Breakin' News - Sei soldati italiani ammazzati a Kabul

Ci volevano sei morti e quattro feriti per aprire, finalmente un dibattito serio sulla "missione di pace" in Afghanistan. Prepariamoci a far fronte all'inondazione di dichiarazioni imbecilli e retoriche, che è già iniziata.

La prima, e più cretina, è già partita: è quella della FNSI che annulla la manifestazione per la libertà d'informazione del 19 a Roma. PERCHE'??? Se c'è un momento in cui si doveva rafforzare, e non rinviare, magari sine die, questa manifestazione, è esattamente questo. Si apriranno le cateratte della retorica patriottarda, e noi saremo come sempre li, a combattere 6,5 reti TV nazionali con mezza RaiTre.

Aspettavo con ansia le cichiarazioni del nostro Ministro della Guerra, Ignazzzio Italo Balbo La Rutta, ed eccole, puntualmente cretine, come la cometa:

VIGLIACCHI, INFAMI, NON CI FERMERANNO!

Dategli ancora cinque minuti, e produrrà uno striscione:

E' L'ARATRO CHE TRACCIA IL SOLCO, MA E' LA SPADA CHE LO DIFENDE!

Non c'entra un cazzo, ma suona bene!

"Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha espresso il suo profondo cordoglio personale e quello dell'intero governo al Capo di Stato Maggiore della Difesa generale Camporini e al generale Castellano che comanda il nostro contingente a Kabul".  "Il governo italiano - si legge in una nota- è vicino alle famiglie delle vittime, condivide il loro dolore in questo tragico momento ed esprime la sua solidarietà a tutti i componenti della missione italiana in Afghanistan impegnata a sostegno della democrazia e della libertà in questo sfortunato paese".

E no, papi... lei è in Afghanistan perchè Bush glielo ha ordinato. A lei della democrazia non fotte un cazzo, altrimenti comincerebbe a trattare meglio la democrazia italiana, precipitata al 70° posto nel mondo per libertà d'informazione.

Tutti solidali, i guerrafondai che hanno fortissimamente voluto questa strage annunciata: Fini e la Camera "si stringono"alle famiglie; Schifani si inchina, insieme "all'Italia tutta", ai suoi eroi.

Schifani parli a nome "dell'Italia tutta" meno uno. Io non mi inchino. Sono morti in sei? Mi dispiace. Sono soldati, sapevano di andare in Afghanistan e non al Club Mediterranée, sapevano cosa guadagnavano e cosa rischiavano. Erano VOLONTARI. Dopo 48 ore di soggiorno in Afghanistan, avevano già capito (e se non lo avevano capito... no comment) che non erano li a difendere alcuna democrazia, ma soltanto il regime di Karzai, imposto con le buone o con le cattive dagli americani. Sono morti. Pace alle anime loro, e condoglianze alle famiglie. Ma, per piacere, non associatemi alla retorica dei "nostri ragazzi". Non sono i miei. Tafanus

P.S.: solo in questo preciso istante (sono le ore 13,10) qualcuno si è fatto venire in TV il colpo di genio di informarci che i morti sono 16: sei italiani, e DIECI afghani. Ma quelli non contano, come non contano il milione e trecentomila morti iracheni, da quando è iniziata la "missione di pace" in quel paese.