Pensieri di merda, buttati fra le pale del ventilatore
...bianco rosso e verde
color delle tre merde
color dei panezèi
la caca dei putèi…
color delle tre merde
color dei panezèi
la caca dei putèi…
(da Luigi Meneghello - "Libera nos a Malo")
Verde diarrea - ...Chissà perchè, a volte, si fanno strane associazioni... sarà perchè lo statista Gheddafi ha chiesto allo statista Berlusconi (che molto probabilmente dirà di si), che i nostri aerei - una "manna dal cielo", per il sergente campeggiatore - non vomitino i colori della nostra bandiera, bensì il solo verde-diarrea della paccottiglia libica (sarà contento il senatur... non solo perchè finalmente si toglierà, almeno per un giorno, questo odiato tricolore dai coglioni, ma anche perchè fra il verde-diarrea libico ed il verde-diarrea patano, esistono fortissime affinità cromatiche. Senatur, controlli il "pantone" dei due verdi-diarrea... potrebbe avere delle spiacevoli sorprese...
I Radicali Liberi esistono - ...Qualche idiota dei nostri, pensando di fare non si sa cosa, ha chiesto conto del costo delle spedizione delle nostre "Fecce ex-tricolori" in terra libica. Come se il problema fosse il costo, non l'opportunità (vero, Perduca?)... Il Ministro La Rutta, dimostrando ancora una volta di essere ferrato non solo in politica, ma anche in geografia, ha precisato che mandare le "fecce" a Tripoli costa quanto mandarle a Trieste... Forse ha pensato che entrambi i nomi iniziano per "Tri", e tanto basta. Comunque abbiamo avuto la riconferma che il nostro Ministro delle Guerre Stellari pensa. E questo è un grosso guaio, disciamoscelo...
Rosso Sangue - ...Correva l'anno 1988, addì 21 Dicembre. Un gentiluomo libico di nome Abdelbaset Ali Mohmet Al Megrahi sistemò ( o fece sistemare) un bel pacchetto di plastico sul volo Pan Am 103, diretto da Londra Heathrow a New York JFK. L'aereo saltò in aria (risparmiando sui costi, perchè in aria c'era già), sul cielo di Lockerbie, Scozia. Creparono in 270: 259 erano sull'aereo, 11 morirono a terra, colpiti da pezzi di aereo o da zombies volanti. 270 esseri umani contengono, a spanne, circa 2.200 litri di sangue. Per anni lo statista-pecoraio si è rifiutato di concedere l'estradizione del galantuomo. Poi, sotto la pressione dell'embargo di parecchi paesi occidentali, ha ceduto. Business is business, e viene prima della riconoscenza al patriota al plastico. Ha fatto, in tutto e per tutto, 10 anni di galera: dal 1999 (anno dell'estradizione) al 2009. Aveva una condanna abbastanza mite. 27 anni di carcere. Ne ha fatti solo dieci, perchè si è ammalato di tumore, e le autorità scozzesi hanno deciso di rimandarlo a casa, per ragioni umanitarie. Forse speravano che sarebbe stato messo agli arresti in un ospedale. Invece è stato accolto da folle di cittadini ed autorità libiche come un vero e proprio eroe. Guardiamo il filmato, e leggiamo...
TRIPOLI - Accolto come un eroe in Libia il terrorista Abdelbaset Al Megrahi, appena rimesso in libertà per ragioni umanitarie dalla Scozia, dove era detenuto per l'attentato di Lockerbie. Vani gli appelli alla sobrietà richiesti dal governo scozzese. Il ministro degli esteri britannico, David Miliband ha dichiarato: "E' stata una manifestazione profondamente avvilente". Indignate le famiglie delle vittime americane. Ovazioni e prime pagine per Abdelbaset Ali Mohmet al-Megrahi, l'ex agente libico condannato all' ergastolo e rilasciato dal governo scozzese perché malato terminale di tumore alla prostata. Gli scozzesi, timorosi delle proteste dei parenti delle vittime e della reazione internazionale che non si è fatta attendere, avevano raccomandato un profilo basso, magari gli arresti domiciliari.
