Da mesi, sembra che tre siano diventati i problemi italiani per il "Geniale" della famigghia Berlusconi: i giornali "comunisti" (Repubblica, l'Espresso, l'Unità, e fra poco Il Fatto); le trasmissioni TV che non si adeguano (Il TgTre, Report, Annozero, Chetempochefa, Ballarò); infine, il problema dei problemi: don Paolo Farinella, questo prete rompicoglioni che non si adegua a fare il prete, e a distribuire ostie, avemarie e paternoster, ma pretenderebbe di dire la sua anche su temi quali la guerra, la pace, l'etica dei potenti e degli impotenti.
La cronologia dell'assalto finale è impressionante. Giovedì 24 il "Geniale", edizione Liguria, pubblica un delirante articolo/non articolo su Paolo Farinella. Questo [il link].
Su questo delirante articolo - e sulla sua stranezza - il Tafanus ha pubblicato, il giorno 25, un ampio resoconto in un [suo post], nel quale si da anche conto della esilarante figura di colui che firma una (o due, o tre) lettere al "Geniale", che compongono l'articolo di cui sopra. Si raccomanda un "ripasso" su questo Signore, Presidente dell'Associazione "Giovine Italia" (sic!) Chi non lo ha ancora fatto, DEVE leggere il post del Tafanus, e i commenti del Presidente.
Sempre il giorno 25, Forza Nuova (altra organizzazione democratica e tollerante), scende in campo per annunciare il programma di una grande manifestazione di popolo per oggi, domenica. L'annuncio è sintetizzato [dal Secolo XIX]:
"...uno striscione ed un volantinaggio davanti alla parrocchia di don Paolo Farinella, domenica mattina (oggi 27 settembre - NdR), in piazza San Giorgio a Genova, per protestare contro le «allucinanti dichiarazioni sulla morte dei sei paracadutisti della Folgore a Kabul rilasciate sulla rivista Micromega» è stato annunciato dal coordinamento ligure di Forza Nuova. Le affermazioni del parroco pubblicate dal periodico di Flores D’Arcais a cui Forza Nuova fa riferimento sono: «I soldati morti sapevano che potevano morire (fa parte del loro mestiere), ma sono andati ugualmente per scelta e per interesse economico, cioè per guadagnare di più. So anche che molti vanno per il brivido della guerra, per dirla alla popolana, per menare le mani e sperimentare armi nuove e di precisione».
«Sarà una decisa, ma sempre civile azione di contestazione nei confronti di questo pretuncolo arrogante e senza onore che con le sue parole ha ucciso di nuovo i nostri paracadutisti. A noi non importa se critica il governo, o se afferma che in Italia non c’è libertà di stampa, quello che ci muove è l’offesa ai morti».
Forza Nuova annuncia anche di voler aprire, all’inizio della prossima settimana. un conto corrente «per regalare» al religioso «un viaggio di sola andata per Kabul, dove potrà abbracciare i valorosi terroristi talebani che con metodi partigiani uccidono i nostri soldati. Abbiamo già ricevuto numerose inaspettate telefonate di persone indignate, che volevano aderire alla nostra iniziativa». (...attendiamo con impazienza di conoscere, da Forza Nuova, la lista e l'ammontare delle donazioni. NdR...)
Insomma, un bel gruppetto di democratici: Berlusconi, i suoi scherani del Geniale guidati dal condottiero Littorio Feltri, l'alleato di Berlusconi Roberto Fiore e la sua "Forza Nuova", l'amico di Fiore, tale Silighini, Presidente della "Giovine Italia", ed inventore dell'evento culturale "Miss Azzurra: La più bella di Forza Italia" LA FIGA PRIMA DI TUTTO.
Il livello di tolleranza degli uomini del NeroFiore nei confronti di chi non la pensa come loro è ben descritto da parole come queste: "...Sarà una decisa, ma sempre civile azione di contestazione nei confronti di questo pretuncolo arrogante e senza onore..."
