Stamattina, as usual, mi sono svegliato alle sette, ho odiato fino alle 10,30 in punto, poi ho preso un caffè, ho accesso il PC, e mi sono messo a sfogliare i giornali online. Quale non è stata la mia sorpresa quando, aprendo il Korriere - supplemento italiano della Правда - mi sono trovato di fronte a due articolesse che hanno dell'incredibile...
Una delle due citava le parole dell'Avvocato Pecorella, uno che per anni ha fatto parte della Guardia Imperiale del Principe dei Mascalzoni. Questo infiltrato alla Corte del Re Sole, alla fine, non ha retto più alla finzione che per anni lo ha costretto ad accettare ricche prebende dal Principe, pur di non tradirsi... Ma il tempo è galantuomo, ed oggi scopriamo (ma noi l'abbiamo sempre saputo!) che l'Avvocato Pecorella, in fondo all'anima, è sempre rimasto l'avvocato del "Soccorso Rosso", difensore di sanguinari komunisti giustizialisti, e patrono delle tricoteuses...
Leggiamoli, alcuni stralci di [questa intervista di Dino Martirano], che ci restituisce finalmente il Gaetano Pecorella della Stella (a cinque punte):
"...la legge sul processo breve esprime un criterio condivisibile da tutti. Però, così come è articolata, mostra aspetti di irragionevolezza e risponde ad esigenze demagogiche e populiste quando si escludono da questo percorso gli imputati con una precedente condanna e tutti gli stranieri accusati di immigrazione clandestina: per questo il ddl va rivisto rispetto ai criteri di applicazione della norma nella fase transitoria, e non solo, tenendo conto della complessità del processo, del numero degli imputati, della domanda sociale di giustizia...". Adesso - a sentirlo parlare del ddl scritto dal collega Niccolò Ghedini per mettere una toppa alla bocciatura del lodo Alfano che ha ha fatto ripartire i processi milanesi contro il premier - Gaetano Pecorella (Pdl) sembra tornato ai tempi battaglieri in cui presiedeva l’Unione delle Camere penali e non faceva sconti ai governi intenti a modificare la procedura penale.
Onorevole Pecorella, hanno ragione i suoi colleghi penalisti a definire il ddl Gasparri-Quagliariello-Bricolo «inadeguato e contradditorio»?
Certo, nel testo ci sono alcuni problemi che restano aperti.
È stato lei a dire che non ci sarà alcun processo veloce se non si pagano gli straordinari ai cancellieri per lavorare anche di pomeriggio?
Per qualche regione d’Italia e per qualche processo particolarmente complesso, sarebbe difficile affermare che la colpa è solo del giudice se il dibattimento non si conclude nei tempi concordati. Quindi, contestualmente, bisognerebbe provvedere affinché il personale ausiliario sia disponibile in aula mattina e pomeriggio in modo che le udienze durino tutta la giornata. Se non ci sono i cancellieri, si può fare una norma per mobilitare altri dipendenti pubblici, magari anche i vigili urbani, che possono benissimo svolgere il ruolo di cancelleria, tanto più in un sistema che si basa sulla fonoregistrazione. Se vogliamo dimezzare tempi, dobbiamo raddoppiare la produttività [...]
Cosa pensa dell'esclusione dal processo breve del reato di immigrazione, una contravvenzione punibile con un’ammenda?
Ecco, forse si dovrebbe abbandonare l’effetto un po’ demagogico e populista [...] È ragionevole che sia esclusa l’associazione a delinquere mentre è del tutto irragionevole che siano esclusi i reati legati al testo unico sull’immigrazione: sull’esclusione degli immigrati dal processo breve l’unica esigenza sembra essere di natura demagogica. (...insomma, per usare un francesismo, una marchetta alla Sega Nord... NdR)
Reggerà l’esclusione dei censurati dal processo breve?
