A completamento (per ora) del [post sul business del vaccino A1], pubblicato sabato 16 sul Tafanus, oggi aggiungiamo un estratto dell'articolo dell'amica Sandra Amurri, uscito ieri sul "Fatto Quotidiano". Questa faccenda rischia di far impallidire persino l'affaire De Lorenzo, ma siamo sicuri che non riuscirà a far arrossire i responsabili politici di questa bufala, pari solo, per magnitudo, al "Millennium Bug".
Non riporteremo tutto l'articolo, ma aggiungeremo quanto di nuovo Sandra ha scovato di nuovo, o da noi non ancora pubblicato.
Non riporteremo tutto l'articolo, ma aggiungeremo quanto di nuovo Sandra ha scovato di nuovo, o da noi non ancora pubblicato.
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La truffa dell’H1N1: più di 23 milioni di dosi inutilizzate - Gli spot del governo e la strana prelazione di Sirchia alla Novartis
DO YOU REMEMBER GIROLAMO SIRCHIA? - Ma si... quello delle mazzette prese dalle società farmaceutiche, quello che legiferava sulla intoccabilità degli embrioni, e nel frattempo attrezzava una bella (e costosissima) "clinica all'azoto liquido", dove conservare il Sacro Embrione"? Ecco cosa ci ricorda la Amurri:
GIROLAMO SIRCHIA: Condannato in primo grado a tre anni per aver intascato tangenti, carcere scampato grazie all’indulto, sospeso per cinque anni dai pubblici uffici – nel 2004, quando era ministro della Sanità nel secondo governo Berlusconi, a trattativa privata (cioè senza gara pubblica) ha versato a Novartis 3 milioni di euro per avere diritto alla prelazione sull’eventuale produzione di vaccini in caso di pandemia. Ed è arrivata l’influenza H1N1.
LA PANDEMIA MEDIATICA - "Costruita" la pandemia, il governo Berlusconi ha acquistato il vaccino dalla Novartis con un contratto che per le sue clausole previste è stato tenuto segreto, come "denuncia" la Corte dei Conti. 24 milioni di dosi per un costo di 184 milioni di euro da pagare anticipatamente con l’impegno da parte del governo di accollarsi la responsabilità di eventuali effetti collaterali e del pagamento nel caso di danni a terzi per motivi che non fossero attribuibili a difetti di fabbricazione. A conti fatti i vaccini ritirati e distribuiti alle Asl sono stati pari al valore di 10 milioni contro i 184 pagati. E ne sono stati inoculati solo 865 mila. Il resto? Finiranno al macero visto che scadranno tra poco. Risultato: spreco enorme di soldi pubblici di cui nessuno risponderà. Morale: i cittadini sono stati ingannati tre volte in un colpo solo.
La prima quando l’allora viceministro e oggi ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ripeteva che eravamo di fronte a una pandemia mortale di dimensioni inimmaginabili creando tra la popolazione il panico.
La seconda quando presi dall’ansia i cittadini si sono recati nei presidi ospedalieri per essere vaccinati e hanno scoperto che dovevano firmare il consenso informato in quanto il vaccino non aveva superato tutti i test obbligatori per essere immesso in commercio.
La terza quando hanno scoperto che lo Stato, cioè loro, aveva acquistato 24 milioni di dosi per 184 milioni di euro e ne aveva utilizzate 865 mila per 10 milioni di euro.
I CONTRATTI DEGLI ALTRI Tutt’altro esempio arriva dalla Polonia dove il primo ministro, Donald Tusk ha accusato le case farmaceutiche di voler scaricare la responsabilità per eventuali effetti collaterali in quanto il vaccino non era stato sufficientemente testato. E il ministro della Salute, il medico Ewa Kopacz, ha rincarato la dose aggiungendo che se le aziende produttrici non accettavano di assumersi la responsabilità legale per ogni caso di persona danneggiata i vaccini non erano acquistabili.