Comunque oggi la "manifestazione", arricchita dalle presenze di alcune teste rapate, si è svolta regolarmente. Non in Piazza San Giorgio, come annunciato, ma in Piazza Matteotti (forse lle dimensioni di Piazza San Giorgio non erano state ritenute adeguate a contenere le ...15 pwersone di cui parla il Secolo XIX, o le NOVE che abbiamo contato noi...)Dalla foto pubblicata sul Secolo XIX, abbiamo contato infatti una folla di non meno di 9 (nove) persone. Se ce n'erano altre, erano ben nascoste.
Don Farinella non ha taciuto. Prima della messa domenicale ha ribadito le sue convinzioni allargando il fronte delle critiche.
Al Papa, perché con il nuovo episcopato «conta più la gerarchia vaticana e l’apparato della “Chiesa”». Al presidente Cei e arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco: «nelle sue omelie e interventi parla più del Papa che di Dio». All’ex Arcivescovo genovese Tarcisio Bganasco oggi segretario di stato vaticano: «non mi faccio comandare da uno che nel suo paese si è costruito una casa che supera il piano regolatore». E a Berlusconi con una sottile ironia sul suo incontro «non casuale», ma certamente combinato «con il Papa»: «...l’incontro di ieri tra il Papa e Berlusconi all’aeroporto di Ciampino è stato studiato apposta dagli uffici stampa di Chiesa e Governo, per quel 70% di italiani che si forma davanti alla Tv. Dedicherò la messa di oggi anche alla morte dell’informazione italiana». Don Farinella ha aggiunto di non apprezzare «il coinvolgimento dello Ior nei più grandi malaffari del capitalismo» e di accettare comunque qualsiasi decisione dell’ arcivescovo Bagnasco su un suo spostamento di parrocchia: «se il vescovo mi trasferirà - ha detto don Farinella - accetterò qualsiasi decisione. Se vengo capito bene, se no non so cosa farci».
Don Farinella ha parlato a lungo e, come sempre, senza mezzi termini, con una chiarezza sui concetti che condivisibili o meno, non sono certamente criptici. Sulla vicenda afghana ha anche detto che «dedicherà la messa odierna a tutti i morti innocenti in Afghanistan e domani leggerete sui giornali che ho inneggiato a Bin Laden. L’ordinario militare, nell’omelia per i funerali dei sei parà italiani, non ha speso una parola per i novanta morti civili in quell’attentato». Questo è stato l’incipit della sua celebrazione religiosa.
Il sacerdote non si è nascosto, come spesso molti fanno di fronte alle difficoltà, al fraintendimento di cosa scritto o da altri riportato: «Confermo ciò che ho scritto su Micromega - ha detto don Farinella -: i morti italiani e afghani sono tutti uguali. L’uniformità retorica presente in Italia non mi appartiene. Il concetto di Patria che ha questo Governo non mi appartiene. La mia patria è il mondo intero».
E la manifestazione? A Radio19 don Paolo ha detto: «Siamo in democrazia, tutti hanno diritto di manifestare e di dire cosa pensano. Per questi ragazzi (Forza Nuova) dico solo che mi spiace per loro, rimasti fermi a 150 anni fa. Ma non mi adeguo alle celebrazioni di eroismo e alle strumentalizzazioni del Governo italiano. È un Governo scemo. I sei sventurati parà italiani sapevano di rischiare di morire, per questo erano pagati di più».
"...un mio amico mi comunica che il Secolo XIX di Genova riporta la notizia che domenica prossima, 27 settembre 2009 alle ore 10,00, cioè durante la celebrazione della Messa in San Torpete, un gruppo di fascisti, Giovane Italia e altri verranno a fare una manifestazione di protesta sulla piazza contro le mie affermazioni pubblicate in rete [...] dal titolo: “Un bambino, un berretto militare, un simbolo”, preceduto dall’articolo “La strage di Kabul e la strage della libertà di stampa” [...] e anche seguito dall’ultimo in ordine di tempo, dal titolo “Retroscena di un funerale e «relativismo» della Cei”, pubblicato in rete in diversi siti e blog..