Io credo che la questione della corsia preferenziale riservata agli incensurati sia assolutamente irragionevole perché la durata del processo non può dipendere dal fatto che uno ha avuto una condanna precedente, magari anche per reati modesti.
Se un incensurato va a processo per truffa, è vero che, con la nuova legge, più sono i truffati e maggiore sarà la possibilità per l’imputato di farla franca con la prescrizione processuale?
Se il processo è molto complesso è difficile che si celebri in due anni. E poi bisognerebbe tenere conto anche del numero degli imputati. Cosa succede se, per esempio, uno di loro è incensurato e l’altro censurato?» Ma sotto la toga Pecorella indossa pur sempre la grisaglia da politico navigato che vede più lontano delle polemiche di giornata: "...questa strada del processo breve va perseguita in ogni caso, perché è una questione di civiltà, mentre per tutelare le alte cariche dello Stato è ormai arrivato il tempo di riproporre per via costituzionale il lodo Alfano riveduto e corretto secondo le indicazioni che ci ha dato la Consulta..." (...tel chì, ogni tanto "er pecorella di lotta" si ricorda che intanto a pagargli le prebende è pur sempre il Principe, e ritorna "er pecorella appecoronato di governo"... Che tempi, signoramia, oggi tutto costa così caro... non trovi una Mercedes a meno di 100.000 euri neanche a comperarla a Tirana da un commerciante albanese...)
Meglio dunque un super scudo a prova di Consulta?
Ecco, bisogna mettere un punto fermo. Perché qui va garantito che si governi nei prossimi tre anni e mezzo, fino al termine della legislatura. Altrimenti non riusciremo mai a fare le grandi riforme. Mettiamoci una pietra sopra e stabiliamo che il premier si sottoporrà al processo. Ma alla fine del mandato... ( fantastico, il pecorella appecoronato... e se in questi tre anni e mezzo il premier dovesse essere colto in flagrante a stuprare una monaca nel matroneo del Duomo, durante la Santa Messa, che facciamo? lo lasciamo a Palazzo Chigi perchè fra un reatino e l'altro "completi le grandi riforme" che in 15 anni non ha nemmeno abbozzato? ...ecco... il pecorella appecoronato ricomincia a belare idiozie... NdR)
C’è un’alternativa al ddl costituzionale e alla legge sul processo veloce?
La Corte d’appello di Milano (nella sentenza di condanna di Mills, ndr ) ha detto che si tratterebbe di corruzione susseguente in atti giudiziari senza che ci fosse accordo precedente. Ci sono due sentenze della Cassazione: una dice che la corruzione in atti giudiziari susseguente non esiste, l’altra dice il contrario. Ecco, una norma ordinaria interpretativa potrebbe chiarire. Però è il lodo per via costituzionale la strada maestra .
Il toro va preso per le corna?
Esatto.
...siamo d'accordo. Il toro va preso per le corna. Operazione tanto più semplice, quanto più il Principe ha un ampio armamentario di corna "ready-to-use". E poi il lodo per via costituzionale, a sentire gli umori della ggente, forse avrebbe qualche problemino sia a superare il 66,7% in parlamento, sia a superare un referendum confermativo senza quorum. Purchè non ci si inventi una qualche "leggina transitoria" che sospenda di nuovo i processi de Principe in attesa del completamento dell'iter previsto dall'art. 138 della Costituzione...
