Venghiino, sior... riapre il circo!!! Se Beppe Grillo adempirà alle formalità richieste, avremo finalmente anche nel PD la possibilità di avere un segretario pregiudicato, condannato nel 1988, con sentenza passata in giudicato, a 15 mesi di galera per omicidio colposo plurimo. Tempus fugit. Fra una settimana il comico compirà sessant'anni, e a tal punto sarà fuggito via anche l'alibi della "giovane età".
Non stupisce la "provocazione" di Grillo. Attendevamo con ansia un nuovo "coup de théâtre" . Sapevamo per certo che sarebbe arrivato, ma non sapevamo come e quando. Beppe deve periodicamente rinverdire la sua bancarella mediatica, e dopo i totali fallimenti degli obiettivi dei vaffa-days (8 settembre 2007 e 25 aprile 2008), ha accumulato solo patetiche sconfitte anche sul piano della demagogia di matrice ambientalista ed anti-industriale. Emblematiche le risate che lo hanno sommerso con l'incidente di persorso che ha suscitato il suo appassionato sostegno alla "washball" che lava il bucato senza detersivo. Bianco, che più bianco non si può. Neanche con le palle di Grillo.
Non tutti i mie 20 lettori sanno che io quest'anno mi sono lasciato sfuggire l'occasione della mia vita: quella di entrare nella Casta, grazie al comico, senza passare per la gavetta, ma direttamente dalla porta principale. Ad inizio anno ho ricevuto dal comico "che non voleva fare un partito, ma che i partiti voleva distruggerli", una email, con la quale mi invitava ad entrare nella "Lista a 5 Stelle" (cazzo!!!) del mio paesello. Ma non come semplice candidato. Addirittura come Capolista! E' evidente che questo genio dell'antipolitca a parole, e delle listine nei fatti, abbia orecchiato il mio nome sul web, ma non abbia avuto neanche l'intelligenza di andare su un motore di ricerca, e di verificare, in due minuti, quanto "grillino" io sia! Peccato! sarebbe stata l'occasione della mia vita! Infatti Beppe - senza che gli scappasse da ridere, mi ha comunicato che nel mio comune (9.800 abitanti, circa 7.000 elettori), aveva "accertato" l'esistenza di ben 16 potenziali sostenitori a questa "Lista a 5 Stelle".. Ben lo 0,2% del corpo elettorale. Se poi il "potenziale sostegno" alla sua super-lista lo ha "verificato" con la stessa accuratezza con la quale mi offriva la posizione di "capolista"... Non ho neanche risposto, perchè so che non legge nulla di quanto scrivono gli altri.
Fin qui il folclore. Ma veniamo alle cose serie (anzi, tragiche). Di fronte ad una minchiata di queste dimensioni - parlo della candidatura alle primarie del PD - si può solo mostrare comprensione. Gli anni, si sa, producono molti danni. Lo dice uno che di anni se ne intende, avendone più di Grillo. Poi, si sa, c'è chi invecchia meglio, e chi invecchia male. Prendete il cavaliere: uno che riesce a mantenere il pisello in stato di erezione per tre ore di seguito, non è un fenomeno? Escludendo che si tratti di una grave forma di priapismo, dobbiamo supporre che si tratti di un vero e proprio fenomeno della natura.
Grillo, invece, è in perenne stato di priapismo mentale. Appena scopre che da alcuni mesi nessuno lo "covre", si inventa qualcosa: una legge di iniziativa popolare, un referendum, una palla per lavare... Adesso, la candidatura alle primarie del PD. dove si propone di "riempire il vuoto".
Welcome, Beppe "Salvatore" Grillo. Meno male che Beppe c'è...
Ma mi accorgo di aver già dedicato troppo del mio tempo a questo mito vivente della politica. Non è Grillo, a sconvolgermi. Lui, semmai, mi sconvolge se passa un mese senza che spari una minchiata. Comincio a preoccuparmi. Starà mica male? Ciò che invece mi preoccupa - ed anche molto seriamente - è che sia iniziata subito la "ola" da parte di alcuni fra i più illustri rappresentanti della "Compagnia di Giro" (o di ciò che ne resta). Mario Adinolfi, Marco Travaglio, Tonino Di Pietro.
MARIO ADINOLFI
Mario Adinolfi (che pur conosce MOLTO BENE il comico,) si è affrettato a dire che, se Grillo fa sul serio, è il benvenuto. Certo, Mario... Grilllo ha fatto sempre tutto molto sul serio, e tu dovresti saperlo meglio di tanti altri. Mario Adinolfi è un altro di quelli che pensano che basti un blog per fare politica (pancho Pardi, Marco Travaglio, per giorni e giorni dopo il primo Vadda-Day).
