Sapete come ha fatto un signore di nome Obama ad entrare nel sancta sanctorum della sala ovale ? Semplicemente dichiarando che la democrazia non è morta e che ognuno di noi può davvero intervenire nel dibattito politico direttamente tramite il SUO presidente. O il SUO politico di riferimento. Che può contattare e che può controllare direttamente in quanto a lui collegato con una mail che emette a termini fissi (in genere ogni due settimane) comunicati non politici ma di avanzamento lavori. Con un sito che si occupa di valutare quali siano i pareri medi del gruppo che lo ha votato. E che di conseguenza non legifera in funzione di opportunità politiche (o peggio di subordinazione rispetto ad un capo) ma di indicazioni date direttamente dai suoi elettori.
Sabato 14 don Farinella esortava da queste pagine a svegliarci facendo VERA opposizione: in effetti dopo la riproposizione sostanziale di una legge ad personam quale quella relativa ai termini di estinzione di un processo in sei anni, che ha come al solito un sapore più di boutade che non di vero tentativo, tutti i politici del centrosinistra dovrebbero iniziare uno sciopero della fame per evidenziare quanto ci si stia avvicinando ad una dittatura monocratica da parte di uno squilibrato e di suoi adepti sciocchi. Nulla di ciò accade: si assiste invece ad uno spettacolo felliniano dove il buon Casini sbraita contro una legge “disgustosa” proponendo però un inciucio costituzionale sinistramente simile al lodo Alfano, già bocciato dalla consulta e ovviamente anticostituzionale. Vedete, per realizzare una legge quale quella del Lodo Alfano si dovrebbe andare in Parlamento e votare per la modifica dell’articolo 3 della costituzione, che recita precisamente ”
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” Di conseguenza, se si volesse davvero realizzare una schifezza quale quella proposta dal “guardasigilli” (laureato in legge, oltretutto) si dovrebbe modificare la costituzione con un quorum pari al 66% degli aventi diritto sia in parlamento che in Senato. Che dovrebbe modificare quanto sopra più o meno in questa maniera “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali escludendo il Sig. Silvio Berlusconi che essendo unto dal signore ha diritti feudali vietati agli altri cittadini incluso lo jus primae noctis”.
Ce lo vedete un parlamento che vara un simile testo ? Direi di no, certo non grazie al gruppo polli maggioranza che voterebbe compatto anche la reintroduzione della decima a favore di Mediaset con la scusa del “servizio pubblico” garantito dalle TV del cavaliere, ma il raggiungere il 66% oggi appare sostanzialmente impossibile. A meno che anche Bersani decida di farsi assumere dal Cavaliere…
Vedete, un politico queste cose le capisce benissimo: se Casini ha aperto una porta alla modifica della legge costituzionale lo ha fatto a ragion veduta, offrendo una disponibilità ad una procedura che, per evidenti motivi legati alla fretta maledetta che attanaglia Berlusconi, è una strada assolutamente impraticabile. Quindi in questo momento, con il processo Mills che lo insegue, e che avrà facilmente un epilogo infausto, abbiamo un leone in gabbia che si sente messo alle strette dai suoi stessi alleati, in primis Fini ma anche Bossi che per sdoganare il DDL sui processi ha finito per dare la mazzata finale alla credibilità (e costituzionalità) dello stesso facendo di fatto eliminare un reato amministrativo (l’immigrazione irregolare) da quello prescrivibili d’ufficio, mentre l’omicidio colposo ne beneficerebbe. Ora, facendo due conti alla sentenza Mills dovrebbero mancare dai due ai tre mesi, un tempo assolutamente insufficiente per qualunque azione che non sia di forza: se il presidente dormiente rimette alle camere un testo sostanzialmente anticostituzionale (ovviamente fra due mesi) la sentenza di primo grado viene emessa, inchiodando le pretese di repubblica presidenziale di questo signore.
E permettendo un sostanziale ricambio di questa politica mefitica gestita in maniera clientelare scegliendo fantocci piuttosto che rappresentanti.
