Sono stata ad una festa questa sera e ho visto tali “mostri” creati dai chirurghi (uomini e donne rifatti) e assolutamente ebeti, che non ho potuto fare a meno di scrivere questo:
Il grande Oscar Wilde amava dire : “Invecchiare non è certo una gran bella cosa…, ma è l’unico mezzo per vivere a lungo!”. E allora che fare? L’alternativa vincente è non solo vivere a lungo, come la scienza odierna sembra poterci consentire, ma vivere a lungo conoscendo, e quindi sviluppando gli accorgimenti per mantenere una “qualità” della vita adeguata. Molto si è puntato negli ultimi anni a migliorare l’aspetto fisico, per fare apparire il nostro corpo più giovane, il nostro viso più fresco, rispetto all’età anagrafica, ma se con l’aiuto di medicina e chirurgia l’età da raggiungere sembra poter tranquillamente superare la boa dei cento anni, che ne sarà della nostra mente?
Gira da alcuni anni in America una divertente storiella che narra di una coppia di ex amanti, non più giovanissima, che si incontra, lui “palestrato”, con folta chioma ( trapiantata), Viagra regolamentare in tasca, lei con seni rifatti e lifting "di serie”, che si salutano, si guardano negli occhi, lui accenna ad un approccio, per poi dire : “non mi ricordo più cosa devo fare!”...
Saremo ridotti così? No, se sapremo tenere allenata la nostra mente al passo con i tempi e all’aumentata vitalità del nostro corpo, operazione che richiede altrettanta attenzione e cura di quella che dedichiamo alle nostre rughe o ai nostri muscoli addominali. E’ nata infatti, come sempre in America, una nuova disciplina, denominata “ Neurobica “, che è sinonimo di Aerobica per i Neuroni! Si tratta di una forma molto speciale di “ginnastica” rivolta a mantenere viva l’elasticità, questa volta non di qualche gruppo muscolare, ma del nostro cervello, cosa assai più importante se, come abbiamo detto, vogliamo cercare di vivere non solo più a lungo, magari superando la mitica boa dei cento anni, ma di farlo mantenendo la capacità di partecipare attivamente alla vita sia personale che sociale.
Che cosa è la Neurobica? Consiste in tutta una serie di accorgimenti, anche divertenti, che possono essere esemplificati così: è necessario modificare le proprie abitudini spesso, ad esempio, cambiare il percorso per ritornare a casa, guidare macchine diverse, non guardare subito l’agenda per cercare i numeri di telefono, ma cercare prima di ricordarli, provare a scrivere o a mangiare con la mano sinistra ecc. (non suggeriamo di cambiare spesso il partner, per non fomentare liti in famiglia, tanto questo fatto si verifica in natura spontaneamente!)
E’ interessante anche affrontare il tema della “ paura di invecchiare “, e della paura in genere. Infatti, la “paura” è soltanto una parente stretta della “prudenza”, che invece, da tutti, è considerata una Virtù! E' necessario quindi saper invecchiare, non certo con paura, ma con una certa prudenza, adattando i propri tempi ed i propri movimenti ai cambiamenti del nostro corpo. Un dolore al collo o alla schiena in più, un attacco di artrosi o di vertigine, una difficoltà al mattino alla “messa in moto” devono essere visti non come una patologia, ma come in America si dice, come dei piccoli segnali di “multiple sensory defects “, quei piccoli deficit sensoriali che si accompagnano all’età, e che non essendo appunto una malattia, non si combattono con i farmaci, ma con quattro strumenti che è possibile incentivare : la conoscenza, l’esercizio fisico e mentale, la pazienza ed il buon umore.
Isabella De Martini
Docente di psicologia medica
Università di Genova
Gira da alcuni anni in America una divertente storiella che narra di una coppia di ex amanti, non più giovanissima, che si incontra, lui “palestrato”, con folta chioma ( trapiantata), Viagra regolamentare in tasca, lei con seni rifatti e lifting "di serie”, che si salutano, si guardano negli occhi, lui accenna ad un approccio, per poi dire : “non mi ricordo più cosa devo fare!”...
Saremo ridotti così? No, se sapremo tenere allenata la nostra mente al passo con i tempi e all’aumentata vitalità del nostro corpo, operazione che richiede altrettanta attenzione e cura di quella che dedichiamo alle nostre rughe o ai nostri muscoli addominali. E’ nata infatti, come sempre in America, una nuova disciplina, denominata “ Neurobica “, che è sinonimo di Aerobica per i Neuroni! Si tratta di una forma molto speciale di “ginnastica” rivolta a mantenere viva l’elasticità, questa volta non di qualche gruppo muscolare, ma del nostro cervello, cosa assai più importante se, come abbiamo detto, vogliamo cercare di vivere non solo più a lungo, magari superando la mitica boa dei cento anni, ma di farlo mantenendo la capacità di partecipare attivamente alla vita sia personale che sociale.
Che cosa è la Neurobica? Consiste in tutta una serie di accorgimenti, anche divertenti, che possono essere esemplificati così: è necessario modificare le proprie abitudini spesso, ad esempio, cambiare il percorso per ritornare a casa, guidare macchine diverse, non guardare subito l’agenda per cercare i numeri di telefono, ma cercare prima di ricordarli, provare a scrivere o a mangiare con la mano sinistra ecc. (non suggeriamo di cambiare spesso il partner, per non fomentare liti in famiglia, tanto questo fatto si verifica in natura spontaneamente!)
E’ interessante anche affrontare il tema della “ paura di invecchiare “, e della paura in genere. Infatti, la “paura” è soltanto una parente stretta della “prudenza”, che invece, da tutti, è considerata una Virtù! E' necessario quindi saper invecchiare, non certo con paura, ma con una certa prudenza, adattando i propri tempi ed i propri movimenti ai cambiamenti del nostro corpo. Un dolore al collo o alla schiena in più, un attacco di artrosi o di vertigine, una difficoltà al mattino alla “messa in moto” devono essere visti non come una patologia, ma come in America si dice, come dei piccoli segnali di “multiple sensory defects “, quei piccoli deficit sensoriali che si accompagnano all’età, e che non essendo appunto una malattia, non si combattono con i farmaci, ma con quattro strumenti che è possibile incentivare : la conoscenza, l’esercizio fisico e mentale, la pazienza ed il buon umore.
Molto interessante inoltre è l’analisi del fenomeno “dell’invecchiamento” nelle varie culture, dal momento in cui la popolazione “anziana” del pianeta sta rapidamente aumentando: infatti la popolazione mondiale sopra i 60 anni, che era negli anni ’90 di 500 milioni di persone, raggiungerà la cifra di 1,2 miliardi nel 2035! Gli antropologi si stanno preparando all’evento, e stanno coniando nuovi termini: l’invecchiamento “biologico” viene contrapposto infatti all’invecchiamento “sociale” ed all’invecchiamento “psicologico”, ed atteggiamenti considerati inappropriati, in alcune culture, per persone “anziane“ - quali avere relazioni sessuali o indossare abiti molto colorati - possono non esserlo affatto, o non più , in altre culture…
Isabella De Martini
Docente di psicologia medica
Università di Genova
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