Le Perle Musicali/128 - Bill Evans (quando si suonava in b/n)

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Correva l'anno 1964. Bill Evans aveva 35 anni, e una vita ordinata. Negli USA aveva già formato il suo celeberrimo "Trio '64" con Scott LaFaro e Paul Motian, che avrebbero scritto pagine indimenticabili nella storia del jazz (da Little Lulu, a Autumn Leaves, a Someday My Prince will come).

In Europa, compie un celebre tour nell'autunno del '64, con tappe principali a Londra (dove ho avuto il privilegio di ascoltarlo dal vivo, da "Tony Scott", a Soho, e a Stoccolma. In questo tour adotta una diversa sezione ritmica: Larry Bunker alla batteria, e Chuck Israel al basso.

 Bill Evans ha avuto molti involontari maestri (da Tristano, a Debussy, a Mahler, a Coltrane), e molti inconsapevoli discepoli (da McCoy Tyner prima maniera, a Keith Jarrett, Herbie Hancock, a Chick Corea...). Sono sicuro che certe sue invenzioni armoniche assolutamente non banali, così come un certo modo di toccare la tastiera non come se volesse fracassarla, piaceranno alla nostra Lameduck.

Dopo i felici anni '60, la vita ordinata di Bill svolta: in rapida successione, conosce il suicidio della moglie 31enne sotto un metrò di New York, la caduta in depressione del fratello, suicida qualche anno dopo; la morte per alcolismo del padre, devastato dai suicidi della nuora e del figlio. Alla fine, anche Bill si arrende, e si infila nel tunnel della droga. Ne morirà a New York nel 1980, a soli 51 anni, quando avrebbe potuto regalare ancora al mondo le sue perle indimenticabili. Tafanus