Ricevo dalla "Federazione dei Liberali", e pubblico:
COMUNICATO STAMPA - I liberali chiedono al PDL e al PD di assumere sulla RAI un comportamento coerente. Una RAI così è ormai diseducativa e non serve più a nulla. Se la RAI vuol essere servizio pubblico, occorre svolga un'informazione obiettiva su cui far crescere il senso critico, respingendo l'idea di farsi veicolo di propaganda di parte (per cui la pluridecennale ripartizione in tre aree partitiche è superata e non rivitalizzabile). Se invece la RAI vuole svolgere un ruolo commerciale autonomo esercitando la sua funzione nei confronti del mercato dei gusti degli utenti, deve formalmente rinunciare al canone e poi trasformare il suo azionariato adottando una progressiva sostanziale privatizzazione.
Viceversa, Popolo della Libertà e Partito Democratico adottano comportamenti ambigui ed irresponsabili tesi solo a difendere i propri interessi di bottega anche a costo di sfiorare il ridicolo e senza preoccuparsi di affrontare una riforma indilazionabile.
Il PD si spinge a difendere spudoratamente trasmissioni indifendibili sotto il profilo del servizio pubblico e teorizza che il contratto di servizio pubblico non dovrebbe essere soggetto al Ministero dello Sviluppo Economico (che lo stipula) ma dovrebbe assicurare licenza sacrale di trasmissione ad ogni conduttore che abbia il privilegio di apparire in video. La libertà di stampa , che per i liberali è un valore primario, non può essere questa totale assenza di responsabilità da parte di chi la usa come scudo. Il PDL non presenta progetti di cambiamento strutturale ed utilizza la crescente protesta dell'opinione pubblica contro la RAI per fiancheggiare ogni cosa ed il suo contrario. Siamo al punto che i più importanti quotidiani del centro destra stanno spingendo per una disdetta di massa del canone di abbonamento RAI ma al tempo stesso il più noto dei Consiglieri di Amministrazione RAI del centro destra (tanto da avere avuto un violento contenzioso con il Ministero all'epoca di Padoa Schioppa) sta trascinando i vertici RAI a richiedere di inserire il canone RAI nelle bollette telefoniche per impone il pagamento. Ma gli hanno detto che le bollette del telefono non sono più un servizio dello Stato e che la loro esistenza consegue ad un servizio liberamente scelto da ogni cittadino ? Forse si vuol ritornare allo statalismo delle burocrazie autoreferenziali che impongono oneri intoccabili senza che il cittadino possa dire la sua ?
Anche nel campo della RAI, è indispensabile ed urgente che il dibattito politico porti a scegliere un indirizzo chiaro e coerente per risanare questa piaga del paese.
Federazione dei Liberali
Viceversa, Popolo della Libertà e Partito Democratico adottano comportamenti ambigui ed irresponsabili tesi solo a difendere i propri interessi di bottega anche a costo di sfiorare il ridicolo e senza preoccuparsi di affrontare una riforma indilazionabile.
Il PD si spinge a difendere spudoratamente trasmissioni indifendibili sotto il profilo del servizio pubblico e teorizza che il contratto di servizio pubblico non dovrebbe essere soggetto al Ministero dello Sviluppo Economico (che lo stipula) ma dovrebbe assicurare licenza sacrale di trasmissione ad ogni conduttore che abbia il privilegio di apparire in video. La libertà di stampa , che per i liberali è un valore primario, non può essere questa totale assenza di responsabilità da parte di chi la usa come scudo. Il PDL non presenta progetti di cambiamento strutturale ed utilizza la crescente protesta dell'opinione pubblica contro la RAI per fiancheggiare ogni cosa ed il suo contrario. Siamo al punto che i più importanti quotidiani del centro destra stanno spingendo per una disdetta di massa del canone di abbonamento RAI ma al tempo stesso il più noto dei Consiglieri di Amministrazione RAI del centro destra (tanto da avere avuto un violento contenzioso con il Ministero all'epoca di Padoa Schioppa) sta trascinando i vertici RAI a richiedere di inserire il canone RAI nelle bollette telefoniche per impone il pagamento. Ma gli hanno detto che le bollette del telefono non sono più un servizio dello Stato e che la loro esistenza consegue ad un servizio liberamente scelto da ogni cittadino ? Forse si vuol ritornare allo statalismo delle burocrazie autoreferenziali che impongono oneri intoccabili senza che il cittadino possa dire la sua ?
