-a) L'11 settembre si è compiuta una grande, spettacolare tragedia, che ha prodotto 2974 morti fra Twin Towers, Pentagono, aereo precipitato, soccorritori; ha inoltre causato altre 817 morti per cancro o suicidio, e si calcola che ancora per anni altre 100 persone all'anno moriranno. Dunque stiamo parlando di circa 4.000 morti ad oggi. Una grande, immensa tragedia.
-b) Ma Georgedabliu Bush, con la collaborazione dei sempre succubi inglesi, e di Silvio nostro, che "aveva bisogno" di qualche decina di morti per certificare di essere "il miglior amico" del rambo americano, ha compiuto, in nove anni una strage incommensurabilmente più grande. Intanto, ha ammazzato più americani Bush che Saddam, come vedremo più avanti.
-c) L'Iraq e Saddam (che - per evitare equivoci - continuo a ritenere un bastardo, anche da morto) con l'attentato alle due torri c'entravano come i cavoli a merenda. La stragrande maggioranza degli attentatori era di passaporto saudita. Perchè non siamo andati a distruggere l'Arabia Saudita, anzichè l'Iraq?
-d) La guerra in Iraq è stata la prosecuzione di una faida tutta personale fra la famiglia Bush, e Saddam Hussein, che niente aveva a che fare con la lotta al terrorismo.
-e) Saddam non è stato "catturato": è stato "comprato", per una somma che è una frazione del costo giornaliero della guerra in Iraq (pardon... ho detto "guerra"... avrei dovuto parlare di "missione di pace"...)
-f) L'obiettivo Bin Laden è stato clamorosamente mancato. Il danno e la beffa, visto che non solo non è stato preso, ma non sappiamo per certo neanche se sia vivo o morto.
-g) Infine, le risorse umane e finanziarie investite nel paese sbagliato (l'Iraq), sono state sottratte dalla lotta al terrorismo (e ai talebani) nel paese forse meno sbagliato: L'Afghanistan, dove gli USA e i suoi alleati - fra i quali, puntuale come la cometa, Silvio nostro - rischiano di impantanarsi come e forse peggio che in Vietnam. L'escalation è già iniziata, ma rischia di non bastare mai, cone in Vietnam.
Operazione difficilissima, perchè mentre sappiamo, al quarto decimale, quanti siano stati i morti americani in America, abbiamo incontrato difficoltà enormi a trovare dati sui morti in Iraq, militari o civili, iracheni o americani. I dati più esaustivi li abbiamo trovati in un accurato [studio di Fulvio Scaglione], che tuttavia risale al novembre 2008. Accontentiamoci, obtorto collo, e cerchiamo di estrapolare.
La Brookings Institution di Washington, uno dei centri studi più accreditati del mondo, soprattutto quando si tratta di Medio Oriente, ha fatto due conti sui morti in Iraq fra il dicembre 2003 ed il settembre 2008. Ma i dati devono essere estrapolati al periodo "vero", e cioè marzo 2003 - settembre 2009, e devono essere "attualizzati" Se si compie questa doverosa operazione di "aggiustamento" dei dati (quelli reali ci sono, ma sono tenuti stranamente e strettamente riservati), abbiamo le seguenti cifre (approssimative, ma realistiche):
# 5.700 soldati americani morti
# 430 soldati di altre nazionalità
# 600 contractors
# circa 140.000 soldati americani feriti
# 430 soldati di altre nazionalità
# 600 contractors
# circa 140.000 soldati americani feriti
E veniamo agli iracheni. The Lancet, il prestigioso giornale medico inglese, aveva fatto una propria valutazione statistica che tracciava questo bilancio: oltre 600 mila iracheni morti tra il 2003 e il 2006. Qualcuno [Juste foreign policy] ha provato a calcolare il numero dei morti fino al 2008. Sulla base della progressione individuata dagli studiosi del Lancet: si arriva alla mostruosa cifra di circa 1.300.000 morti.
Aggiunge Fulvio Scaglione: "...propagandisti di al Qaeda? disfattisti? Forse. Resta il fatto che l’Opinion Research Business di Londra, istituto specializzato in analisi per la comunità degli affari, nel settembre 2007 ha calcolato in oltre 1 milione il numero degli iracheni morti dopo l’attacco anglo-americano contro Saddam Hussein. Il numero dei morti è l’indicatore più aspro e immediato. Ma non è l’unico. L’accordo tra le maggiori comunità del Paese (sciiti, curdi e sunniti) per la spartizione dei territori e delle risorse ha di fatto cancellato ogni forma di rappresentanza delle minoranze.
Ecco, questo è quanto. Sull'Afghanistam non inizio neanche a scrivere, perchè ho trovato solo i dati dei morti in solo nove mesi di un solo anno: 5.700. Del resto non si sa niente, o quasi. Al netto delle porcherie giuridiche e umane di Guantanamo, di Abu Ghraib, dell'uccisione di Calipari e dell'amico Baldoni, ricominceremo a parlare, con sincera commozione, degli innocenti morti a New York in una bella mattinata di sole, quando, contemporaneamente, il sistema ci metterà in condizione di parlare, con altrettanta accuratezza, dei morti ammazzati, diretti e indiretti, causati dalla "sagra dei Bushes", col plauso - almeno iniziale - di due terzi degli americani.
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Il mio 11 Settembre - C'è un altro 11 Settembre, che nessuno mai si ricorda di commemorare. Eppure è stato un 11 settembre quanto, se non più tragico, di quello del 2001: L'11 Settembre 1973, nel Cile di AllendeNegli anni Ottanta il suo medico personale diede in un'intervista (trasmessa dalla trasmissione televisiva Mixer di Giovanni Minoli) una versione dettagliata dell'accaduto. Secondo il racconto del medico, che era insieme con Allende all'interno della Moneda, a seguito del bombardamento aereo e del successivo incendio, Allende disse a coloro che con lui difendevano la Moneda dalle finestre del primo piano di uscire dal Palazzo ormai indifendibile rimanendo solo nell'ufficio. Il medico rientrò poco dopo nell'ufficio, proprio nel momento in cui Allende si stava uccidendo con una scarica di mitragliatore alla testa dal basso in alto. In particolare il medico disse di aver visto la parte superiore della calotta cranica di Allende volar via per effetto della scarica [...]
...l'amministrazione Nixon fu la più strenua oppositrice di Allende, per il quale nutriva un'ostilità che Nixon ammetteva apertamente. Durante la presidenza Nixon, i cosiddetti "consiglieri" statunitensi (che avrebbero imperversato in buona parte dell'America Latina per tutti gli anni Settanta e Ottanta) tentarono di impedire l'elezione di Allende tramite il finanziamento dei partiti politici avversari...
(da Wikipedia)
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