L'appello alla sobrietà non è stato ascoltato. Dopo aver volato a bordo dell'aereo personale di Gheddafi, con uno dei figli del leader, al Megrahi è stato accolto da centinaia di giovani all'aeroporto internazionale Maatiqa di Tripoli. La folla sventolava bandiere libiche e scozzesi, mentre inni patriottici venivano diffusi dagli altoparlanti. I media di Stato, che hanno definito Megrahi "il loro amato figlio", non avevano annunciato il suo arrivo, i giornalisti sono stati tenuti lontani. Il raduno nella centralissima Piazza Verde dove una fonte aveva previsto la comparsa di Megrahi davanti a migliaia di persone, era stato indetto per celebrare il Giorno della gioventù libica. Sembra inoltre che sia prevista una ceromonia ufficiale per dare il benvenuto all'ex 007.
Il nano più alto d'Italia rischierà quindi di trovarsi sul palco delle autorità insieme al Sergente Campeggiatore, al figlio calciatore da panchina, al bombarolo "amato figlio" del popolo libico, con a fianco, sguardo estatico, i ministri La Rutta e Frattaglie.
E il Nano restò solo - Sarkozy, Medvedev, Putin hanno dato buca a Gheddafi, ed hanno lasciato il nostro statista "small" col cerino in mano. Il Nostro, aduso ad ogni gioco di carte truccate, ha spostato la data della visita dal 1° Settembre (quarantesimo anniversario della fondazione dell'Impero Africano), al 30 Agosto. Ma cosa si celebra il 30 Agosto? Il NULLA. Si celebra il Trattato di Amicizia Italia - Libia, micacazzi... Maiuscole d'obbligo. Il famoso trattato dopo la firma del quale gli sbarchi a Lampedusa dalla Libia sono raddoppiati. Il pocket-premier ne approfitterà per posare la prima pietra dell'autostrada Tripoli - Reggio Calabria - Salerno. Offensivo. Il Pecoraio si sentirà trattato da scemo, e si vendicherà. Preparare nuovi pontili e nuoci Centri di "accoglienza" a Lampedusa.
La toppa trovata dal nano per non andare in quel giorno a Tripoli, disertata dai veri grandi (ma non gli avevano detto niente: forse pensavano di disturbarlo, chiamandolo, mentre svolgeva qualche mansione da Utilizzatore Finale), è peggiore del buso. Non potrà andare, perchè il 1° Settembre sarà a Danzica, da suo fornitore di lettoni, per "festeggiare" lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Chissà se approfitterà di questa occasione per portare anche, sull'aereo presidenziale, Papà Cervi...
Il nano ha trovato anche questa volta un avvocato d'ufficio. Peggio di Ghedini e dell'Utilizzatore Fnale. Il nuovo avvocato si chiama Màntica, o Mantìca, non saprei... how do you spell it?... Insomma, uno dei tanti post-fascisti lavati e centrifugati a Fiuggi, e squagliatisi in Forza Italia, che adesso di chiama Popolo della Libertà (singolare. Una sola libertà: quella di farsi al meglio i cazzi propri). Ecco cosa dice questo geniale avvocato:
"...le polemiche sulla presenza di Berlusconi in Libia sono inutili. Berlusconi sarà a Tripoli il 30 agosto e non il primo di settembre. Berlusconi sarà ospite di Gheddafi per il primo anniversario del nuovo trattato tra Italia e Libia. E' cosa ben diversa dal 40esimo anniversario della Rivoluzione di Gheddafi e i suoi colonnelli. In quel giorno ci saranno solo le Frecce Tricolori e non Berlusconi. Quindi non si può parlare di una partecipazione di Berlusconi ai festeggiamenti per la rivoluzione libica".
Il mondo ammira. stupefatto. la grandezza di questo piccolo uomo. Persino Donadi, capogruppo dell'IdV, riesce a dire qualcosa di sensato in proposito: "... è assurdo inviare le Frecce tricolori a Tripoli. L'Italia non può contribuire a celebrare il regime di Gheddafi..." Invece si, caro Donadi, si può. Questi appena sentono puzzo di sangue misto merda e soldi (o viceversa) non li tiene più nessuno. Siamo, sempre di più, un paese privo di dignità.