E’ evidente che non solo confermo quanto scritto, ma rincaro la dose nei confronti di una gerarchia ecclesiastica che permette il triplice grido “Folgore” durante la celebrazione eucaristica da parte di esagitati militari che sprizzano violenza da ogni poro. Durante la Messa, mi dicono, che un prete abbia allontanato il cristiano che al microfono ha gridato “Pace subito” e lo abbia consegnato al 118 perché se ne prendesse cura. Mescolando insieme tutto questo ne viene fuori un prodotto che si chiama “fascismo” o per essere più precisi “clerico-fascismo”. E’ proprio vero che la gerarchia dalla storia non impara nulla.
Ai manifestanti davanti alla chiesa di San Torpete, dico che, se sono autorizzati, hanno il diritto di manifestare le loro assurde idee che io ripudio, come ripudio il loro governo e il loro capo, come ripudiai i loro antenati che sono la vergogna dell’Italia.
A coloro che partecipano alla Eucaristia chiedo fermamente di non rispondere ad alcuna provocazione. Qualsiasi risposta equivarrebbe a mettersi al loro livello. Noi siamo moralmente responsabili e democraticamente ineccepibili. Siano liberi di gettare fango come sono abituati a fare, ma non troveranno in noi alimento e legna per la loro cultura di morte ammantata da patriottarda vernice.
# NESSUNO E’ AUTORIZZATO A DIFENDERMI, perché la mia difesa è la coerenza nella verità.
# NESSUNO DEVE DIRE UNA PAROLA in più di quanto non preveda la liturgia.
# IO RITENGO UN ONORE ESSERE CONTESTATO a causa delle cose che dico in nome della mia coscienza e del Vangelo in cui credo.
Se rispondessi vanificherei la mia dignità. Se costoro vogliono partecipare alla Messa, noi li accoglieremo, e daremo anche il segno di pace: comunque, la Messa di certo non farà loro del male. A tutti un abbraccio affettuoso, forte e tranquillo
Paolo Farinella, prete
La cronologia dell'assalto finale è impressionante. Giovedì 24 il "Geniale", edizione Liguria, pubblica un delirante articolo/non articolo su Paolo Farinella. Questo [il link].
Su questo delirante articolo - e sulla sua stranezza - il Tafanus ha pubblicato, il giorno 25, un ampio resoconto in un [suo post], nel quale si da anche conto della esilarante figura di colui che firma una (o due, o tre) lettere al "Geniale", che compongono l'articolo di cui sopra. Si raccomanda un "ripasso" su questo Signore, Presidente dell'Associazione "Giovine Italia" (sic!) Chi non lo ha ancora fatto, DEVE leggere il post del Tafanus, e i commenti del Presidente.
Sempre il giorno 25, Forza Nuova (altra organizzazione democratica e tollerante), scende in campo per annunciare il programma di una grande manifestazione di popolo per oggi, domenica. L'annuncio è sintetizzato [dal Secolo XIX]:
"...uno striscione ed un volantinaggio davanti alla parrocchia di don Paolo Farinella, domenica mattina (oggi 27 settembre - NdR), in piazza San Giorgio a Genova, per protestare contro le «allucinanti dichiarazioni sulla morte dei sei paracadutisti della Folgore a Kabul rilasciate sulla rivista Micromega» è stato annunciato dal coordinamento ligure di Forza Nuova. Le affermazioni del parroco pubblicate dal periodico di Flores D’Arcais a cui Forza Nuova fa riferimento sono: «I soldati morti sapevano che potevano morire (fa parte del loro mestiere), ma sono andati ugualmente per scelta e per interesse economico, cioè per guadagnare di più. So anche che molti vanno per il brivido della guerra, per dirla alla popolana, per menare le mani e sperimentare armi nuove e di precisione».
