“Esiste libertà di informazione in Italia? A dire la verità
stamane, quando mi sono alzato per dare uno sguardo a ciò che capita in Italia
mi sono veramente spaventato. Sul sito di Repubblica appare [questa notizia raggelante].
Se, come il sottoscritto, avrete lo stomaco di vedere il servizio andato in onda
su Canale 5 (la mattina !!!!) vi renderete conto di quale abominio si sia
perpetrato nei confronti di una persona che viene presentata come “strana”, pur
comportandosi né più né meno come ciascuno di noi. Ora, al di là del fatto che
anche il buon Brachino meriterebbe di venir seguito da una telecamera per
chiarire se il suo pulpito sia esente da qualunque pecca, ed atteso il fatto che
lo stesso Brachino abbia ritenuto che il comportamento del presidente del
consiglio nel privato sia relativo ad una sfera privata, non si capisce come mai
la visita di un giudice dal barbiere possa nascondere turpi segreti che,
peraltro, risultano incomprensibili nel video ma vengono suggeriti dalla
giornalista (?) nel servizio. Orbene, lungi da noi l’idea di dare suggerimenti
ai “giornalisti” Brachino e Sallusti, ma ci piacerebbe che i due commentassero i
dati che vado ad illustrare:
Debito pubblico dal 1980 ad oggi
Notate nulla? Anni 80, la Milano da bere, eccetera eccetera… beh, in quel periodo il debito pubblico SESTUPLICA in dieci anni (dal 1980 al 1990) e raddoppia in cinque (dal 1990 al 1995). Per la cronaca nei sei mesi del primo governo Berlusconi il debito aumenta di circa 2000 milioni di euro… ma vediamo con maggiore definizione ciò di cui stiamo parlando
Debito pubblico dal 1993 ad oggi
Come appare evidente, il trend di crescita del debito
pubblico (se volete possiamo dire meglio l’accelerazione dell’incremento dello
stesso) risulta maggiore durante il periodo di gestione dei vari ministri
economici (due, in realtà) degli esecutivi Berlusconi, con una violenta
accelerazione dell’ultimo periodo (circa 18 mesi).
Ciò significa investimenti? Vediamolo direttamente nel grafico che indica l’andamento del Prodotto interno lordo: in genere
investimenti da parte dei governi sono funzione della possibilità di mantenere
in rotazione il volano dell’economia. Se ciò fosse vero dovremmo evidenziare un
rallentamento del PIL seguito da una forte ripresa successiva agli investimenti
effettuati.
Mai che i due “giornalisti” citati prima commentino questi
dati ufficiali. Facciamo così: mandiamo ai due ed al direttore del TG1 questi
dati da commentare in un editoriale… p.s.: Per evitare il nascere di sospetti sui grafici
illustrati, sottolineo che tutti i dati presentati sono disponibili sul [sito della Banca d'Italia] (sito di riferimento per quanto concerne i dati economici), e sul [sito ISTAT]. Potete fare riferimento anche al [documento pdf di Bankitalia]
Oibò! All’opposto, il prodotto interno lordo invece di crescere a seguito delle iniezioni di contante garantite dall’incremento di spesa del governo Italiano dimostra chiare flessioni in concomitanza dell’incremento di spesa. E, sottolineo, ciò avviene regolarmente nei momenti di guida del “governo del fare”. Disastri. Lo si evidenzia nell’ultimo grafico che vi propongo, quello relativo all’andamento dell’avanzo primario (sostanzialmente del valore degli introiti diretti ed indiretti meno i costi al netto dei costi per interessi passivi sul debito pubblico).
Alex Cariani
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