"...ora, nessuno mette in dubbio che tanti italiani apprezzino l’operato del premier, ma è quantomeno legittimo chiedersi dove sono quei sondaggi e chi li ha fatti. E’ come se quei numeri fossero caduti dal cielo o fossero stati trovati sotto ad un arcobaleno. Che si tratti veramente di sondaggi di sua proprietà e quindi, quantomeno opinabili? Oppure si tratta di un sondaggio di una società del suo gruppo? Non ci è dato saperlo. Quello che è certo è che i media italiani non si sono preoccupati troppo di verificare questo dato..."
Vorrei dire all'amico Paturnio che tutte le generalizzazioni sono pericolose. Il Tafanus, se nel suo piccolo può essere considerato un medium, le sue verifiche le ha fatte, e ha pubblicato anche i risultati delle sue verifiche. Ha spiegato che i dati esistono. Il "consenso imbarazzante" del premier è stato misurato solo da Euromedia, un singolare "istituto di Ricerca" unico al mondo. Unico istituto diretto da una giovane paleontologa assolutamente priva di qualunque formazione in tema di "Metodologia delle Ricerche Sociali", a parte l'esamino di Statistica che si fa nella Facoltà di Scienze". Da maggio la Paleontologa fa praticamente solo sondaggi sulla "Imbarazzante Popolarità del Premier", per un solo "committente" (la stessa Euromedia) e un solo giornale che li prenda sul serio: "Il Giornale", per l'appunto. Ecco i dati "imbarazzanti" forniti dalla paleontologa a se stessa sulla popolarità di papi:
21 Maggio 2009: 74,8%
10 Luglio 2009: 64,1%
9 Settembre 2009: 68,6%
Si recupera, si recupera... Comunque il Tafanus ha denunciato, solo pochi giorni fa, che questi sondaggi - pubblicati, si fa per dire, sul sito [Sondaggi politio-elettorali] - erano privi dei requisiti minimi di legge. Per dire: non denunciava neppure il numero di telefonate su cui erano fondati. Stranamente, dopo la nostra denuncia, adesso il numero di tentativi di telefonate è apparso 1.000. Ma continua a non esserci la percentuale di rifiuti all'intervista (in genere molto alta), e il questionario. Questo "Istituto" ha un solo committente: se stesso. Committente: Euromedia. Istituto esecutore: Euromedia. Sondaggio pubblicato su: "Il Giornale". "Utilizzatori Finali Unici": Berlusconi Cav. Silvio, Vespa dr. Bruno".
Diremo dopo come nasce questa sondaggista della mutua. Per ora, vorremmo prima contrapporre ai "sondaggi imbarazzanti" della paleontologa, citati solo da Silvio, i "sondaggi imbarazzanti" (ma per ragioni opposte) pubblicati da "Harris Interactive", un Istituto fatto da ben altre figure di professionisti. E’ un sondaggio che misura la popolarità dei più importanti leaders mondiali, commissionato a Harris Interactive dall’emittente televisiva francese France 24 e dall’International Herald Tribune. Il sondaggio, che successivamente è stato pubblicato anche su altri autorevoli quotidiani, è stato effettuato su un campione di 6.538 persone (età 16-64) in Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti e in Italia, tra il 25 febbraio e il 3 marzo (quindi prima dell'esplosione di "mignottopoli". NdR)
Ecco gli indici di popolarità dei principali leader mondiali secondo Harris Interactive(media dei sei paesi):
2. Dalai Lama 74%
3. Merkel 51%
4. Blair 48%
5. Sarkozy 40%
6. Ratzinger 39%
7. Brown 36%
8. Zapatero 35%
9. Ban Ki-Moon 33%
10. Barroso 30%
11. Lula 25%
12. Berlusconi 17%
13. Fidel Castro 16%
14. Putin 16%
15. Chavez 14%
16. Mednev 10%
17. Hu Hintao 9%
18. Al-Assad (Siria) 8%
19. Ahmadinejad 6%
Nella relazione finale si legge: «Obama è di gran lunga il leader più popolare in Europa e negli Stati Uniti. Nessun altro leader al mondo può vantare una popolarità minimamente paragonabile alla sua». Non pare ci siano dubbi: Obama è “di gran lunga”, “by far”, il più popolare al mondo. Per la Harris Interactive la differenza di popolarità tra Obama e Berlusconi è veramente abissale e incolmabile: 80% di apprezzamento per Obama contro solo il 17% per Berlusconi. Obama è primo, Berlusconi solo dodicesimo su diciannove. Continua il documento di Harris Interactive:
«Per gli Europei, la Merkel è la più popolare e Berlusconi il meno popolare». A livello internazionale i politici meno “amati” di Berlusconi sono soltanto dittatori o figure controverse: Fidel Castro, Putin, Chavez, Mednev, Hu Hintao, Al-Assad e Ahmedinejad. Berlusconi ha solo un punto di gradimento in più di Fidel Castro.
Dal sondaggio emerge anche un altro dato interessante: il gradimento di Berlusconi è buono tra i telespettatori-elettori italiani (38%) ma decisamente inferiore in Europa e negli Stati Uniti: 16% negli U.S.A. e in Spagna, 13% in Inghilterra, 12% in Germania e addirittura solo il 7% in Francia. Infatti, tra tutti i leader occidentali, Berlusconi è quello con la più grande differenza tra la popolarità interna (38%) e quella media tra i sei paesi (17%), ben 21 punti percentuali di differenza.
