autista ci ha portato nella residenza del presidente, ma quella sera non c’erano altre ospiti. Abbiamo trovato un buffet di dolci e il solito pianista. Quando mi ha visto, Berlusconi si è ricordato subito del progetto edilizio che volevo realizzare. Poi mi ha chiesto di rimanere».
Si rende conto che lei sostiene di aver trascorso una notte a palazzo Grazioli?
«Ho le registrazioni dei due incontri».
E come fa a dimostrare che siano reali?
«Si sente la sua voce e poi c’erano molti testimoni, persone che non potranno negare di avermi vista».
Scusi, ma lei va agli incontri con il registratore?
«In passato ho avuto problemi seri con un uomo e da allora quando vado a incontri importanti lo porto sempre con me».
E lei vuol far credere che non è stata controllata prima di entrare nella residenza romana del premier?
«È così, forse sono stata abile. Ma posso assicurare che è così».
E può anche provarlo?
«Berlusconi mi ha telefonato la sera stessa, appena sono arrivata a Bari. E qualche giorno dopo Giampaolo mi ha invitata a tornare. Ma io ho rifiutato». (...Berlusconi potrebbe smentirla autorizzando la pubblicazione dei tabulati telefonici. O no?...NdR)
A noi la sua versione sembra poco credibile...
«Lo dicono i fatti. Berlusconi mi aveva promesso che avrebbe mandato due persone di sua fiducia a Bari per sbloccare la mia pratica. Non ha mantenuto i patti ed è da quel momento che non sono più voluta andare a Roma, nonostante i ripetuti inviti da parte di Giampaolo. Loro sapevano che avevo le prove dei miei due precedenti viaggi».
E non si rende conto che questo è un ricatto?
«Lei dice? Io posso dire che qualche giorno dopo Giampaolo ha voluto il mio curriculum perché mi disse che volevano candidarmi alle Europee».
Però lei non era in quella lista?
«Quando sono cominciate le polemiche sulle veline, il segretario di Giampaolo mi ha chiamata per dirmi che non era più possibile».
«A fine marzo mi ha cercato Tato Greco, il nipote di Matarrese che conosco da tanto tempo. Mi ha chiesto un incontro e mi ha proposto la lista "La Puglia prima di tutto" di cui era capolista lo zio. Io ho accettato subito, ma pochi giorni dopo ho capito che forse avevo commesso un errore». (...la candidatura nelle liste comunali è un fatto. O no?...)
Perché?
«La mia casa è stata completamente svaligiata. Mi hanno portato via cd, computer, vestiti, biancheria intima. È stato un furto molto strano».
Addirittura? Ma ha presentato denuncia?
«Certamente. Ma ho continuato la campagna elettorale. È andato tutto bene fino al giorno in cui Berlusconi è arrivato a Bari per la presentazione dei candidati del Pdl. Io lo aspettavo all’ingresso dell’Hotel Palace. Lui mi ha guardata, mi ha stretto la mano ed è entrato nella sala piena. Io ero in lista, quindi l’ho seguito. Ma all’ingresso della sala sono stata bloccata dagli uomini della sicurezza e del partito che mi hanno impedito di partecipare all’evento».
È il motivo che adesso la spinge a raccontare questa storia?
«No, avrei potuto continuare a fare campagna elettorale e trattare con loro nell’ombra. La racconto perché ho capito che mi hanno ingannata. Avevo chiesto soltanto un aiuto per un progetto al quale tengo molto e invece mi hanno usata».
