Oggi, a distanza di quasi 40 anni da Alto Gradimento, e di un quarto di secolo da "Quelli della notte", finalmente, dalla Valtellina, spunta un novello Catalano, vittima forse, insieme ai suoi consiglieri, di una grossa scorta di "Cà Moréi Valgella", un ottimo vino valtellinese forse andato a male. Quelli della Botte. Non è da escludersi che, dopo una notte passata troppo vicino alla botte, il mitico Treconti, dopo averci pensato per non meno di quattro minuti, abbia scoperto un nuovo, formidabile principio della politica economica, destinato a segnare la scienza per il prossimo mezzo secolo, e a passare alla storia dell'economia come "Primo Principio di Tremonti":
Il Prof. Tremonti, candidato al Nobel, dovrà fronteggiare resistenze interne fortissime. Innanzitutto lo stesso Brunetta, che non riconoscerà mai la genialità di un principio che ha il solo torto di allontanarlo dal Nobel che, diciamocelo! Brunetta avrebbe ampiamente meritato.
emma marcegallina
Poi la Lega Patana: con un elettorato fatto da proprietari di fabrichette che col nero e col "vieni a lavorare quando e se ti chiamo", condito con una bella spruzzata di evasione fiscale, ci ha fatto su il capannone nuovo, la BMW 4x4 di servissio (così può scalarla dall'imponibile), e la villa monofamiliare coi nani di gesso. Vaglielo a spiegare, al signor Fumagalli delle omonime viterie, che la pacchia deve finire! Come minimo, ti infila nella trafilatrice, e ti filetta...
Infine, la padrona delle ferriere, tale Marcegaglia che - abbandonate le minigonne che esibiva da "Giovane Figlia di Industriale" (non più adatte al nuovo ruolo, ma soprattutto ai nuovi, crescenti livelli di ragadi e cellulite), come Presidente di Confindustria, ha risposto al divino Giulio, con un elegante giro di parole: "...ma che cazzo dici... ti sei venduto il cervello..." Si sa, dal Costa di Genova al Lucchini, gli industriali italiani sono sempre stati guidati da persone illuminate.
Ora il mondo scientifico attende con impazienza il "Secondo Principio di Tremonti": come raggiungere l'obiettivo? già... Giulio non ci aveva pensato. Una volta spiegato che è meglio essere felici, sicuri e ben pagati, che raccogliere pomodori a stagione o lavorare a ore in un call-center, sul secondo principio sta lavorando. Del secondo principio, per ora, Tremonti ha in mente solo il titolo e il sottotitolo:
(Non abbiamo la più pallida idea, ma ci stiamo lavorando con Branchard, Giavazzi, Morando Treu, Ichino e Marco Biagi)
Ma ora parliamo seriamente. Il dibattito sul come, ci possiamo scommettere, durerà almeno fino alle prossime elezioni regionali. Come ha già maliziosamente scritto Paolo Farinella, un serbatoio elettorale di 4 milioni di scazzati senza speranza, senza futuro, senza progetti di vita, non può essere abbandonato in mano alla sinistra. Bisogna coccolarlo, almeno fino al giorno del voto. Il "che fare" non è fondamentale. L'importante è spostare il dibattito sul "lo vogliamo fare". Stiamo lavorando per voi. Poi, passata la festa, gabbatu lu santu.
E tanto per chiarire il concetto, mentre Tremonti - improvvisamente trasformato da Santo Protettore degli Evasori Fiscali in Cavaliere dei Deboli ed Indifesi - lavora per noi, sempre su sua disposizione, la MaryStar Gelmini manda avanti il progetto di togliere a 40.000 precari a vita della scuola anche l'ultimo, precario, incerto e miserabile tozzo di pane, per consegnarli alla beneficenza della Caritas. Un piatto di minestra non si nega a nessuno.
Ora prepariamoci al profluvio di dichiarazioni, smentite, distinguo, noi l'avevamo detto. Prepariamoci a Minzolini & Fede che tre volte al dì, durante i pasti, ci ricorderanno che ad introdurre il precariato spinto in Italia è stato tale TizianoTreu, centro-sinistra. Ci tireranno addosso non solo Treu, ma anche Giavazzi, Ichino, Calearo, Morando, e tutte le incoerenze e le belinate di una sinistra che, improvvisamente, si è messa a correre nella stessa direzione della destra, a volte con tanto impegno da sorpassare, senza accorgersi, persino i battistrada.
E nel frattempo, i precari resterano precari, Cimoli, dopo aver contribuito alla distruzione di FF.SS. ed Alitalia, un posticino "fisso" da 2,5 milioni di euri all'anno lo troverà sempre. E poi, in casi disperati, c'è sempre la possibilità di iscriversi all'UDC: un posticino da "addetto stampa" alla Regione Sicilia non si nega a nessuno. Dove mangiano in 27, possono mangiare anche in 28. In casi disperati, telefonare alla signora Lonardo in Mastella, al numero verde appositamente creato per diffondere la cultura del Posto Fisso. Un posticino all'ARPAC non si nega a nessuno.
Tafanus
P.S.: vedere anche il post [europee: ecco i candidati impresentabili], del 22/5/2009]
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