Marrazzo ha inoltre dichiarato che non esisteva alcun video imbarazzante e che non aveva pagato alcuna cifra per insabbiare lo scandalo: solo oggi si scopre (poverino) che questa affermazione, fatta peraltro con piglio sicuro e tranquillo davanti alle telecamere RAI, era frutto di una “combine”: in effetti Marrazzo ha dichiarato: “...c'era stato un impegno tra uomini delle istituzioni a rispettare il segreto istruttorio. Io l'ho fatto, altri hanno violato il patto d'onore.” [da leggonline.it] http://www.leggonline.it/articolo.php?id=31862 Siamo peraltro già venuti a conoscenza di evidenze di concussione e corruzione, di un avviso fatto recapitare allo stesso Marrazzo da parte di Berlusconi e di rumorose prove oggettive presenti su tutti i giornali da venerdì ad oggi.
Ora, chiariamo un fatto: anche su queste pagine la critica che viene mossa ai politici che si sono messi in queste situazioni NON è quella di sfogare la propria libido in maniera moralmente sconveniente (questo tipo di approccio lo lasciamo all’onorevole Binetti) ma quello di impersonare una tipologia di potente che, differentemente da quanto indica la costituzione Italiana, ritiene di essere al di sopra della legge e quindi di non dover dare alcun riscontro delle proprie azioni agli elettori che abbiano ritenuto di votarlo. Questa tipologia di politicante rappresenta una tipologia psichiatrica che ritiene, in quanto “unto dal signore” che le notizie siano gestibili e controllabili a seconda dell’interesse non già della collettività ma solo da chi ha accesso al Sancta sanctorum dell’informazione, sia essa televisiva che politica… Mi si ribatterà che le colpe di Marrazzo sono infinitamente minori di quelle che sono evidenti nel presidente del consiglio Italiano, e su questo si potrebbe anche concordare, salvo che la tipologia comportamentale di un ex giornalista fustigatore (io ricordo bene qualche puntata di mi manda Raitre…) una volta giunto nei palazzi del potere si avvicina sinistramente a quelle dei potenti dei palazzi romani.
Qui il fatto è un po’ differente da quello relativo a Berlusconi: non ci è dato di sapere come mai non si sia sottolineato che il problema NON è quello di avere tendenze sessuali più o meno trasgressive, ma di evidenziare che l’andazzo sia dei cittadini che del dei politicanti sia quello di anteporre i propri personalissimi vantaggi a tutto il resto. Quindi, il problema principale non è quello che dei tutori dell’ordine possano presentarsi a casa di un cittadino e minacciarlo, ma solo quello di “…non rovinare…” la persona in oggetto. Costi quel che costi.
L’egregio Marrazzo al momento della telefonata del Sig. Berlusconi che lo “rassicurava” e lo avvertiva della presenza di un video non si avvede della tangibile probabilità che si ritrova ad essere ricattabile con facilità dagli avversari politici? L’egregio Marrazzo non si avvede della perlomeno scarsa correttezza dell’utilizzo della macchina di servizio per i suoi spostamenti definibili con una circonlocuzione “equivoci”? Veramente nessuno sapeva di questo “vizietto” di un importante politico del PD?
Ora: la giornata di ieri dovrebbe essere stata quella in cui un gruppo di persone chiede ai maggiorenti di un partito democratico di accettare una “nomination” popolare sulla base di una votazione democratica. Vorrei modestamente chiedere a Pierluigi Bersani, democraticamente eletto quale segretario PD, cosa ne pensi UFFICIALMENTE di una storiaccia dove un presidente di regione tenti di corrompere alcuni (indegni, sia ben chiaro) rappresentanti della benemerita. Vorrei modestamente far notare che una ufficiale reprimenda della tipologia comportamentale del Sig. Marrazzo verrebbe recepita secondo queste positive tipologie:
# Il PD, a differenza di quanto fa normalmente il PDL, non si chiude a riccio salvaguardando gli interessi particolari di pochi funzionari trattando la materia “morale” in maniera ALTERNATIVA al PDL;
# Il PD raggiunge una identità di approccio rispetto ad una problematica interna (una bella novità, no?);
# Il PD, chiarendo che non di valutazione morale sessuale si tratta ma di correttezza rispetto ad un funzionario che tenta una corruzione di pubblici ufficiali e che, oltretutto, non li denuncia in quanto ciò potrebbe comportare una “…rovina…” dal punto di vista politico, ha il DOVERE di dichiarare che questo personaggio non ha alcun merito per rimanere all’interno del partito;
# Il PD, anche per rispetto a personaggi come don Farinella, che si espone personalmente per chiarire che la partecipazione alle primarie è una azione diretta contro chi vuole indebolire le basi costituzionali di questa nazione, deve chiarire che l’establishment NON è più a salvaguardia dei propri meschini interessi.
Resto in attesa di questa azione che dichiari una ESPLICITA differenza di DNA rispetto ad altre organizzazioni politiche. A pensar male…
Alex Cariani
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