Happy Xmas!
"...è stata annunciata dal premier Silvio Berlusconi come la prima pietra del Ponte
sullo Stretto. In realtà il cantiere che dovrebbe essere inaugurato il 23
dicembre prossimo in Calabria, altro non è che lo spostamento del tratto di
ferrovia tra Cannitello e Villa San Giovanni. E più precisamente della parte di
binario che da nord verso sud consente l' ingresso dei treni in stazione. Un'
opera non strettamente legata al Ponte - la ferrovia che si dovrà collegare ad
esso è un' altra [...] [da Repubblica del 20 Ottobre 2009]
...per piacere, qualcuno ne ha saputo niente? perchè anche se il premier giace temporaneamente lesionato ad Arcore, avrà pure un ministro delle Infrastrutture, un sottosegretario, o al limite una Brambilla da mandare in giro a tagliar nastri...
...per piacere, qualcuno ne ha saputo niente? perchè anche se il premier giace temporaneamente lesionato ad Arcore, avrà pure un ministro delle Infrastrutture, un sottosegretario, o al limite una Brambilla da mandare in giro a tagliar nastri...
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"...ma perché non restano a casa loro? Penserà qualcuno, osservando la foto delle
moltitudini che danno l'assalto ai treni ghiacciati delle Feste: migliaia di
persone disposte, pur di mettersi in viaggio, a sopportare o a compiere
qualsiasi sopruso. La risposta è abbastanza spiazzante: perché casa loro non è
il luogo da cui partono, ma quello in cui cercano di arrivare. Distratti
dall'epica moderna delle metropoli e dei social forum, ci eravamo dimenticati
che l'Italia rimane un Paese di emigranti che per sopravvivere hanno dovuto
crescere lontano dalle radici, di mammoni che sentono la mamma dieci volte al
giorno ma la vedono una volta l'anno: a Natale.
Il ritorno a casa dell'eroe, coacervo di sensazioni malinconiche che oscillano fra il ricordo dell'antica appartenenza e il sospetto di una sopraggiunta estraneità, è un meccanismo della natura. E come tale, anche quando sembra illogico, si perpetua inesorabile. Non esiste animale capace di sottrarsi al richiamo della tana. Non esiste pericolo o disagio che possa fermare questa corsa al contrario verso l'utero da cui si è usciti. E' un bisogno dell'anima. Certo, se Natale cadesse d'estate come in Australia, tutto suonerebbe meno poetico ma maledettamente più comodo..."
Massimo Gramellini - La Stampa
Il ritorno a casa dell'eroe, coacervo di sensazioni malinconiche che oscillano fra il ricordo dell'antica appartenenza e il sospetto di una sopraggiunta estraneità, è un meccanismo della natura. E come tale, anche quando sembra illogico, si perpetua inesorabile. Non esiste animale capace di sottrarsi al richiamo della tana. Non esiste pericolo o disagio che possa fermare questa corsa al contrario verso l'utero da cui si è usciti. E' un bisogno dell'anima. Certo, se Natale cadesse d'estate come in Australia, tutto suonerebbe meno poetico ma maledettamente più comodo..."
Massimo Gramellini - La Stampa
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