Stessa cosa ha fatto la Finlandia, decidendo che chi voleva vaccinarsi poteva farlo a proprie spese e a proprio rischio e pericolo perché lo Stato non avrebbe né finanziato né distribuito quel vaccino.
In Italia invece sono stati buttati via 184 milioni di euro nonostante il parere contrario di moltissimi farmacologi – compreso quello del direttore dell’Istituto di ricerca "Mario Negri" di Milano, Garattini, secondo cui la corsa al vaccino si spiega con "la grande pressione delle industrie che ne avrebbero tratto forti guadagni" – che si trattava di un virus "dalla mite virulenza" e acquistare il vaccino non sarebbe stato "un grande affare".
LO "SQUALENE"? E' INCLUSO NEL PREZZO - A questo si aggiunga che il vaccino, non casualmente a esclusione di quello americano, contiene lo squalene, che secondo una ricerca condotta alla Tulane Medical School sui veterani della Guerra del Golfo vaccinati per l’antrace con un vaccino contenente l’immuno-coadiuvante MF59 (contenente detto squalene) ha dimostrato che "il 95% di coloro che hanno sviluppato la GWS (Gulf War Syndrome), che ha causato migliaia di morti, aveva anticorpi verso lo squalene".
CONFLITTO D'INTERESSI, TANTO PER CAMBIARE ...abbiamo già parlato diffusamente della signora-fenomeno Giorgetti in Sacconi. Ieri Il Fatto aggiungeva:
Ma sulla decisione del nostro governo pesa anche l’ombra del conflitto di interessi che è stato solo apparentemente risolto con la nomina di Fazio ministro della Salute, ruolo ricoperto da Maurizio Sacconi la cui moglie Enrica Giorgetti è direttrice generale di Farmindustria. Certo la Novartis che ha prodotto il vaccino non è un’azienda italiana. Ma come si può ignorare che Farmindustria aderisce in ambito internazionale alla Federazione europea (EFPIA) e a quella mondiale (FIIM–IFPMA)? Oltre al fatto che il ministero della Salute, attraverso la AIFA (Agenzia italiana farmaci), stabilisce i prezzi dei farmaci, quali ritirare dal commercio e quali no. Ha il controllo su Farmindustria (che riunisce oltre 200 imprese del farmaco operanti in Italia, nazionali e a capitale estero) rispetto all’avviamento dell’impresa, alla natura degli stabilimenti, ai prodotti, all’immissione in commercio e alla presentazione del prodotto (etichetta, foglio illustrativo e pubblicità) ecc.
Conflitto denunciato da Antefatto.it , ignorato dai media e descritto dalla britannica Nature, una delle più antiche e prestigiose riviste scientifiche nell’articolo “Clean hands, please” (Mani pulite, per favore) in cui si legge: “Per di più le connessioni tra i ministeri della Sanità e del Welfare con il sistema industriale sono sgradevolmente strette: per esempio la moglie del ministro Maurizio Sacconi è direttrice generale di Farmindustria, l’associazione che promuove gli interessi delle aziende farmaceutiche".
(...nel frattempo apprendiamo che la Novartis italiana, noon contenta dei lauti introiti assicurateli dalla dabbenaggine - o peggio - di Sacconi & C., ha deciso il licenziamento di 24 informatori scientifici. Ormai, scoppiata la "Millennium Buble", non servono più. NdR)
I sintomi attribuibili alla sindrome: cefalee, sindrome da fatica cronica, perdita di controllo muscolare, vertigini e perdita dell'equilibrio, problemi di memoria, dolore muscolare e alle articolazioni, indigestione, problemi dermatologici, fiato corto e anche resistenza all'insulina. Le morti per tumore cerebrale, sclerosi laterale amiotrofica e fibromialgia sono attualmente riconosciute dal Defence and Veterans Affairs departments come potenzialmente connesse al servizio durante la guerra.