«Sarà una decisa, ma sempre civile azione di contestazione nei confronti di questo pretuncolo arrogante e senza onore che con le sue parole ha ucciso di nuovo i nostri paracadutisti. A noi non importa se critica il governo, o se afferma che in Italia non c’è libertà di stampa, quello che ci muove è l’offesa ai morti».
Forza Nuova annuncia anche di voler aprire, all’inizio della prossima settimana. un conto corrente «per regalare» al religioso «un viaggio di sola andata per Kabul, dove potrà abbracciare i valorosi terroristi talebani che con metodi partigiani uccidono i nostri soldati. Abbiamo già ricevuto numerose inaspettate telefonate di persone indignate, che volevano aderire alla nostra iniziativa». (...attendiamo con impazienza di conoscere, da Forza Nuova, la lista e l'ammontare delle donazioni. NdR...)
Insomma, un bel gruppetto di democratici: Berlusconi, i suoi scherani del Geniale guidati dal condottiero Littorio Feltri, l'alleato di Berlusconi Roberto Fiore e la sua "Forza Nuova", l'amico di Fiore, tale Silighini, Presidente della "Giovine Italia", ed inventore dell'evento culturale "Miss Azzurra: La più bella di Forza Italia" LA FIGA PRIMA DI TUTTO.
Il livello di tolleranza degli uomini del NeroFiore nei confronti di chi non la pensa come loro è ben descritto da parole come queste: "...Sarà una decisa, ma sempre civile azione di contestazione nei confronti di questo pretuncolo arrogante e senza onore..."
Comunque oggi la "manifestazione", arricchita dalle presenze di alcune teste rapate, si è svolta regolarmente. Non in Piazza San Giorgio, come annunciato, ma in Piazza Matteotti (forse lle dimensioni di Piazza San Giorgio non erano state ritenute adeguate a contenere le ...15 pwersone di cui parla il Secolo XIX, o le NOVE che abbiamo contato noi...)Dalla foto pubblicata sul Secolo XIX, abbiamo contato infatti una folla di non meno di 9 (nove) persone. Se ce n'erano altre, erano ben nascoste.
"...Forza Nuova ha promosso la manifestazione odierna annunciando anche una colletta per invitare don Farinella a fare un viaggio, senza ritorno, a Kabul".
Don Farinella non ha taciuto. Prima della messa domenicale ha ribadito le sue convinzioni allargando il fronte delle critiche.
Al Papa, perché con il nuovo episcopato «conta più la gerarchia vaticana e l’apparato della “Chiesa”». Al presidente Cei e arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco: «nelle sue omelie e interventi parla più del Papa che di Dio». All’ex Arcivescovo genovese Tarcisio Bganasco oggi segretario di stato vaticano: «non mi faccio comandare da uno che nel suo paese si è costruito una casa che supera il piano regolatore». E a Berlusconi con una sottile ironia sul suo incontro «non casuale», ma certamente combinato «con il Papa»: «...l’incontro di ieri tra il Papa e Berlusconi all’aeroporto di Ciampino è stato studiato apposta dagli uffici stampa di Chiesa e Governo, per quel 70% di italiani che si forma davanti alla Tv. Dedicherò la messa di oggi anche alla morte dell’informazione italiana». Don Farinella ha aggiunto di non apprezzare «il coinvolgimento dello Ior nei più grandi malaffari del capitalismo» e di accettare comunque qualsiasi decisione dell’ arcivescovo Bagnasco su un suo spostamento di parrocchia: «se il vescovo mi trasferirà - ha detto don Farinella - accetterò qualsiasi decisione. Se vengo capito bene, se no non so cosa farci».
Don Farinella ha parlato a lungo e, come sempre, senza mezzi termini, con una chiarezza sui concetti che condivisibili o meno, non sono certamente criptici. Sulla vicenda afghana ha anche detto che «dedicherà la messa odierna a tutti i morti innocenti in Afghanistan e domani leggerete sui giornali che ho inneggiato a Bin Laden. L’ordinario militare, nell’omelia per i funerali dei sei parà italiani, non ha speso una parola per i novanta morti civili in quell’attentato». Questo è stato l’incipit della sua celebrazione religiosa.