Eterno candidato-a-tutto. Forse molti hanno dimenticato che si era candidato alle precedenti primarie del PD. Facile dimenticarsene, quando uno chiude la competizione raccattando lo zerovirgola: 5.906 voti (per la precisione). Lo 0,15%. Ma, si dirà, erano primarie "finte", col candidato già designato in anticipo... Già ... ma non era vietato, pagando un euro, entrare in un seggio e scrivere "Adinolfi". E stato comunque un gran risultato, in confronto alla sua candidatura a sindaco di Roma. Quelle erano invece elezioni vere, coi seggi, il tesserino elettorale, gli scrutatori... Bene, il mitico Mario Adinolfi ha preso ben lo 0,1% dei voti (zero virgola uno). D'altronde, il curriculum di Mario Adinolfi non è di quelli che possono scaldare i cuori dei tifosi del "nuovo che avanza". Leggiamo da Wikipedia:
"...dalla fine degli anni Ottanta, firma articoli e servizi per il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana l'Avvenire, per la Radio Vaticana e per i quotidiani Europa, Il Popolo e La Discussione. (...caspita... che nobiltà di origini... il giornale di Ruini, Radio Vaticana, il giornale di Rocco Buttiglione...). (insomma, uno che nasce laico, ma tanto laico che più laico non si può, neppure col candeggio,,,NdR) [...] È autore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi (fra gli altri, in combutta con tale Daniele Capezzone - Insomma, il Nostro non si fa mancare niente... NdR). Politicamente ha militato prima nella Democrazia Cristiana e poi, con l'avvento del bipolarismo, nell'area centrista del centrosinistra. Nel 1993 è il più giovane membro dell'Assemblea costituente del Partito Popolare Italiano. È diventato membro dell'esecutivo nazionale del PPI. Nel 2001 fonda il movimento Democrazia Diretta, con cui si candida a sindaco di Roma, elezioni del 13 maggio 2001, dove ottiene lo 0,1 % dei voti [...]
Sulla testata Europa, tiene una rubrica quotidiana sui blog (...caspita...). Nell'aprile del 2006 è stato indicato da Time come una delle dieci giovani speranze della "Young Italy" (...anche i migliori, a volte, sbagliano. le previsioni..) Nel 2006 fonda l'associazione per il Partito Democratico "Generazione U", animata da blogger under 40 di centrosinistra. Peccato. Per questa "opportunità" sono rimasto tagliato fuori. Quando ero "under 40" non esistevano i blogs, ed ora che gestisco un blog di un certo peso, sono ben oltre i 40... Se esiste la reincarazione, chiedo di rinascere come "Mario Adinolfi"... Aggiunge Wikipedia:
Dall'inizio del 2009 è anche autore del "Poker Secondo Adinolfi", un blog nel quale racconta la sua carriera di giocatore di poker professionista. E' stato il primo italiano ad arrivare al tavolo finale del World Poker Tour, piazzandosi al sesto posto (edizione Venezia, maggio 2009). E' l'unico italiano a far parte del team di venti persone selezionate in tutto il mondo come Friends of Full Tilt, la squadra pokeristica più prestigiosa del pianeta. Ditemi voi se non è uno eclettico!
Alle elezioni politiche del 2008 è candidato alla Camera con il Partito Democratico nella circoscrizione Lazio 1: trombato.
MARCO TRAVAGLIO
Anche Marco, membro della Compagnia di Giro fin dalle origini, è un socio fondatore del grillismo. Lo ricordiamo tutti, nel mese di settembre 2007 - quando molti erano convinti che "dopo il vaffa day, niente sarebbe stato più come prima", fare il giro delle sette chiese-TV, spesso insieme a Pancho Pardi, per spiegare urbi et orbi che il Grillismo non sarebbe finito, perchè "dietro c'era un blog"... (quindi, anche per il "Tafanismo" ci possono essere speranze? In fondo, anche dietro il Tafanusmo c'è un blog... NdR).
