...disabili? diversamente abili? abilmente diversi? Questione di lana caprina... non sono mai stato affascinato dalle raffinatezze del "politically correct". Il mondo è pieno di gente che chiama "operatore ecologico" il vecchio spazzino, ma lo tratta come un pària, e c'è gente che continua a chiamarlo spazzino, ma lo tratta con umanità, rispetto, buona educazione...
Un disabile è un disabile. E' un uomo, una donna, un vecchio, un bambino, che vive una vita spesso dura, in un ambiente ostile.
Pochi sono i paesi che hanno introitato la cultura del rispetto per i disabili. Nella grande Milano, capitale morale, spesso persino una giovane donna sana ha difficoltà, se ha al seguito un bambino con passeggino, ad usare il metrò. Niente ascensori, e scale mobili "vietate", quando funzionano. Per alcuni la salita o la discesa da un mezzo pubblico è come una parete di terzo grado.
Poi ci sono i paesi in guerra da sempre, con un numero incredibile di malati di Aids, di mutilati, di denutriti...
Quest'anno, solo tre mesi fa, si è spenta una donna alla quale i disabili del mondo più brutto devono molto: la indimenticabile ed indimenticata Teresa Sarti, moglie di Gino Strada, e fondatrice, insieme a Gino, nel 1994, di Emergency.
Era bella, Teresa... di quella bellezza irregolare, luminosa, di persona alla quale affideresti senza pensarci un attimo le chiavi di casa e la custodia dei tuoi figli. Ed io voglio accomunare, in questa giornata, i coniugi Strada, e i disabili di tutto il mondo, che vorrei manicheisticamente dividere in due blocchi: quelli che nella loro triste vita di dolore hanno avuto la fortuna di entrare nell'orbita della luminosa Teresa, e dell'infaticabile Gino, e quelli che questa fortuna non hanno avuto.
Molti hanno amato questa coppia. Qualche anno fa il Tafanus aveva lanciato una petizione per la candidatura di Gino Strada al premio Nobel per la pace. Sono state raccolte 9.000 firme. Tante, per un blog individuale. Poche, per raggiungere l'obiettivo, senza sostegno dei grandi media.
Oggi il Tafanus vuole al tempo stesso ricordare Teresa, e dare un aiuto ai disabili del mondo, affinchè Emergency possa raggiungerne e curarne un numero sempre maggiore. Un post su un blog non è il luogo adatto per dire tutto ciò che ha fatto questa coppia in 15 anni. Però ho voluto caricare sul tafanus, da cui potete scaricarlo, il rendiconto delle [realizzazioni di Emergency] dal 1994 al 2008. E' qualcosa di stupefacente. Leggetelo, e quando penserete ad un bambino mutilato che cammina con una protesi avanzata, o ad un anziano che sarà stato salvato con un intervento al cuore nel Sudan, pensate al sorriso di Teresa, pensate alla faccia triste come una salita di un uomo rimasto troppo presto solo.
Dare un senso alla vita di Gino, aiutarlo a riempire il vuoto che nella sua vita ha lasciato Teresa, significa anche dare una speranza ad altre centinaia di migliaia di disabili. Quando vedete un disabile di un paese sfortunato, [andate sul sito di Emergency]. e aiutate questa splendida organizzazione a sopravvivere oggi a Teresa, e fra cento anni anche a Gino.
Un disabile è un disabile. E' un uomo, una donna, un vecchio, un bambino, che vive una vita spesso dura, in un ambiente ostile.
Pochi sono i paesi che hanno introitato la cultura del rispetto per i disabili. Nella grande Milano, capitale morale, spesso persino una giovane donna sana ha difficoltà, se ha al seguito un bambino con passeggino, ad usare il metrò. Niente ascensori, e scale mobili "vietate", quando funzionano. Per alcuni la salita o la discesa da un mezzo pubblico è come una parete di terzo grado.
Poi ci sono i paesi in guerra da sempre, con un numero incredibile di malati di Aids, di mutilati, di denutriti...
Quest'anno, solo tre mesi fa, si è spenta una donna alla quale i disabili del mondo più brutto devono molto: la indimenticabile ed indimenticata Teresa Sarti, moglie di Gino Strada, e fondatrice, insieme a Gino, nel 1994, di Emergency.
Era bella, Teresa... di quella bellezza irregolare, luminosa, di persona alla quale affideresti senza pensarci un attimo le chiavi di casa e la custodia dei tuoi figli. Ed io voglio accomunare, in questa giornata, i coniugi Strada, e i disabili di tutto il mondo, che vorrei manicheisticamente dividere in due blocchi: quelli che nella loro triste vita di dolore hanno avuto la fortuna di entrare nell'orbita della luminosa Teresa, e dell'infaticabile Gino, e quelli che questa fortuna non hanno avuto.
Molti hanno amato questa coppia. Qualche anno fa il Tafanus aveva lanciato una petizione per la candidatura di Gino Strada al premio Nobel per la pace. Sono state raccolte 9.000 firme. Tante, per un blog individuale. Poche, per raggiungere l'obiettivo, senza sostegno dei grandi media.
Oggi il Tafanus vuole al tempo stesso ricordare Teresa, e dare un aiuto ai disabili del mondo, affinchè Emergency possa raggiungerne e curarne un numero sempre maggiore. Un post su un blog non è il luogo adatto per dire tutto ciò che ha fatto questa coppia in 15 anni. Però ho voluto caricare sul tafanus, da cui potete scaricarlo, il rendiconto delle [realizzazioni di Emergency] dal 1994 al 2008. E' qualcosa di stupefacente. Leggetelo, e quando penserete ad un bambino mutilato che cammina con una protesi avanzata, o ad un anziano che sarà stato salvato con un intervento al cuore nel Sudan, pensate al sorriso di Teresa, pensate alla faccia triste come una salita di un uomo rimasto troppo presto solo.
Dare un senso alla vita di Gino, aiutarlo a riempire il vuoto che nella sua vita ha lasciato Teresa, significa anche dare una speranza ad altre centinaia di migliaia di disabili. Quando vedete un disabile di un paese sfortunato, [andate sul sito di Emergency]. e aiutate questa splendida organizzazione a sopravvivere oggi a Teresa, e fra cento anni anche a Gino.
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