Anche nel campo della RAI, è indispensabile ed urgente che il dibattito politico porti a scegliere un indirizzo chiaro e coerente per risanare questa piaga del paese.
Federazione dei Liberali
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Fate uno sforzo ulteriore, e parlateci anche dell'altra metà del cielo, Mediaset. O pensate di imporre alla RAI una totale oggettività, e di lasciare a Mediaset il privilegio di continuare a fare i porci comodi suoi? Mediaset può farlo, ma allora Berlusconi deve cambiare mestiere. Dei Liberali (maiuscolo) dovrebbero saperlo: un centometrista non può pensare di partire trenta metri prima degli altri. I blocchi di partenza devono essere allineati, al decimo di millimetro. O no?
Tafanus
Tafanus
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La Vostra attenzione critica ci permette di replicarvi con franchezza. Le vostre intenzioni sono comprensibili ma i vostri ragionamenti sono privi di fondamento e di metodo. Cosa ci combina la critica alla RAI (struttura pubblica) che non serve più, con Mediaset ( struttura privata) ? Solo i nostalgici del rigido schema "pubblico contro privato" in economia o del o di qua o di là, si appassionano a questo dilemma per evitare di criticare il pubblico ma per questa via favoriscono invece gli abusi del privato ( lo favoriscono perché l'opinione pubblica ha dimostrato più volte di averne piene le scatole di una struttura pubblica che non funziona).
Quanto a Mediaset e Berlusconi che fanno i comodi loro, vi siete scordati ( o fate finta?) che , salvo nazionalizzare Mediaset avendo una maggioranza che non c'è, il problema del conflitto di interessi di Berlusconi si sarebbe dovuto risolvere a monte. Prima nel 1994 bloccandone la elezione che violava la legge di un titolare di concessioni pubbliche ( e i DS viceversa, non afferrando l'importanza del punto, furono contro) e poi nella legislatura 96-2001 facendo una corretta legge sul conflitto di interessi ( e di nuovo DS e Popolari tergiversarono e non ne fecero di niente perché, furbissimi, preferivano tenere sotto scacco Berlusconi).
Oggi non ce ne sono le condizioni ( vedi disperata campagna di repubblica che, nonostante agiti il principio primario della libertà di stampa, non riesce a sfondare). Dunque la sola cosa da fare oggi, per chi è attento alla realtà e non si culla nei miti e nelle utopie , è darsi da fare per cercare di correggere la struttura pubblica, la RAI, che se decidesse cosa vuole fare da grande sarebbe meglio per tutti
Federazione dei Liberali
Quanto a Mediaset e Berlusconi che fanno i comodi loro, vi siete scordati ( o fate finta?) che , salvo nazionalizzare Mediaset avendo una maggioranza che non c'è, il problema del conflitto di interessi di Berlusconi si sarebbe dovuto risolvere a monte. Prima nel 1994 bloccandone la elezione che violava la legge di un titolare di concessioni pubbliche ( e i DS viceversa, non afferrando l'importanza del punto, furono contro) e poi nella legislatura 96-2001 facendo una corretta legge sul conflitto di interessi ( e di nuovo DS e Popolari tergiversarono e non ne fecero di niente perché, furbissimi, preferivano tenere sotto scacco Berlusconi).
Oggi non ce ne sono le condizioni ( vedi disperata campagna di repubblica che, nonostante agiti il principio primario della libertà di stampa, non riesce a sfondare). Dunque la sola cosa da fare oggi, per chi è attento alla realtà e non si culla nei miti e nelle utopie , è darsi da fare per cercare di correggere la struttura pubblica, la RAI, che se decidesse cosa vuole fare da grande sarebbe meglio per tutti
Federazione dei Liberali
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Ammesso che ci sia stato (come c'è stato) un peccato di omissione, da parte del CSX, adesso "what's next"? Accettiamo a vita che Mediaset resti un'isola libera in mano ad uno dei due concorrenti? E, in alternativa al "far qualcosa", che più generico non potrebbe essere, voi cosa proponete di fare, in concreto? Mi raccomando, nel formulare una proposta che abbia un senso, non dimenticate che chi governa oggi ha 100 deputati e 50 senatori di maggioranza, e se vuole può ordinare anche che il cavallo di Via Teulada sia ridotto in salsicce, ma che il biscione non possa essere sfiorato neanche coi guanti da chirurgo. Ripeto la domanda: qual'è, IN CONCRETO, la vostra proposta?
Tafanus
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