Mi rendo perfettamente conto che se leggessi queste parole
senza vivere in Italia sarei portato a pensare a qualche infermità mentale di
chi propina questa porcheria impunemente agli Italiani, ma sfortunatamente
questo è il dato di fatto: lo strapotere mediatico forza anche giornali come
Repubblica a mettere al centro dell'informazione questa scemenza facendo il
gioco di questi incapaci al governo ma capacissimi allo sgoverno.
Questo in un momento in cui fra ottobre e novembre il
disavanzo pubblico è aumentato di 15 MILIARDI di euro, con un fabbisogno delle
PA aumentato del 23%, in una condizione dove si parla di rischio default
(fallimento dello stato, per i meno acculturati dal punto di vista economico)
della Grecia che ha un debito pubblico di 300 miliardi di euro. Avete mai
sentito Minzolini che ci dice che il nostro debito AUMENTA del 5% rispetto a
quello quello greco OGNI MESE? E che il debito Italiano è pari a 6 volte quello
greco? Cioè a 1.800 miliardi di euro ? Si ma noi abbiamo un grande paese:
quello che "spezzeremo le reni alla Grecia. Lo dico con certezza assoluta"
(struttura lessicale che avete sentito di recente, vero ?).
Ieri a porta a porta gli spettatori erano veramente pochi e
meno di quelli che hanno seguito il grande fratello: a qualcuno questo fatto
dovrebbe far pensare. Lasciamo che la comunicazione televisiva venga sviluppata
tramite un solo punto di vista e non ci stiamo accorgendo che le modalità di
comunicazione stanno cambiando, e chi ci ammannisce questa spazzatura ha già
capito che le modalità di comunicazione varieranno nell'immediato tramite un
canale informativo che non è sottoponibile a censura.
Sul Corriere di stamattina Stella parla a sproposito di
rischi provenienti dalla rete, e di odio generato da Twitter e Facebook,
dimenticando che la contrapposizione non nasce dal Web ma dalla continua
proposizione di modelli di paranoia provenienti dalla tv. Qui sta il vero
divertissement: spostare le colpe di una televisione incapace di ammannire
verità su uno strumento vero per sua stessa caratteristica. E non perché nel web
non si possano trovare panzane e fakes, ma perché la vera risorsa della rete è
quella di obbligare chi la naviga a sviluppare uno spirito critico per "separare
i fatti dalle pugnette".
SOCIAL
Follow @Tafanus