In altri termini, non si critica la corretta intenzione di "dimostrare" contro una situazione socio-politica che innegabilmente genera innumerevoli motivi di lamentela, ma la costruzione di una sintassi comunicativa che si basa su una strategia esplicita: la valenza di una manifestazione "nata dalla rete" e quindi apolitica si scontra con le evidenze dei piccoli segretucci di pulcinella dietro la quale la giornata di sabato scorso si è nascosta.
Purtroppo le mezze verità rendono purtroppo simili le compagini: Di Pietro che grida contro Berlusconi e viceversa non appaiono aimè come due schieramenti opposti, ma come due facce della stessa medaglia: tanto è vero che alla mossa NBD l'avversario non ha risposto con argomenti politici ma con un gioco di prestigio buffonesco quale la cattura di due picciotti di infimo valore spacciati come "pericolosi delinquenti".
Parlando dunque di lessico, si tratta quindi di capire quanto ci sia di diretto e quanto di artefatto in tutta questa bella storia che comincia con la bocciatura del "lodo" alfano (sempre minuscolo, stavolta in ossequio al quaraqquaqquà) fino alle dichiarazioni rese da Spatuzza ed al NBD. Che il pentito sia un uomo pericoloso se ne sono ben resi conto dalle parti di Arcore, e certamente non per le rivelazioni fatte e relative a chiacchiere da bar, ma perché sono "segni del tempo". Spatuzza resta infatti in silenzio per 16 lunghi anni dove viene arrestato e condannato per crimini orrendi: dopo 15 anni fa dichiarazioni, che hanno ovviamente riscontri oggettivi, ma che lasciano precise aree di buio su cui qualcuno potrà decidere di ragionare.
Per chi non dispone di un sistema di decodifica l'azione non ha molto senso: infatti le dichiarazioni fatte dopo 16 anni e basate su una chiacchiera da bar si prestano a venire confutate come "minchiate", ma ben sa Dell'Utri che non di questo si tratta. Chi ha interesse a dare chiare comunicazioni in stile siciliano sa che gli uomini che debbono capire hanno già abbondantemente compreso che sulla base di ciò che si lascia trapelare in maniera nemmeno troppo nascosta ciò che si può far scoppiare è cento volte peggio di questo.
In alttri termini, la cattura di due "pericolosi mafiosi" di cui non vi era traccia solo 20 giorni fa in quanto uno dei due (Fidanzati) era ricoverato in ospedale e la questura aveva anche l'indirizzo di casa, guarda caso nelle vicinanze del tribunale di Milano, risponde al codice "Vedi che io con la mafia non c'entro nulla ?", mentre la deposizione di un uomo d'onore che cita (e non incastra, si badi bene) il presidente del consiglio, risponde alla comunicazione codificata "sei un nostro uomo e ti affondiamo quando vogliamo".
Agli organizzatori del NBD questa finezza di codifiche sfugge totalmente: si pensa che abbattendo il simbolo si sia definitivamente risolto l'ingorgo di poteri che oggi, chiaramente, uccide il Paese Civile Italia e fa prosperare la nazione incivile italia. Non è così: il simbolo potrà cambiare, ma resta la struttura criminosa del sottofondo, che si nasconde e si pasce nelle nostre piccole furbizie di tutti i giorni che fanno da substrato a questi gaglioffi, incapaci a loro volta di decodificare altre comunicazioni criptate da chi li ha appoggiati.
Questa banda di dilettanti non ha quindi decodificato quanto comunicato da Spatuzza, o se l'ha fatto si bea nella illusoria tranquillità del poter eliminare i personaggi che li hanno creati. Tutto ciò, aggiungo, nella beata ignavia della cosiddetta "opposizione" che nulla esprime in questi disgraziati giorni dove mattone dopo mattone provvediamo a devastare le istituzioni del bel (?) paese.
Attenzione, però: uno Spatuzza lancia il sassolino. Temo che la pietra sia però già stata lanciata, e da qui a prendersene una in faccia, il passo è breve. Bersani, se ci sei batti un colpo. Magari non nei nostri gioielli di famiglia...
Alex Cariani
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