E’ lecito concludere che il monopolio delle TV giochi fortemente a suo favore nel mantenere elevati consensi interni. La Harris International non lascia spazio a dubbi: «La grande differenza tra la popolarità del Primo Ministro Berlusconi in Italia rispetto agli altri paesi è sicuramente il riflesso del suo controllo sulla gran parte dei media italiani».
Analizzando solo il campione statunitense, il gradimento di Berlusconi da novembre 2008 ad aprile 2009 è diminuito di 4 punti (dal 20 al 16%), forse per via della tanto criticata dichiarazione infelice riguardo al colore della pelle di Obama. Ma il gradimento di Berlusconi da novembre a aprile è diminuito in tutti i campioni parziali: in Gran Bretagna dal 16 al 13% (forse per aver fatto innervosire l’autorevole regina d’Inghilterra); in Spagna dal 20 al 16%; in Germania dal 14 al 12% (forse per via della gaffe fatta con la Merkel); in Francia dal 9 al 7%. Appare dunque opinabile anche un’altra frase spesso pubblicizzata su diversi giornali della famiglia Berlsuconi, secondo i quali «Con Berlusconi, l’apprezzamento del nostro paese all’estero è aumentato». I dati della Harris Interactive dimostrano il contrario: Berlusconi all’estero gode di una popolarità decisamente bassa.
Persino in Italia, dove è noto il potere mediatico del premier, la sua popolarità è diminuita dal 43 al 38%. Sarebbe interessante conoscere la sua percentuale di popolarità in Finlandia, dove un partito candidato alle europee ha perfino lanciato uno slogan inequivocabile: « Votateci, fermeremo Berlusconi».
Visto che da anni in Italia i sondaggi hanno assunto una discreta importanza, ci auguriamo che in futuro ne venga fatto un uso più appropriato, più corretto e non meramente propagandistico. Se lo scopo non è quello di fare campagna elettorale ma di fare informazione ( vera), allora andrebbero diffusi non solo i sondaggi “privati” o di istituti di ricerca in qualche modo collegati a Berlusconi o a gruppi politici e industriali italiani, ma anche quelli di importanti e indipendenti compagnie internazionali, in quanto assolutamente non sospettabili di mancanza di professionalità o vera e propria faziosità. (Fonte: Harris Interactive)
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Chi è la "Sondaggista Imbarazzante" di Silvio [Corsera del 30/11/05]
Silvio Berlusconi ha un nuovo oracolo: ed è, per la prima volta, una donna. Alessandra Ghisleri non avrebbe mai pensato di far concorrenza a Mannheimer o Piepoli: la sua specialità era la paleontologia dei fondali. Senonché, anche i protozoi più remoti hanno qualcosa in comune con i mammiferi evoluti: la statistica suggerisce indicazioni sul loro comportamento. Ed Alessandra era così brava con i numeri, da colpire il professore per il quale lavorava. Che era un amico di Luigi Crespi, il sulfureo fondatore di Datamedia inventore del «contratto con gli italiani», e così gli presentò Alessandra: da quel momento finì la sua carriera di paleontologa, e cominciò quella di sondaggista. È lei, infatti, l'autrice dell'indagine favorevole a Berlusconi [...]
Il look è milanese, un po' Prada-style. Chi la frequenta racconta però che è «capacissima di esibire l'ombelico anche d'inverno». Alessandra Ghisleri ha «qualcosa più di trentacinque anni» e non è sposata: «Vivo nel peccato. Mia madre me lo fa notare, ma io e il mio compagno non abbiamo mai sentito il bisogno del matrimonio». E poi rivendica: «Non sono una spin doctor, non mi occupo di comunicazione. Cerco di capire, attraverso metodi scientifici, quali possano essere i comportamenti in relazione al tema dato». Alessandra Ghisleri, insomma, è «l' anti-Pilo». Lo dice Mariastella Gelmini, capo di Forza Italia in Lombardia (...un altro faro della Scienza e della Qultura. Colei che emigrò a Reggio Calabria per abilitarsi Avvocato - mica Fisico Nucleare; la donna dell'egìda e dei carceri minorili; colei che avrebbe superato l'esame orale per l'accesso alla carica di peggior ministro della storia della Repubblica. NdR) [...]
(Marco Cremonesi - Corriere della Sera)
PROFESSIONAL STANDARDS
Leading industry innovation and self-regulation since 1948, ESOMAR promotes the use of a code of practice that governs the way market research is conducted. Today, 5,000 ESOMAR members worldwide are committed to the highest professional and ethical standards embodied in the ICC/ESOMAR Code on Market and Social Practice. All ESOMAR members agree to abide by the ICC/ESOMAR Code and are subject to ESOMAR's disciplinary procedures. Applying the ICC/ESOMAR Code is ESOMAR's primary responsibility in cases involving a member. The Code has been revised to strengthen consumer protection and confidence and is applicable worldwide. It takes into account recent developments in technology and privacy issues in conducting market, opinion and social research.
...insomma, un club per appartenere al quale si deve accettare un codice di comportamento che garantisca serietà, obiettività e trasparenza alle ricerche. Ed ora non affrettatevi, per piacere, ad andare sul [database della Esomar] database della Esomar a cercare Pili, o Datamedia di Crespi, o Euromedia della paleontologa... non trovereste nulla... Tafanus
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