Sui numeri, rilevo che a fronte dei nostri 4.700 voti espressi, un sondaggio telefonico fatto da Crespi (ex Datamedia), è stato svolto su 600 telefonate. La metà degli interpellati non anfrà a votare; di ciò che resta, il 40% ha detto che voterà, ma "non ha ancora deciso" per chi. Quindi ad esprimere una preferenza è stato il 60& del 50% di un campione di 600 interpellati. Fatti i conticini? Crespi ha lavorato sulla bellezza di 180 voti espressi. Su questo ampio campione, sapete quali erano i titoli, in rete? "Il 20% degli elettori del PD, se potesse, voterebbe per Grillo". Da non credere. Fanno le percentuali su 36 dichiarazioni di voto. Noi abbiamo 4.700 voti, di cui il 96% (cioè 4500) sono "voti espressi". Su questi, Grillo è al 7,3%, e non al 20% (come dice Crespi), o all'80%, come ipotizzava, senza neanche ridere, qualche estimatore. Crespi estrapola 36 voti, noi 330. Peccato non poter fare una verifica in corpore vili... Comunque, ecco i dati:
Le valutazioni, a più tardi. Comunque, chi voglia vedere in maniera più leggibile gli ultimi dati, può andare sul sondaggio e cliccare su "risultati".
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Ho aspettato. come promesso, l'ultimissimo momento, per dire per chi voterò. Nessun tatticismo, Andrò a votare, domani, in stato confusionale, perchè tutti i candidati hanno aspetti che mi piacciono, e aspetti che mi piacciono meno. Il mio voto andrà ad Ignazio Marino. Non so se ce la farà, perchè non è nel cuore dello establishment di partito, e perchè non ne sa gesrire bene come altri le leve. Fino all'altro giorno, davvero non sapevo cosa fare. Poi, in questi giorni, Bersani e Franceschini hanno fatto due cose che mi sono piaciute poco,e che hanno fatto pendere la mia decisione verso Marino:
BERSANI: ha imbarcato nelle sue liste un rottame del craxismo come Giusy La Ganga, massone, pregiudicato, fra i padri fondatori dell'Italia da spolpare.
FRANCESCHINI: per carità... è vero che Tremonti l'uscita sul posto fisso l'ha fatta a fini elettorali... 4 milioni di precari sono un bel serbatoio nel quale attingere... Però Franceschini si è affrettato con eccessiva foga a salire del carro di coloro che dicono che dalla "flessibilità" al posto fisso sarebbe un passo indietro inaccettabile. Io invece penso che se non si torna dalla "flessibilità all'italiana", che si pronuncia flessibilità ma si pronuncia precariato a vita, ad una ragionevole certezza sul futuro, i nostri giovani diventeranno degli sbandati in servizio permanente effettivo.
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