Il sacerdote non si è nascosto, come spesso molti fanno di fronte alle difficoltà, al fraintendimento di cosa scritto o da altri riportato: «Confermo ciò che ho scritto su Micromega - ha detto don Farinella -: i morti italiani e afghani sono tutti uguali. L’uniformità retorica presente in Italia non mi appartiene. Il concetto di Patria che ha questo Governo non mi appartiene. La mia patria è il mondo intero».
E la manifestazione? A Radio19 don Paolo ha detto: «Siamo in democrazia, tutti hanno diritto di manifestare e di dire cosa pensano. Per questi ragazzi (Forza Nuova) dico solo che mi spiace per loro, rimasti fermi a 150 anni fa. Ma non mi adeguo alle celebrazioni di eroismo e alle strumentalizzazioni del Governo italiano. È un Governo scemo. I sei sventurati parà italiani sapevano di rischiare di morire, per questo erano pagati di più».
Ecco la lettera con la quale ieri don Paolo mi preannunciava questo grande evento
"...un mio amico mi comunica che il Secolo XIX di Genova riporta la notizia che domenica prossima, 27 settembre 2009 alle ore 10,00, cioè durante la celebrazione della Messa in San Torpete, un gruppo di fascisti, Giovane Italia e altri verranno a fare una manifestazione di protesta sulla piazza contro le mie affermazioni pubblicate in rete [...] dal titolo: “Un bambino, un berretto militare, un simbolo”, preceduto dall’articolo “La strage di Kabul e la strage della libertà di stampa” [...] e anche seguito dall’ultimo in ordine di tempo, dal titolo “Retroscena di un funerale e «relativismo» della Cei”, pubblicato in rete in diversi siti e blog..
E’ evidente che non solo confermo quanto scritto, ma rincaro la dose nei confronti di una gerarchia ecclesiastica che permette il triplice grido “Folgore” durante la celebrazione eucaristica da parte di esagitati militari che sprizzano violenza da ogni poro. Durante la Messa, mi dicono, che un prete abbia allontanato il cristiano che al microfono ha gridato “Pace subito” e lo abbia consegnato al 118 perché se ne prendesse cura. Mescolando insieme tutto questo ne viene fuori un prodotto che si chiama “fascismo” o per essere più precisi “clerico-fascismo”. E’ proprio vero che la gerarchia dalla storia non impara nulla.
Ai manifestanti davanti alla chiesa di San Torpete, dico che, se sono autorizzati, hanno il diritto di manifestare le loro assurde idee che io ripudio, come ripudio il loro governo e il loro capo, come ripudiai i loro antenati che sono la vergogna dell’Italia.
A coloro che partecipano alla Eucaristia chiedo fermamente di non rispondere ad alcuna provocazione. Qualsiasi risposta equivarrebbe a mettersi al loro livello. Noi siamo moralmente responsabili e democraticamente ineccepibili. Siano liberi di gettare fango come sono abituati a fare, ma non troveranno in noi alimento e legna per la loro cultura di morte ammantata da patriottarda vernice.
# NESSUNO E’ AUTORIZZATO A DIFENDERMI, perché la mia difesa è la coerenza nella verità.
# NESSUNO DEVE DIRE UNA PAROLA in più di quanto non preveda la liturgia.
# IO RITENGO UN ONORE ESSERE CONTESTATO a causa delle cose che dico in nome della mia coscienza e del Vangelo in cui credo.
Se rispondessi vanificherei la mia dignità. Se costoro vogliono partecipare alla Messa, noi li accoglieremo, e daremo anche il segno di pace: comunque, la Messa di certo non farà loro del male. A tutti un abbraccio affettuoso, forte e tranquillo
Paolo Farinella, prete
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