Resta la proposta: se fare opposizione significa opporsi alle schifezze, che ne dite di un movimento che nasce dalla rete e che dichiari un contatto continuo con i propri elettori tramite un sistema simile a quello proposto dall’attuale presidente degli Stati Uniti ? In altre parole un movimento che dichiari che i suoi rappresentanti, eletti direttamente tramite la rete, si impegnino ad avere un sito interattivo in rete e che siano disponibili a seguire ALLA LETTERA le indicazioni dei propri elettori. Mi piacerebbe davvero qualche parere per capire se questa strada possa davvero cambiare questa palude in cui siamo precipitati.”.
Axel
Sabato 14 don Farinella esortava da queste pagine a svegliarci facendo VERA opposizione: in effetti dopo la riproposizione sostanziale di una legge ad personam quale quella relativa ai termini di estinzione di un processo in sei anni, che ha come al solito un sapore più di boutade che non di vero tentativo, tutti i politici del centrosinistra dovrebbero iniziare uno sciopero della fame per evidenziare quanto ci si stia avvicinando ad una dittatura monocratica da parte di uno squilibrato e di suoi adepti sciocchi. Nulla di ciò accade: si assiste invece ad uno spettacolo felliniano dove il buon Casini sbraita contro una legge “disgustosa” proponendo però un inciucio costituzionale sinistramente simile al lodo Alfano, già bocciato dalla consulta e ovviamente anticostituzionale. Vedete, per realizzare una legge quale quella del Lodo Alfano si dovrebbe andare in Parlamento e votare per la modifica dell’articolo 3 della costituzione, che recita precisamente ”
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” Di conseguenza, se si volesse davvero realizzare una schifezza quale quella proposta dal “guardasigilli” (laureato in legge, oltretutto) si dovrebbe modificare la costituzione con un quorum pari al 66% degli aventi diritto sia in parlamento che in Senato. Che dovrebbe modificare quanto sopra più o meno in questa maniera “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali escludendo il Sig. Silvio Berlusconi che essendo unto dal signore ha diritti feudali vietati agli altri cittadini incluso lo jus primae noctis”.
Ce lo vedete un parlamento che vara un simile testo ? Direi di no, certo non grazie al gruppo polli maggioranza che voterebbe compatto anche la reintroduzione della decima a favore di Mediaset con la scusa del “servizio pubblico” garantito dalle TV del cavaliere, ma il raggiungere il 66% oggi appare sostanzialmente impossibile. A meno che anche Bersani decida di farsi assumere dal Cavaliere…
Vedete, un politico queste cose le capisce benissimo: se Casini ha aperto una porta alla modifica della legge costituzionale lo ha fatto a ragion veduta, offrendo una disponibilità ad una procedura che, per evidenti motivi legati alla fretta maledetta che attanaglia Berlusconi, è una strada assolutamente impraticabile. Quindi in questo momento, con il processo Mills che lo insegue, e che avrà facilmente un epilogo infausto, abbiamo un leone in gabbia che si sente messo alle strette dai suoi stessi alleati, in primis Fini ma anche Bossi che per sdoganare il DDL sui processi ha finito per dare la mazzata finale alla credibilità (e costituzionalità) dello stesso facendo di fatto eliminare un reato amministrativo (l’immigrazione irregolare) da quello prescrivibili d’ufficio, mentre l’omicidio colposo ne beneficerebbe. Ora, facendo due conti alla sentenza Mills dovrebbero mancare dai due ai tre mesi, un tempo assolutamente insufficiente per qualunque azione che non sia di forza: se il presidente dormiente rimette alle camere un testo sostanzialmente anticostituzionale (ovviamente fra due mesi) la sentenza di primo grado viene emessa, inchiodando le pretese di repubblica presidenziale di questo signore.
E permettendo un sostanziale ricambio di questa politica mefitica gestita in maniera clientelare scegliendo fantocci piuttosto che rappresentanti.
Resta la proposta: se fare opposizione significa opporsi alle schifezze, che ne dite di un movimento che nasce dalla rete e che dichiari un contatto continuo con i propri elettori tramite un sistema simile a quello proposto dall’attuale presidente degli Stati Uniti ? In altre parole un movimento che dichiari che i suoi rappresentanti, eletti direttamente tramite la rete, si impegnino ad avere un sito interattivo in rete e che siano disponibili a seguire ALLA LETTERA le indicazioni dei propri elettori. Mi piacerebbe davvero qualche parere per capire se questa strada possa davvero cambiare questa palude in cui siamo precipitati.”.
Axel
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