Caro Piero,
chi ti scrive è uno che vota a sinistra da un'eternità. Una volta lo faceva con orgoglio, quando la sinistra si chiamava PCI, e il Segretario si chiamava Enrico Berlinguer. Nel corso degli anni, gli è poi capitato sempre più spesso di farlo "turandosi il naso".
Chi ti scrive, votava sinistra con orgoglio, perchè la "questione morale" non era un vuoto titoletto di programma, ma era una filosofia politica. La "diversità della sinistra" non era uno slogan elettorale, ma qualcosa che di poteva toccare con mano, respirare, introitare, e trasmettere agli altri, ai giovani, a quelli che arrivavano dopo di noi.
La Sinistra Vera non ha mai atteso il terzo grado di giudizio (che in Italia è quasi sempre un traguardo irraggiungibile) per chiedere ai suoi rappresentati di fare un passo indietro. Hai presente la storiella della moglie di Cesare?
Chi ti scrive è uno che passa le sue giornate, e a volte le sue nottate, a farsi venire il culo quadrato, gli occhi rossi e le palle che girano, per tentare di fare la respirazione bocca a bocca ad una sinistra agonizzante. Lo fa gratis (anzi, sopportando qualche costo), e quindi non è sospettabile di essere guidato da nient'altro che dal suo datato, e spesso disilluso amore per la sinistra.
Ti chiedo di dimetterti: di fare un estremo lascito alla sinistra. Io non appartengo alla schiera dei giustizialisti, e quindi per capire se tu abbia fatto le cose che ti vengono addebitate, o un po' di meno, o un po' di più, attendo, come sempre, il verdetto della magistratura, che rispetto SEMPRE, e non a targhe alterne come Berlusconi: buona quando lo assolve, con la toga rossa quando lo condanna.
Nelle cose che sembrano essere emerse per acta, ho l'impressione che qualcosa di "disdicevole" tu l'abbia fatta. Non parlo dell'andare o non andare con una trans (ho sempre sostenuto che le scelte sessuali sono un atto privato, confinato alla morale, alle preferenze, alle scelte di chiunque). Oltretutto, io ho il MASSIMO rispetto per tutti i generi sessuali. Ma nel tuo caso, c'è qualcosa di diverso e di peggio: ti sei reso ricattabile, ed hai accettato una trattativa ricattatoria, c ondotta addirittura da rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri, "nei secoli fedele". E questo, anche senza il mitico terzo grado di giudizio, sembra accertato "oltre ogni ragionevole dubbio".Quindi, non sei più la moglie di Cesare.
Ti chiedo di dimetterti per il bene della sinistra. Il tuo atto, sarebbe un passo doloroso per te, ma un piccolo passo per la sinistra, in direzione del "ritorno al passato". Un passato mai sufficientemente rimpianto, quello della diversità della sinistra. Quello della moglie di Cesare.
Ti chiedo di dimetterti, perchè se accettiamo il principio che nel tuo caso si tratti di faccende private, staccate dal tuo ruolo pubblico, con quale coraggio, con quale faccia potremmo continuare ad attaccare domani Berlusconi, le sue escort, le sue puttane, le sue candidate-veline, le sue discusse ministre, i suoi festini, le Noemi, le Grandi Sorelle, e tutto il ciarpame denunciato per prima non da noi ma da Veronica Lario in Berlusconi?.
Ti chiedo di dimetterti, perchè altrimenti, da domani, saremo sotto il fuoco incrociato di personaggi di elevata moralità politica come i Cicchitto, i Gasparri, i Bondi e i Capezzone. Dimettiti, e da domani noi potremo di nuovo sbattere in faccia a questa marmaglia impresentabile la ritrovata "diversità della sinistra", alla quale governatori come Bassolino, Del Turco, ed ora Marrazzo, avete inferto una profonda ferita. Tentiamo di ripartire: dalla questione morale, dalla diversità della sinistra.