Anche gli inizi di Marco non sono di quelli che fanno sognare. Leggiamo da Wikipedia: "...consegue la maturità classica al Liceo Salesiano Valsalice [...] Inizia la propria attività come giornalista free lance in piccole testate di area cattolica, come "Il nostro tempo", con il quale al tempo collaborava anche Mario Giordano..." Marco passa molto disinvoltamente ed ecumenicamente da testate cattoliche a testate anticlericali, da destra a sinistra A/R. Franza o Spagna, purchè se magna" Cuore, l'Espresso, ma anche Il Messaggero, il Giorno, l'Indipendente, Il Borghese. Saryricon, ma anche la Compagnia di Grillo & C. L'Unità, ma anche il blog di Beppe Grillo con una rubrica in streaming. Repubblica con la rubrica "carta canta", con la quale tira colpi a destra e a manca, con qualche "rumorosa omissione", che non perdo occasione di rinfacciargli. Per esempio, è dalla nascita del "Grillismo & Dintorni" che non trova il modo di dedicare un numeretto a Tonino. Si vede che Tonino, per Marco, è uno di quei personaggi limpidi, assolutamente privi di contraddizioni. Però di questa limpidezza di Tonino, Marco ha preso coscienza solo dall'8 Settembre 2007. Prima, anche per Tonino c'era la sua dose di "carta canta".
Per settembre 2009 è prevista l'uscita di un nuovo quotidiano, "Il fatto quotidiano" (titolo non definitivo), che verrà distribuito sia in forma cartacea che via web, e che si propone di "dare davvero le notizie" e di non basarsi su nessun aiuto da parte dello Stato [...] Il titolo è un chiaro rimando alla trasmissione che il compianto Enzo Biagi condusse su Rai Uno per 814 puntate. "Il fatto quotidiano" sarà diretto da Antonio Padellaro e Marco Travaglio ne è promotore, assieme a Beppe Grillo... (e ddaje...). Poi scrive su "A" di Maria Latella, ma anche su MicroMega; su Linus, ma anche sul blog di Tonino Di Pietro. Ma va??? Insomma, un vero pluralista. Un vero signor "Ma Anche". E per certificarlo, fra un mese scriverà non solo sul "Fatto", col post-comunista Padellaro, ma anche su "La Rivista del Ribelle", diretta dal post fascista Massimo Fini. Che tempi, signora mia... col caldo di questi giorni, meglio lasciare aperte tutte le porte e tutte le finestre, e non precludersi nemmeno un filo d'aria...
Ma come mai da anni non si trova un "carta canta" di Marco su Tonino, neanche a cercarlo con le bacchette da rabdomante? Ce lo dicono i fatti:
Durante la trasmissione "Dodicesimo Round" Marco ha dichiarato che nelle elezioni 2006 ha votato al Senato "senza turarsi il naso per la prima volta": questo perché l'Italia dei Valori, afferma Travaglio, "mi ha fatto il regalo di candidare una persona che stimo e che mi onora della sua amicizia, Franca Rame".
Sul blog di Antonio Di Pietro, viene pubblicato il 29 marzo 2008 un articolo di Travaglio dove esprime pubblicamente il suo voto ancora a favore dell'Italia dei Valori, per le elezioni politiche del 2008, aggiungendo però "in attesa di un nuovo Einaudi o un nuovo De Gasperi", confermando la sua ispirazione liberale.
Sul blog Voglioscendere, il 5 giugno 2009, alla vigilia delle elezioni europee ed amministrative 2009, dichiara l'intenzione di sostenere con il voto, ancora una volta, l'Italia dei Valori,perché soddisfatto del suo modo di fare opposizione al governo Berlusconi.
Insomma, se qualcuno decide di votare per qualcun altro, basta poco per darsi delle motivazioni. Prima Franca Rame. E tanto basta per far dimenticare al buon Marco (che non ne parlerà mai) che Tonino è spesso dalla parte sbagliata: con De Gregorio contro Prodi, con Catenacci&Manganelli contro Haidi Giuliani, con Speciale contro Visco, con l'Immobiliare Di Pietro contro l'IdV, con se stesso contro il centro-sinistra, col suo utilitarismo contro i "patti" stretti col PD...
Franca Rame è sufficiente a far dimenticare a Marco anche la candidatura nell'IdV, in Liguria, di un capobastone della 'ndrangheta. Insomma, in attesa di un novello Einaudi, Marco ha il suo Einaudi di scorta: Tonino Di Pietro.
Dunque, Travaglio dell'idea di Grillo candidato alle primarie del PD è entusiasta. Ha già detto che se Grillo lo farà davvero, "sbaraglierà il campo". Lucida analisi, non supportata dai fatti. Grillo è da due anni che "lo fa sul serio", senza riuscire ad andare da nessuna parte.
