Premessa: nel mio paesello, Bernareggio, quest'anno ci sono state le amministrative. Non è una grande notizia, visto che è un paesello di meno di 10.000 abitanti. Ne parlo per stigmatizzare due aspetti:
-a) il tafazzismo della sinistra;
-b) il nipotismo della destra, quella che "Roma Ladrona La Lega Non Perdona"
Sul tafazzismo: nel mio paesello l'amministrazione uscente era di centro-sinistra. Sindaco Fumagalli, vicesindaco Brienza. Avevano governato talmente bene, che se le diverse anime del CSX si fossero presentate insieme, avrebbero vinto con 7 punti di scarto sul centro-destra. Risultato notevole, in un'area della "profonda Brianza", a un tiro di sputo da Arcore.
E veniamo al nipotismo: durante la precedente amministrazione di centro-sinistra, il Comune pubblicava una rivista trimestrale, "Il Dialogo", che informava i cittadini sulle iniziative del comune, sui problemi, sui progetti. Un giornale senza alcuna pretesa di lusso superfluo, ma ben fatto, completo, ben impaginato... e soprattutto redatto da un gruppo di giovani, a titolo completamente gratuito. Gli unici costi erano quelli di stampa e distribuzione, circa 14.000 € all'anno.
Poi è arrivato il centrodestra, "quelli che Roma Ladrona". Il neo-sindaco ha subito trovato da ridire sul giornale. Non andava bene, doveva essere fatto in modo più professionale, insomma ci voleva qualcuno del ramo. Così ha tracciato il profilo della persona ideale per seguire il progetto del nuovo giornale e dirigerlo. Il profilo era talmente dettagliato, che qualcuno ha chiesto se per caso avesse già in mente qualcuno. Così, un imbarazzatissimo sindaco del PDL deve ammettere che si, aveva già pensato alla persona giusta. Una persona ideale: giovane, giornalista iscritto all'albo, esperienze pregresse (quali, non è dato sapere, visto che è giovanissimo). Ha un piccolo, ma imbarazzante difetto: questo enfant-prodige è il nipote del sindaco Biella. Ma che c'è di male? il nipotismo o lo facciamo bene, alla lettera, o è meglio lasciar perdere.
Veramente la nuova struttura editoriale nasce con altri difetti. Ad esempio, il nipotino dev'essere pagato. Il sindaco propone 5.000 € per il primo numero. In ragione d'anno (ma per ora il sindaco sorvola sul dettaglio) sarebbero 20.000 € per il nipotino, più quelli di carta, stampa e distribuzione. Insomma, a conti fatti, il giornalino costerebbe 20.000 € all'anno in più. Il costo del nipotismo.
Ma dove prendere i soldi, visto che, come in molti comuni, le finanze sono alla canna del gas?
Niente paura: il comune aveva stanziato 20.000 € per i terremotati dell'Aquila. Intanto si possono prendere quelli, così il futuro prossimo del nuovo Direttore Responsabile del giornalino è assicurato. Per il resto la nuova amministrazione, che quando era opposizione lanciava fuoco e fiamme contro la crescita troppo rapida del paese, ha una fantastica idea: quella di rateizzare gli oneri di urbanizzazione per le grosse imprese costruttrici. Ora "fermare lo scempio, il consumo eccessivo del territorio", non è più una priorità.
Avanti tutta, dunque. Cazzuola & Cazzate, per una Nuova Bernareggio
Tafanus
-a) il tafazzismo della sinistra;
-b) il nipotismo della destra, quella che "Roma Ladrona La Lega Non Perdona"
Sul tafazzismo: nel mio paesello l'amministrazione uscente era di centro-sinistra. Sindaco Fumagalli, vicesindaco Brienza. Avevano governato talmente bene, che se le diverse anime del CSX si fossero presentate insieme, avrebbero vinto con 7 punti di scarto sul centro-destra. Risultato notevole, in un'area della "profonda Brianza", a un tiro di sputo da Arcore.
Invece, presso di noi il tafazzismo non abbassa mai la guardia. Il centro-sinistra va allo sbaraglio, diviso in due liste civiche: una che fa capo a Zangheri, l'altra che fa capo a Brienza. La prima prende il 33% dei voti, la seconda il 14,4%. Ognuno correndo per conto suo. Le due liste, insieme, avrebbero preso il 47,4% dei voti, ed avrebbero battuto nettamente la lista PDL/Lega, che si ferma al 40,6%. Ma è un piccolo comune. Niente ballottaggio. Chi prende un voto in più al primo turno, vince tutta la posta. Così l'eterno Tafazzi che è in noi regala il Comune al centrodestra. Sindaco Biella, vicesindaco un signore della Lega, di cui non conosco il nome, che prende in tutto ben 11 (undici) voti di preferenza. Forse neanche quelli di tutti i parenti di 1° e 2° grado. Ma i patti sono patti, e nei patti dell'alleanza la Lega aveva ottenuto la promessa della poltrona di vicesindaco.
E veniamo al nipotismo: durante la precedente amministrazione di centro-sinistra, il Comune pubblicava una rivista trimestrale, "Il Dialogo", che informava i cittadini sulle iniziative del comune, sui problemi, sui progetti. Un giornale senza alcuna pretesa di lusso superfluo, ma ben fatto, completo, ben impaginato... e soprattutto redatto da un gruppo di giovani, a titolo completamente gratuito. Gli unici costi erano quelli di stampa e distribuzione, circa 14.000 € all'anno.
Poi è arrivato il centrodestra, "quelli che Roma Ladrona". Il neo-sindaco ha subito trovato da ridire sul giornale. Non andava bene, doveva essere fatto in modo più professionale, insomma ci voleva qualcuno del ramo. Così ha tracciato il profilo della persona ideale per seguire il progetto del nuovo giornale e dirigerlo. Il profilo era talmente dettagliato, che qualcuno ha chiesto se per caso avesse già in mente qualcuno. Così, un imbarazzatissimo sindaco del PDL deve ammettere che si, aveva già pensato alla persona giusta. Una persona ideale: giovane, giornalista iscritto all'albo, esperienze pregresse (quali, non è dato sapere, visto che è giovanissimo). Ha un piccolo, ma imbarazzante difetto: questo enfant-prodige è il nipote del sindaco Biella. Ma che c'è di male? il nipotismo o lo facciamo bene, alla lettera, o è meglio lasciar perdere.
Veramente la nuova struttura editoriale nasce con altri difetti. Ad esempio, il nipotino dev'essere pagato. Il sindaco propone 5.000 € per il primo numero. In ragione d'anno (ma per ora il sindaco sorvola sul dettaglio) sarebbero 20.000 € per il nipotino, più quelli di carta, stampa e distribuzione. Insomma, a conti fatti, il giornalino costerebbe 20.000 € all'anno in più. Il costo del nipotismo.
Ma dove prendere i soldi, visto che, come in molti comuni, le finanze sono alla canna del gas?
Niente paura: il comune aveva stanziato 20.000 € per i terremotati dell'Aquila. Intanto si possono prendere quelli, così il futuro prossimo del nuovo Direttore Responsabile del giornalino è assicurato. Per il resto la nuova amministrazione, che quando era opposizione lanciava fuoco e fiamme contro la crescita troppo rapida del paese, ha una fantastica idea: quella di rateizzare gli oneri di urbanizzazione per le grosse imprese costruttrici. Ora "fermare lo scempio, il consumo eccessivo del territorio", non è più una priorità.
Avanti tutta, dunque. Cazzuola & Cazzate, per una Nuova Bernareggio
Tafanus
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