Tafanus
chi ti scrive è uno che vota a sinistra da un'eternità. Una volta lo faceva con orgoglio, quando la sinistra si chiamava PCI, e il Segretario si chiamava Enrico Berlinguer. Nel corso degli anni, gli è poi capitato sempre più spesso di farlo "turandosi il naso".
Chi ti scrive, votava sinistra con orgoglio, perchè la "questione morale" non era un vuoto titoletto di programma, ma era una filosofia politica. La "diversità della sinistra" non era uno slogan elettorale, ma qualcosa che di poteva toccare con mano, respirare, introitare, e trasmettere agli altri, ai giovani, a quelli che arrivavano dopo di noi.
La Sinistra Vera non ha mai atteso il terzo grado di giudizio (che in Italia è quasi sempre un traguardo irraggiungibile) per chiedere ai suoi rappresentati di fare un passo indietro. Hai presente la storiella della moglie di Cesare?
Chi ti scrive è uno che passa le sue giornate, e a volte le sue nottate, a farsi venire il culo quadrato, gli occhi rossi e le palle che girano, per tentare di fare la respirazione bocca a bocca ad una sinistra agonizzante. Lo fa gratis (anzi, sopportando qualche costo), e quindi non è sospettabile di essere guidato da nient'altro che dal suo datato, e spesso disilluso amore per la sinistra.
Ti chiedo di dimetterti: di fare un estremo lascito alla sinistra. Io non appartengo alla schiera dei giustizialisti, e quindi per capire se tu abbia fatto le cose che ti vengono addebitate, o un po' di meno, o un po' di più, attendo, come sempre, il verdetto della magistratura, che rispetto SEMPRE, e non a targhe alterne come Berlusconi: buona quando lo assolve, con la toga rossa quando lo condanna.
Nelle cose che sembrano essere emerse per acta, ho l'impressione che qualcosa di "disdicevole" tu l'abbia fatta. Non parlo dell'andare o non andare con una trans (ho sempre sostenuto che le scelte sessuali sono un atto privato, confinato alla morale, alle preferenze, alle scelte di chiunque). Oltretutto, io ho il MASSIMO rispetto per tutti i generi sessuali. Ma nel tuo caso, c'è qualcosa di diverso e di peggio: ti sei reso ricattabile, ed hai accettato una trattativa ricattatoria, c ondotta addirittura da rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri, "nei secoli fedele". E questo, anche senza il mitico terzo grado di giudizio, sembra accertato "oltre ogni ragionevole dubbio".Quindi, non sei più la moglie di Cesare.
Ti chiedo di dimetterti per il bene della sinistra. Il tuo atto, sarebbe un passo doloroso per te, ma un piccolo passo per la sinistra, in direzione del "ritorno al passato". Un passato mai sufficientemente rimpianto, quello della diversità della sinistra. Quello della moglie di Cesare.
Ti chiedo di dimetterti, perchè se accettiamo il principio che nel tuo caso si tratti di faccende private, staccate dal tuo ruolo pubblico, con quale coraggio, con quale faccia potremmo continuare ad attaccare domani Berlusconi, le sue escort, le sue puttane, le sue candidate-veline, le sue discusse ministre, i suoi festini, le Noemi, le Grandi Sorelle, e tutto il ciarpame denunciato per prima non da noi ma da Veronica Lario in Berlusconi?.
Ti chiedo di dimetterti, perchè altrimenti, da domani, saremo sotto il fuoco incrociato di personaggi di elevata moralità politica come i Cicchitto, i Gasparri, i Bondi e i Capezzone. Dimettiti, e da domani noi potremo di nuovo sbattere in faccia a questa marmaglia impresentabile la ritrovata "diversità della sinistra", alla quale governatori come Bassolino, Del Turco, ed ora Marrazzo, avete inferto una profonda ferita. Tentiamo di ripartire: dalla questione morale, dalla diversità della sinistra.
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