Lo ha fatto "sul serio" nel 2007, con la concessione del "bollino blu" alla "Lista Civica Nazionale" (a bordo Elio Vetri, Oliviero Beha, Mario Adinolfi, Pancho Pardi, Flores d'Arcais...) Li ha lasciati andare avanti, perchè a lui scappava da ridere, poi ha "ritirato" il bollino blu). Mai "Ma Anche Travaglio" si è sognato di raccontare qualcosa su questo pur celeberrimo evento.
Poi lo ha fatto, con grandissimo impegno, nel 2008, candidando Sonia Alfano alla Presidenza della Regione Sicilia con una lista di "Amici di Beppe Grillo". Per non essere tacciati di usare materiale vetero-comunista, prendiamo le demenziali dichiarazioni della Alfano e di Grillo da un giornale insospettabile: il Quotidiano.net:
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"La figlia del giornalista ucciso dalla mafia è la capolista per le prossime elezioni regionali nelle liste del comico genovese: "Noi siamo la risposta alla voglia di ricambio della politica".
Palermo, 28 febbraio 2008 - "Scegliere tra Lombardo o Finocchiaro è come scegliere se buttarsi dal quinto o dall'ottavo piano. Li abbiamo già visti, li conosciamo e non ne possiamo più. Noi siamo la risposta alla voglia di ricambio della politica. Ben vengano l'entusiasmo e la novità se questo sfacelo è il risultato della loro esperienza politica". Usa come sempre frasi ad effetto il comico Beppe Grillo per presentare con un video a Palermo le sue liste per le prossime elezioni regionali e, soprattutto il candidato alla carica di presidente: Sonia Alfano, la figlia del giornalista di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) Beppe Alfano, ucciso dalla mafia nel genaio del 1993. Le liste, presumibilmente una per ogni provincia, hanno l'intestazione: "Amici di Beppe Grillo con Sonia Alfano presidente" e nel logo, in secondo piano, c'è il volto del comico genovese.
"Abbiamo grandi idee - ha detto ancora Grillo attraverso il suo video [...] Tra cinque anni torneremo a fare la nostra vita, non i politici a vita come fanno loro. La politica - ha proseguito - non è un lavoro ma un servizio. Loro lo hanno dimenticato, noi no".
"Pubblicheremo i nostri casellari giudiziari e non credo che gli altri partiti possano farlo, perchè altrimenti dovrebbero epurare il 95% dei loro candidati", ha detto Sonia Alfano (...poi Sonia deve aver cambiato idea: i "casellari giudiziari" non li ha pubblicati. Forse perchè il comico deva averle spiegato che in quei casellari, con una condanna definitiva, c'era anche il pregiudicato Grillo Rag. Giuseppe da Genova. NdR).
Ma Sonia Alfano non è una invertebrata qualsiasi! è una "grillina", la Sonia! Sentite come "picchia duro" a destra e a manca:
"...per quanto riguarda la Finocchiaro la sua candidatura mi ha stupito tanto, anche perchè consideravo papabili Rita Borsellino, Rosario Crocetta o Beppe Lumia. Se il centrosinistra avesse fatto le primarie la Finocchiaro non avrebbe avuto grandi consensi" [...] (...questa frase, letta oggi, è semplicemente meravigliosa, perchè denota quale grande rispetto ci sia, da parte dei grillini, per le primarie, alle quali oggi vorrebbe giocare il suo pigmalione di Genova. NdR)
"Dopo le chiacchiere, i risultati". Così megafonavano gli "Amici di Beppe Grillo per Sonia Alfano"... Sonia Alfano, Beppe Grillo e i suoi bolliniblu e cinquestelle saranno trombati. Sonia prenderà un 2,4% da arrossimento. Ora però Marco ci rassicura: "Se Beppe si presenterà alle primarie del PD, ci sarò da divertirsi, perchè sbaraglierà il campo". Caro Marco, Mai vendere la pelle dell'orso prima di averlo ammazzato. Personalmente, sarei molto favorevole se questa candidatura andasse in porto, ma Grillo non lo farà. Non è intelligente, ma è furbo. Lui vuole solo usare queste primarie per tornare un pochino sui media (ultimamente il piatto piange), ma sa benissimo che se partecipasse, e prendesse, poniamo, il 2,4% - come la sua lista in Sicilia, sarebbe finito come politico, dopo esser finito da un pezzo come comico. Si attaccherà alla prima, giusta obiezione regolamentare, per sparare contro il PD, contro il suo terrore per Beppe il Grande, e poi uscire dalla comune, recitando la parte di Indignato Speciale.
