Cresciuto in cosa? In altezza? in peso corporeo? per la glicemia? per il PSA? per il tasso di testosterone? Inutile aspettarsi risposte dai Vespi, dai Cicchitti o dai Gasparri. E' cresciuto, e tanto basta. E' la prova che il "Partito dell'Amore" (quello che cavalca un cavallo bianco) ancora una volta ha sconfitto il "Partito dell'Odio" (quello che si distingue dal precedente per il cavallo, che è nero). Erga, non si deve odiare il Cipria, altrimenti, zac! il Sondaggio cresce. E mica di poco! di ben sette punti da una settimana all'altra. Uno tsunami.
E allora, costretti a fronteggiare questo tsunami, vediamo cosa "è cresciuto", di quanto, che significato ha, chi l'ha detto, quanto sia affidabile questo dato, eccetera. Cercherò di non fare, per non annoiare, un trattato sulla "Metodologia della Ricerca Sociale", ma solo di rinfrescare, a beneficio dei distratti, alcuni concetti elementari.
PREMESSA: in Italia, per legge, un sondaggio non esiste se non è condotto secondo i parametri dettati dalla ESOMAR (che è l'associazione europea degli Istituti di Ricerca certificati), e se il sondaggio non è pubblicato sul sito [sondaggipoliticoelettorali.it] che è un sito governativo, il quale impone di accompagnare i sondaggi pubblicati in sintesi con un minimo, ma giusto un minimo, di dati metodologici. Regola rispettata fino ad un certo punto, perchè spesso (vedi il sondaggio dei "più sette punti", di cui parleremo), non vengono pubblicati i questionari, i criteri di stratificazione del campione, e, nel caso specifico, nemmeno il numero di "risposte", ma solo il numero di "interpellati. Ma andiamo con ordine.
I PARAMETRI DI VALUTAZIONE DEI SONDAGGI - Sono essenzialmente due: il "margine d'errore", ed il "livello di confidenza".
Il livello di confidenza - Normalmente, nelle indagini sociografiche, un buon livello è quello del 95%, al quale si attengono gli istituti seri. Cosa significa dire che una ricerca presenta un livello di confidenza del 95%? Semplice: significa che se ripetiamo cento volte la stessa ricerca, con la stessa metodologia, almeno 95 volte otterremo lo stesso risultato, e cioè un risultato che varia all'interno del margine d'errore programmato (la famosa "forchetta").
Il margine d'errore - Indica l'affidabilità della ricerca (la famigerata "forchetta". Quando diciamo che una data ricerca è impostata con una metodologia tale per cui assicura un livello di confidenza del 95%, e un margine d'errore di +/- 3 punti, diciamo semplicemente che se ripetiamo 100 volte la ricerca, almeno 95 volte ritroviamo lo stesso valore, entro una forchetta di +/- 3 punti. Ora, il problema è che per dimezzare il margine d'errore, non è sufficiente raddoppiare il numero degli intervistati, ma lo si deve quadruplicare. Vi risparmio la formuletta, ma credetemi sulla parola: mentre il margine d'errore desiderato decresce in maniera lineare, la numerosità del campione che ne deriva cresce in maniera esponenziale. Ecco perchè migliorare, anche di poco, la qualità di un sondaggio, fa aumentare di moltissimo i costi. Due volte la qualità, quattro volte i costi.
Ma veniamo al "sondaggio" dei 7 punti in più, che tanto affascina alcuni sprovveduti, e guardiamolo sul sito governativo citato: il sondaggio è fatto dalla ISPO (Mannheimer), con metodo CATI (telefonate), su commissione del Corsera, e largamente utilizzato da Vespa, e da tutti gli uomini del Presidente. Quante sono le interviste? NON LO SAPPIAMO! Infatti, basta leggere con attenzione: Mannheimer cita solo il "numero di interpellati": 801, ma non il numero di rifiuti all'intervista. Ancora una volta, credetemi sulla parola: i "rifiuti", su una intervista politica telefonica, sono sempre superiori (a volte LARGAMENTE superiori) al 40%. Allora stimiamo noi ciò che Mannheimer non dice, e che Vespa non chiede: il 60% di 801 "interpellati fa 480 interviste, nella migliore delle ipotesi. Una impresentabile miseria, che fa viaggiare questo "sondaggio" intorno ad un margine d'errore di +/-5 punti. In altri termini, la "forchetta" è di 10 punti, una enormità.
E cosa è cresciuto, secondo questo pseudo-sondaggio? la "popolarità" del premier, dopo la mattonata, rispetto al mese precedente: in novembre la "popolarità" del Cipria era del 48,6%, dopo l'attentato è passata al 54,9". No, rettifichiamo: in novembre era compresa fra il 43,6 ed il 53,6, mentre in dicembre era compresa fra il 51,9 ed il 61,9. In teoria, col grande campione di Mannheimer, la "popolarità" (che peraltro, come vedremo, ha scarsa o nessuna attinenza con la propensione al voto) potrebbe essere, paradossalmente, addirittura diminuita: dal 53,6 (massimo teorico di novembre) al 51,9 (minimo teorico di dicembre. Non è fantastico, l'uso che si fa dei sondaggi?
E veniamo alla "popolarità": qual'era la popolarità di Tartaglia, prima della mattonata? ZERO, perchè nessuno lo conosceva. Qual'è oggi? non lo sappiamo. Ma anche se fosse solo del 10%. sarebbe superiore allo 0% di prima di ben 10 punti. Significa qualcosa? no. Non significa un cazzo.
Andiamo avanti: c'è un nesso, fra "popolarità" e intenzioni di voto? Nessuna, o molto, ma molto bassa. In questa ricerca di Dicembre (gentile omaggio di Mannheimer a Forza Italia) pietosamente non si fanno domande sulle intenzioni di voto, che invece c'erano in tutti i barometri precedenti. Per esempio, a novembre lo stesso Mannheimer ci dice: PdL: 38,2%. Allineato cogli altri maggiori istituti (Ipsos, Digis, Ipr Marketing). Quindi accontentiamoci di quello che passa il governo, e vediamo se lo stratosferico aumento di popolarità attribuito dal gentile Mannheimer al Cipria ed ai suoi scherani, come arma impropria di lotta mediatica, trovi un parallelo nelle intenzioni di voto. Lo vedremo nel grafico, ma scopriremo quello che già sapevamo: la mattonata fa dire a molti "...povero cavaliere, così non si fa..." ma poi tutto si ferma in uno striminzito zerovirgola di intenzioni di voto in più. A dicembre Digis dice 39,5, Ipsos dice 39,6. Questo zerovirgola si scioglierà come neve al sole, appena scomparsi i cerotti e le ecchimosi, e appena aprirà la sua bocca nuova di zecca, e ricomincerà a sparare "Amore & Cazzate. Wait nad see.
Nel frattempo, vediamo il grafico di tendenza della fiducia nel Governo Berlusconi, dalle origini ai giorni nostri, incluso il dato post-mattonata nei denti. E' molto istruttivo:
...in pratica, dal settembre 2008 in poi, tranne qualche pausa di assestamento, ed un lieve rimbalzino post-terremoto (quando era all'Aquila da mane a sera a promettere new-towns col golf, case tecnologicamente avanzate, e dentiere per tutti - un evergreen...) la caduta non si è ovviamente fermata neanche dopo la madonna nei denti. Quando si passa dalle emozioni al "ragggionamendo" (come diceva De Mida), si capisce che un premier ammaccato non ha nessuna qualità in più rispetto a prima... Tafanus
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