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Da don Aldo Antonelli: alla domanda se nutrissi dei dubbi sulla "moralità" del personaggio e sul "silenzio prudenziale" della Chiesa nei suoi confronti, ho risposto:
Da don Aldo Antonelli: alla domanda se nutrissi dei dubbi sulla "moralità" del personaggio e sul "silenzio prudenziale" della Chiesa nei suoi confronti, ho risposto:
"Dubbi? Ma scherziamo. Ho solo delle certezze
categoriche; sono degli assoluti, ormai! Lui, il personaggio, di uno squallore senza
appropriati aggettivi. Lei, la chiesa, di una lasciva correità famelica senza
giustificazioni di sorta.
Ambedue fornicatori, in un rapporto incestuoso che
in Italia sta generando mostri: un popolo in
ginocchio, una omologazione in basso dei costumi e delle credenze, una
costituzione ridotta a carta da macero, un ceto politico imbecille e servile,
uno squadrismo culturale squallido al di là di ogni immaginazione. Al di sopra
di tutto Lui, il ladro piglia tutto: ladro di appalti e di licenze, ladro di
voti e di coscienze, ladro di sogni e di progetti. Lei, invece, silente e
benedicente".
Questa la risposta ad una televisione svizzera, la Schweizer Fernsehen, che
il'altro giorno è venuta ad intervistarmi.
don Aldo Antonelli
don Aldo Antonelli
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