Si adegui alle regole. Si iscriva. Raccolga le 2.000 firme. Si candidi davvero, e poi ci faccia sapere quali fantastici risultati avrà raggiunto, senza mettersi a piagnucolare contro i "brogli".
ANTONIO DI PIETRO
E veniamo a Tonino: "...la candidatura di Grillo a segretario del Pd è una gran bella notizia. Così anche noi dell'Italia dei Valori potremo avere interlocutori ai quali non fa schifo dialogare con la nostra forza politica, salvo poi cercare voti al momento delle elezioni come pretendono i notabili del Pd..."
Insomma, per Tonino i "notabili" del PD tornano utili quando si tratta di assicurargli un collegio blindato nel Mugello (dove i suoi elettori lo aspettano coi forconi), o quando si tratta di aiutarlo a superare le soglie di sbarramento a Camera e Senato. Poi, basta! si tratta di un partito di Notabili, mentre lui è il nuovo che avanza. Fin dai tempi del sodalizio con Pillitteri, per esempio... E poi, lo sappiamo tutti, Tonino guida il partito dalle Mani Pulite... A questo punto, è indispensabile un rinvio ad un blog che a Tonino-dalle-mani-pulite porge educatamente delle domande, senza ricevere risposte [Un blogger],.che riprendendo un post di Benny Calasanzio, vorrebbe solo sapere PERCHE' in Liguria abbia come dirigente dell'IdV un “colluso con la n’drangheta“. Tonino a questa domanda non risponderà, ma a questo punto gliela riproponiamio anche noi. Siamo curiosi, e facciamo nostro il contenuto del post:
Domandare è lecito, sempre e comunque. Anche quando è chiamato a rispondere Di Pietro
(7 maggio 2009)
"...c’è un ragazzo con il cappellino, Abbondanza, che Di Pietro conosce bene, che gli si avvicina e gli fa una domanda. Semplice, educatissimo e senza urlare. Gli chiede perchè l’Italia dei Valori, che in questo momento sta ottenendo la fiducia di tantissima italiani, e alle europee otterrà la mia, ha come dirigente in Liguria un colluso con la 'ndrangheta.
Ora, le risposte sarebbero potute essere tantissime: "...mi informerò al più presto, non credo sia possibile ma approfondirò, le assicuro che se sarà vero prenderemo provvedimenti...". Tutto poteva dire, ma non certo “perchè abbiamo deciso così“. Azz… vuol dire che allora lo sai! E che tutto sommato non è grave e che ti sta bene? Abbondanza gli da un volantino in cui ci sono tutti i dettagli. “Ma dove l’hai visto?” risponde Tonino, col tono di chi dice “impossibile”. “Un rapporto della guardia di finanza” risponde Abbondanza con l’asso nella manica. “Adesso è responsabile dei dipartimenti tematici in Liguria”, aggiunge il giovane. Di fronte a questa risposta, cioè di fronte ai fatti, Di Pietro gira i tacchi e va via.
Ora, molti hanno detto che il problema non è nella risposta ma nella domanda, che la Casa della Legalità è prevenuta e che è meglio non averci nulla a che fare. Quello che penso io è che quella domanda poteva farla chiunque, da Berlusconi a Borghezio. E’ la risposta che deve essere degna di chi si propone come “diverso”, e che conquista la fiducia di così tanti italiani. E in questo caso non lo è stata. Dirò di più. Sono le domande dei “nemici” che meritano risposte più precise ed esaurienti.E se la risposta è cacciare un dirigente che la guardia di finanza accusa di essere colluso con la mafia, e allora sù, caccialo via.
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Ma ora anche noi del Tafanus, vorremmo porre una domanda, semplice semplice, a Tonino: "il suo schierarsi col Generale Speciale contro Visco ha a che fare con indagini della GdF circa gli strani intrecci fra patrimonio dell'IdV e Immobiliare Di Pietro"? Risposte semplici e brevi: si si, no no.
P.S.: Fra tutto il profluvio di dichiarazioni che per due giorni faranno al comico genovese la respirazione bocca a bocca, vorrei scegliere e far mia quella di Fausto Raciti, presidente nazionale dei giovani Pd: parafrasando un motto molto in voga nel '68, si rivolge a Grillo annunciando che "uno sbadiglio lo seppellirà". Sottoscrivo. Tafanus
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