Però, ahimé, della partecipazione delle "Fecce" alle celebrazioni, parla anche il megafonista Di Pietro, dicendo cose giuste alle persone sbagliate: "Il Quirinale faccia rinsavire Berlusconi. Ci auguriamo che il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e i presidenti di Camera e Senato intervengano per far rinsavire la mente economicamente deviata di Silvio Berlusconi. Egli, con il solo scopo di portare avanti gli interessi di alcune lobbies economico-finanziarie a lui vicine, mortifica la dignità del Paese piegandolo all'ossequio di un dittatore"
Bravo, Tonino, così si megafona! Poi, con calma, ci faccia sapere quale articolo della Costituzione assegna al Presidente della Repubblica, e/o ai presidenti della assemblee parlamentari, il potere di imporre o vietare al Nano Pittato di celebrare cosa, come e quando vuole. Ha "celebrato" persino il compleanno della sciapita diciottenne di Portici...
MILANO - È scontro tra i due maggiori quotidiani vicini alle posizioni del centrodestra sulla prossima missione in Libia del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e delle Frecce Tricolori. Così se il direttore del Giornale, Vittorio Feltri, dice sì per ragioni di real politik, un no netto viene dal direttore di Libero, Maurizio Belpietro, che afferma: «Caro Cavaliere, non salga sul cammello».
Feltri non ha dubbi: «Chiunque capisce che la collaborazione con il Colonnello, piaccia o no, è indispensabile; quindi non ci è consentito assumere atteggiamenti ostili verso di lui che possano compromettere il "contatto"». Per Belpietro, soprattutto dopo l'accoglienza trionfale a Tripoli del terrorista di Lockerbie, «non si tratta di fare i puri di spirito, semmai è ora di non essere troppo cinici. C'è un problema di coerenza, o, meglio ancora, un problema morale. Se Berlusconi vuole salvare capra e cavoli, ovvero la lotta al terrorismo e le ragioni politiche, inventi qualcosa, trovi una via d'uscita. L'importante e che insieme alla capra e ai cavoli salvi anche la faccia».
Posso confessarlo? ho sbagliato ancora una volta, clamorosamente, le mie previsioni. Pensavo che il Lecca-Lecca d'oro del mese di Agosto lo avrebbe vinto a mani basse Belpietro. Invece Littorio glielo ha soffiato sul traguardo, con un ultimo, impetuoso colpo di lingua. Complimenti. Tafanus
E il Nano restò solo - Sarkozy, Medvedev, Putin hanno dato buca a Gheddafi, ed hanno lasciato il nostro statista "small" col cerino in mano. Il Nostro, aduso ad ogni gioco di carte truccate, ha spostato la data della visita dal 1° Settembre (quarantesimo anniversario della fondazione dell'Impero Africano), al 30 Agosto. Ma cosa si celebra il 30 Agosto? Il NULLA. Si celebra il Trattato di Amicizia Italia - Libia, micacazzi... Maiuscole d'obbligo. Il famoso trattato dopo la firma del quale gli sbarchi a Lampedusa dalla Libia sono raddoppiati. Il pocket-premier ne approfitterà per posare la prima pietra dell'autostrada Tripoli - Reggio Calabria - Salerno. Offensivo. Il Pecoraio si sentirà trattato da scemo, e si vendicherà. Preparare nuovi pontili e nuoci Centri di "accoglienza" a Lampedusa.
La toppa trovata dal nano per non andare in quel giorno a Tripoli, disertata dai veri grandi (ma non gli avevano detto niente: forse pensavano di disturbarlo, chiamandolo, mentre svolgeva qualche mansione da Utilizzatore Finale), è peggiore del buso. Non potrà andare, perchè il 1° Settembre sarà a Danzica, da suo fornitore di lettoni, per "festeggiare" lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Chissà se approfitterà di questa occasione per portare anche, sull'aereo presidenziale, Papà Cervi...