(Fiorenza Sarzanini - 17 giugno 2009 - Corriere della Sera)
Berlusconi: "La solita spazzatura"
"...ancora una volta si riempiono i giornali di spazzatura e di falsità. Io non mi farò certo condizionare da queste aggressioni e continuerò a lavorare, come sempre, per il bene del Paese..." (...cazzo, siamo fottuti... ed io che speravo che si riposasse un attimo...Presidente, alla nostra età certe performances possono essere fatali... NdR). Questa volta a far arrabbiare Silvio Berlusconi, che in una dichiarazione diffusa oggi attacca nuovamente la stampa, è il Corriere della Sera, con le notizie, riportate in prima pagina, sull'inchiesta della procura di Bari relativa ad appalti nel settore sanità concessi in cambio di mazzette. Nelle intercettazioni alcuni imprenditori coinvolti parlerebbero di soldi versati a ragazze per partecipare a feste nelle abitazioni romane e sarde di Silvio Berlusconi [...]
Le telefonate. Il titolare di un'azienda, la Tecnohospital - società barese che si occupa della fornitura di tecnologie ospedaliere, su cui la procura pugliese indaga per stabilire se sia stata favorita negli appalti - avrebbe avuto rapporti con Berlusconi nel corso degli anni, riferisce il Corriere. E in alcuni colloqui telefonici, l'imprenditore avrebbe parlato delle feste, cui era invitato dal premier, e avrebbe tenutioi contatti con ragazze che venivano invitate a partecipare a questi eventi nelle residenze di Berlusconi, con riferimenti anche al versamento di soldi a quelle che decidevano di andare, tutti da verificare.
Indagini a Bari: "induzione alla prostituzione". Intanto, fonti ufficiose della Procura di Bari confermano che è in corso un'indagine per induzione alla prostituzione in luoghi esclusivi di Roma e della Sardegna. L'inchiesta, che coinvolge i responsabili della Tecnohospital, Gianpaolo Tarantini ed il fratello Claudio, sarebbe scaturita da elementi acquisiti nell'ambito di accertamenti per presunti episodi di corruzione relativi a forniture di protesi.
Nell'inchiesta si ipotizza che l'imprenditore abbia contattato e inviato in residenze private alcune ragazze. Il titolare delle indagini è il pm Giuseppe Scelsi, che nell'inchiesta originaria ipotizza i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. Queste ipotesi criminose vengono contestate ai due imprenditori in concorso con Silvia Tatò, titolare di alcuni centri di riabilitazione, e a Vincenzo Patella, primario di ortopedia del Policlinico di Bari. [Repubblica]
E se la signora stesse mentendo (tutte le ipotesi sono lecite), cosa penserebbe di guadagnarci, oltre che l'inimicizia del vecchio più potente (...in senso figurato...) del Continente? Dateci dei parreri illuminanti... Tafanus
P.S.: ...e i figlioli di Silvio cosa ne pensano, cosa ne pensano?... e Libbbero?...
Quando ce ne sarà abbastanza per dire basta a tutto questo? L’ultima novità che riguarda Berlusconi non è tanto l’intervista della ragazza di Bari che dice di essere stata caricata su un aereo, scaricata in un hotel di extralusso, poi trasportata a Palazzo Grazioli dentro una macchina con i vetri oscurati per essere messa a disposizione del premier. La peggiore novità sono le parole del suo fido avvovcato, Nicolò Ghedini: con il suo linguaggio da azzeccagarbugli mette le mani avanti e dice che “ancorché fossero vere le indicazioni di questa ragazza, che vere non sono, il premier sarebbe l’utilizzatore finale e quindi mai penalmente perseguibile”. L’utilizzatore finale.
La prima a indignarsi pubblicamente e a chiedere un minimo di rispetto per le donne, è stata Vittoria Franco, del Pd: “Ormai le donne, negli ambienti che frequenta Berlusconi sono diventate oggetti d’uso. E coloro che ne fanno uso, ovviamente, sono utilizzatori”.
Non c’è niente di nuovo, perché il pensiero di chi è arrivato a dire che Eluana Englaro avrebbe potuto essere un contenitore di figli, era già apparso in tutta la sua bassezza. C’è solo da chiedersi: ma le donne del Pdl, santo cielo, non riescono ad avere un sussulto di dignità?
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