Il suo lato "cerchista" esordisce con delle considerazioni che potrebbero essere state scritte nientemeno che dal celebre Tafanus, che infatti ha chiesto di controfirmarle:
"...tutto lascia credere - e aggiungo: sperare (...sperare, capite?! incredibbole!... NdR) - che il provvedimento circa il cosiddetto «processo breve» non andrà in porto. Appare assai improbabile, infatti, che esso possa superare, nell'ordine: le divisioni all'interno della stessa maggioranza, le presumibili e motivate obiezioni d'incostituzionalità da parte del presidente Napolitano o, alla fine, il giudizio davanti alla Consulta stessa. Mancherà dunque il suo obiettivo l'ennesimo tentativo di escogitare qualcosa per consentire a Berlusconi di sfilarsi dal processo davanti al tribunale di Milano per corruzione in atti giudiziari. In questo caso immaginando, però, un legge troppo smaccatamente ad personam, troppo contraddittoria, e troppo lesiva dell'attesa di giustizia da parte di tante parti lese, per sperare di avere l'approvazione anche di quella parte dell'opinione pubblica non ostile per principio al presidente del Consiglio (..."non ostile" a prescindere, come direbbe il Principe De Curtisi... NdR). Sul contenuto del lodo Alfano si poteva ragionare, sulla proposta attualmente in discussione è impossibile..."
...poi però il Nostro ricorda all'improvviso di dovere la sua fama imperitura al cerchiobottismo (e non al solo cerchismo), e rimedia, con un ultimo paragrafo che rimette le cose in ordine, e chi spiega che no, con Silvio non si può...:
"...all'amara conclusione che sembra imporsi, di una paralisi che non si sbloccherà, già mi pare di sentire l'obiezione di rito: «Tutto si sistemerebbe se Silvio Berlusconi accettasse di mettersi da parte facendosi processare, e accettasse tranquillamente (questo lo aggiungo io) la condanna che prima o poi sicuramente lo colpirebbe». Obiezione che ai miei occhi tradisce solo una straordinaria ingenuità circa il modo in cui funzionano le cose nelle società reali: pensare infatti che un capo politico di straordinario successo possa farsi mettere fuori gioco da un tribunale, senza combinare sfracelli pur sapendo di poter contare sul più che prevedibile consenso della maggioranza dell'elettorato, pensare una cosa simile equivale a null'altro che a raccontarsi una favola. Ma siccome le favole qui non servono, né servono i sermoni e le maledizioni, prepariamoci ad aggirarci ancora a lungo nel vicolo cieco in cui siamo finiti..."
...finalmente ci siamo... bastava aspettare l'ultimo capoverso, per ritrovare il "bottista", la metà paracula del cerchiobottista che abbiamo sempre conosciuto e disistimato. No, caro gallo della loggia, ritiriamo la nostra affrettata richiesta di controfirmare il suo articolo. Che cazzo ha voluto dire? che uno "popolare" deve essere legibus solutus a furor di clacques politiche, di "menomalechesilcioc'è", di "silviocimanchi"??? Ma allora Vasco Rossi? potrà sodomizzare un intero giardino d'infanzia durante la ricreazione, visto che è forse più popolare di Silvio? E dove lo ha avvistato, il "capo politico di straordinario successo? Nelle decine di copertine che gli sono state dedicate dai principali giornali seri del mondo occidentale? "Der Pate"? "Why Berlusconi is unfit to lead Italy"? "Dump Berlusconi"? "Le bouffon d'Europe"?"Mamma mia"? Oppure si riferisce alle corna nelle foto ufficiali? o al dito medio alzato alzato al cielo a mo' di un camionista dello Wisconsin durante un comizio, mentre dava una palpatina alla Micaela Biancofiore? O al suo modo paterno di consigliare alla D'Addario "frequenti masturbazioni"?
No, non può essere così! In fondo lei è un "politologo" (così, almeno, mi hanno detto...) di grande intelligenza. Non può vedere la Grandezza di Silvio in cose così marginali. Forse lei il "Capo Politico Di Straordinario Successo" lo ha dedotto dal fatto che da 15 anni il nostro paese (minuscolo) è inchiavardato ai problemi di questo coso di gesso da giardino. E lei, caro Galli, ormai non riesce a schiodarsi dal suo cerchiobottismo disuguale: un colpo al cerchio, e tre colpetti alla botte.
Caro Galli, le posso dare del tu?...
Tafanus
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