Cosa è successo per determinare decisioni tanto importanti? la Terza Guerra in Iraq?, l'inondazione del Vaticano? uno scontro frontale fra due treni ad alta velocità, con 3000 morti?
Niente di tutto questo: saranno consegnate le prime "casette" ai terremotati. Quelle che sono da ascrivere al merito di quei comunisti trinariciuti della Provincia di Trento, che le hanno finanziate, costruite e messe in opera. Così, per una sera, saremo esentati dal parlare di puttane.
La dirigenza della RAI si è distinta, ancora una volta nel mostrare la sua natura. Anche i dirigenti "d'opposizione" hanno pronunciato flebili, prevedibili ed inutili lamenti, dimostrando ancora una volta che, a fronte di prebende milionarie, si può anche accettare di trasformarsi in molluschi invertebrati.
Il Direttore di RaiTre, Paolo Ruffini, afferma, con inaudita durezza: "Si tratta di una decisione presa contro il nostro parere". Che uomo! che palle! Vede, Ruffini, un "parere" lo possiamo dare tutti, ma lei non prende 600 milioni di lire all'anno per dare pareri, ma per mostrare i coglioni. A fronte di questa ignobile decisione, avrebbe potuto fare qualcosa di meglio e di più che esprimere un inutile parere negativo.
Avrebbe potuto dedicare uno speciale di 24 a tutti gli scandali, le inadempienze, le bugie pre e post terremoto. Perchè sono crollate le case, una bella biografia non autorizzata di Bertolaso, una bella indagine sulle promesse di ritorno alla normalità "as compared" allo stato dell'arte", una bella inchiesta sul calcestruzzo alla sabbia marina, o sui tomi in marmo da 350.000 euro a testa, o sulle infiltrazioni mafiose nei cantieri... Vuole altri suggerimenti, su come riempire un giorno con un contro-spot devastante? Siamo qui, e glieli daremmo anche gratis...
Marano, però, difende la scelta e nega contrasti: "Per Ballarò non c'è alcun problema, è solo uno spostamento che abbiamo ritenuto opportuno visto il tipo di evento e per non far sovrapporre due programmi di approfondimento".
In un paese civile, il premier non avrebbe neanche pensato di trasformare una operazione compiuta da altri in uno spottone a proprio vantaggio. Non si illuda Berlusconi. Le casette del trentino non ci faranno smettere di parlare di troie e di satirismo. Se ne faccia una ragione.
In un paese civile, le trasmissioni avrebbero seguito ognuna il proprio palinsesto. In un paese civile, se proprio si voleva fare lo spottone, si sarebbero consegnate "le casette" lunedì 14 o mercoledì 16. In un paese civile, la consegna di poche decine di casette, sulle migliaia necessarie, sarebbe stato un evento da nascondere con pudicizia. In un paese civile, TUTTA la RAI avrebbe dovuto scendere immediatamente in assemblea permanente e in sciopero, fino a revoca dell'indecenza. In un paese civile, il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto provare a dissuadere i vertici RAI e quelli politici che li governano a cambiare registro. In alternativa, avrebbe dovuto andare in TV, a reti unificate, per un messaggio sputtanante.
Apprendiamo ancora che "...il presidente del Cda Paolo Garimberti (che ha appreso della decisione solo ieri pomeriggio) riconosce che, trattandosi di una "un evento programmato e programmabile, si poteva fare tutto per tempo ed evitare di mettere la Rai al centro di nuove polemiche politiche...".
Bravo Garimberti! questo si chiama mostrare la spina dorsale! Ma se avesse prima minacciato le sue rumorose dimissioni, ed infine la avesse date davvero, dopo aver concesso 24 ore di moratoria, avrebbe dimostrato di essere tenuto su da una spina dorsale di materiale osseo. Così ha mostrato la sua natura da essere gelatinoso, e finalmente ci ha fatto capire il perchè dell'unanimità circa la sua nomina a Presidente. Dove avrebbero potuto trovarlo, un altro come lei? Solo Petruccioli, manco Lucia Annunziata!
"Il consigliere d'amministrazione Nino Rizzo Nervo tira in ballo il direttore generale Mauro Masi parlando di "un'azione di disturbo sulla terza rete che ha come fine la sua 'normalizzazione'. Qualcuno dovrebbe spiegare al direttore generale che non è più a Palazzo Chigi e che vi è una profonda differenza tra televisione pubblica e televisione di Stato"
Che genio Rizzo Nervo! e che forza, anche lui! è davvero una gara di celodurismo, fra i consiglieri d'opposizione! Ma nessuno, NESSUNO che abbia il coraggio di mollare i 600 milioni e di andare a casa per aprire un caso. Flebili lamenti ottimamente retribuiti. Fare la predica a Masi??? Bisognava farla - e fare le barricate - quando la maggioranza ha voluto alla direzione della RAI un ex pubblicitario ed ex parlamentare berlusconiano. Con questa gente non si discute di democrazia e di pluralismo. Si fanno le barricate. Si va in montagna. Si va "ai materassi" A la guerre comme à la guerre.
Anche Massimo D'Alema ha pisciato fuori dal vaso: "E' evidente che c'è un commentatore principe che offre tutte le garanzie di mettere in giusta luce le opere del miglior presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni. Rivolgo un invito a Vespa: lui non lo dovrebbe permettere. Sarebbe un bellissimo segnale, ma so che forse non accadrà".
Come al solito, a D'Alema non manca la battuta fulminante. Peccato che D'Alema abbia dimenticato di aver definito le TV del biscione "una risorsa dell'Italia", ed abbia scambiato la presidenza della bicamerale contro il silenzio-assenso sul conflitto d'interessi, nell'unica "finestra temporale" durante la quale avremmo potuto far cessare questo sconcio italiano di un presidente del consiglio che fa il cazzo che gli pare in sei reti e mezza su sette. D'Alema abbia, per una volta, il pudore di correlare le sue bellissime battute ai bruttissimi comportamenti reali tenuti in passato. Tafanus
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