Il nano ha trovato anche questa volta un avvocato d'ufficio. Peggio di Ghedini e dell'Utilizzatore Fnale. Il nuovo avvocato si chiama Màntica, o Mantìca, non saprei... how do you spell it?... Insomma, uno dei tanti post-fascisti lavati e centrifugati a Fiuggi, e squagliatisi in Forza Italia, che adesso di chiama Popolo della Libertà (singolare. Una sola libertà: quella di farsi al meglio i cazzi propri). Ecco cosa dice questo geniale avvocato:
"...le polemiche sulla presenza di Berlusconi in Libia sono inutili. Berlusconi sarà a Tripoli il 30 agosto e non il primo di settembre. Berlusconi sarà ospite di Gheddafi per il primo anniversario del nuovo trattato tra Italia e Libia. E' cosa ben diversa dal 40esimo anniversario della Rivoluzione di Gheddafi e i suoi colonnelli. In quel giorno ci saranno solo le Frecce Tricolori e non Berlusconi. Quindi non si può parlare di una partecipazione di Berlusconi ai festeggiamenti per la rivoluzione libica".
Ma della partecipazione delle "Fecce Monocolori" si può parlare, vice-sotto-segretario Màstica?
Il mondo ammira. stupefatto. la grandezza di questo piccolo uomo. Persino Donadi, capogruppo dell'IdV, riesce a dire qualcosa di sensato in proposito: "... è assurdo inviare le Frecce tricolori a Tripoli. L'Italia non può contribuire a celebrare il regime di Gheddafi..." Invece si, caro Donadi, si può. Questi appena sentono puzzo di sangue misto merda e soldi (o viceversa) non li tiene più nessuno. Siamo, sempre di più, un paese privo di dignità.
Però, ahimé, della partecipazione delle "Fecce" alle celebrazioni, parla anche il megafonista Di Pietro, dicendo cose giuste alle persone sbagliate: "Il Quirinale faccia rinsavire Berlusconi. Ci auguriamo che il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e i presidenti di Camera e Senato intervengano per far rinsavire la mente economicamente deviata di Silvio Berlusconi. Egli, con il solo scopo di portare avanti gli interessi di alcune lobbies economico-finanziarie a lui vicine, mortifica la dignità del Paese piegandolo all'ossequio di un dittatore"
Bravo, Tonino, così si megafona! Poi, con calma, ci faccia sapere quale articolo della Costituzione assegna al Presidente della Repubblica, e/o ai presidenti della assemblee parlamentari, il potere di imporre o vietare al Nano Pittato di celebrare cosa, come e quando vuole. Ha "celebrato" persino il compleanno della sciapita diciottenne di Portici...
...e persino i "delfini mediatici" del Cavaliere Pigliatutto si dividono, e sfogliano la margherita...
Feltri: «Realpolitik». Belpietro: «Non andare»
MILANO - È scontro tra i due maggiori quotidiani vicini alle posizioni del centrodestra sulla prossima missione in Libia del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e delle Frecce Tricolori. Così se il direttore del Giornale, Vittorio Feltri, dice sì per ragioni di real politik, un no netto viene dal direttore di Libero, Maurizio Belpietro, che afferma: «Caro Cavaliere, non salga sul cammello».
Feltri non ha dubbi: «Chiunque capisce che la collaborazione con il Colonnello, piaccia o no, è indispensabile; quindi non ci è consentito assumere atteggiamenti ostili verso di lui che possano compromettere il "contatto"». Per Belpietro, soprattutto dopo l'accoglienza trionfale a Tripoli del terrorista di Lockerbie, «non si tratta di fare i puri di spirito, semmai è ora di non essere troppo cinici. C'è un problema di coerenza, o, meglio ancora, un problema morale. Se Berlusconi vuole salvare capra e cavoli, ovvero la lotta al terrorismo e le ragioni politiche, inventi qualcosa, trovi una via d'uscita. L'importante e che insieme alla capra e ai cavoli salvi anche la faccia».
Posso confessarlo? ho sbagliato ancora una volta, clamorosamente, le mie previsioni. Pensavo che il Lecca-Lecca d'oro del mese di Agosto lo avrebbe vinto a mani basse Belpietro. Invece Littorio glielo ha soffiato sul traguardo, con un ultimo, impetuoso colpo di lingua. Complimenti. Tafanus
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