Furono avanzate diverse possibili cause e concause per la GWS, fra cui la vaccinazione anti-antrace (contenente il famigerato squalene), ed altre, quali l'esposizione all'uranio spento. Ma dei fattori legati alla partecipazione alla guerra del golfo, UNO, solo uno, ha dispiegat i suoi nefasti effetti anche su chi non era MAI andato in guerra nel golfo: il famigerato squalele. Leggiamo da Wikipedia:
"...durante l'operazione Tempesta nel deserto, il 41% dei soldati statunitensi, e tra il 57% e il 75% dei soldati inglesi furono vaccinati contro l'antrace. La versione del vaccino utilizzata all'inizio degli anni '90 fu causa di diversi gravi effetti collaterali, tra cui i sintomi della sindrome della guerra del golfo. Come tutti i vaccini, spesso provocava reazioni cutanee che in alcuni casi duravano settimane o mesi. Mentre venne approvato dalla Food and Drug Administration, non venne mai utilizzato in grande scala, in paragone ad altri vaccini utilizzati negli Stati Uniti. Nel 2002 venne pubblicato uno studio che collegava lo squalene, un coadiuvante sperimentale dei vaccini, ad individui che mostravano i sintomi clinici della sindrome del Golfo. La pubblicazione fornì dei forti sospetti che lo squalene fosse alla base dei sintomi e venne suggerito di effettuare uno studio epidemiologico su grande scala per verificare questa teoria.
Anche dopo la guerra, le truppe che non erano mai state fatte sbarcare oltreoceano, dopo aver ricevuto la vaccinazione svilupparono sintomi simili. Il pentagono non comunicò al Congresso di circa 20.000 casi di ospedalizzazione di soldati che erano stati vaccinati tra il 1998 e il 2000. Nonostante le ripetute assicurazioni sulla sicurezza e la necessità del vaccino, un giudice federale statunitense stabilì che c'era un buon motivo per credere che fosse dannoso e ordinò al Pentagono di interrompere la somministrazione nel ottobre 2004.
Il 15 dicembre 2005 la Food and Drug Administration ha inoltrato un comunicato dove viene affermato che il vaccino contro l'Antrace è sicuro ed efficace. Tuttavia il vaccino utilizzato attualmente non è lo stesso somministrato durante la prima guerra del golfo. (...che strano, vero? NdR) - Tafanus
DO YOU REMEMBER GIROLAMO SIRCHIA? - Ma si... quello delle mazzette prese dalle società farmaceutiche, quello che legiferava sulla intoccabilità degli embrioni, e nel frattempo attrezzava una bella (e costosissima) "clinica all'azoto liquido", dove conservare il Sacro Embrione"? Ecco cosa ci ricorda la Amurri:
GIROLAMO SIRCHIA: Condannato in primo grado a tre anni per aver intascato tangenti, carcere scampato grazie all’indulto, sospeso per cinque anni dai pubblici uffici – nel 2004, quando era ministro della Sanità nel secondo governo Berlusconi, a trattativa privata (cioè senza gara pubblica) ha versato a Novartis 3 milioni di euro per avere diritto alla prelazione sull’eventuale produzione di vaccini in caso di pandemia. Ed è arrivata l’influenza H1N1.
LA PANDEMIA MEDIATICA - "Costruita" la pandemia, il governo Berlusconi ha acquistato il vaccino dalla Novartis con un contratto che per le sue clausole previste è stato tenuto segreto, come "denuncia" la Corte dei Conti. 24 milioni di dosi per un costo di 184 milioni di euro da pagare anticipatamente con l’impegno da parte del governo di accollarsi la responsabilità di eventuali effetti collaterali e del pagamento nel caso di danni a terzi per motivi che non fossero attribuibili a difetti di fabbricazione. A conti fatti i vaccini ritirati e distribuiti alle Asl sono stati pari al valore di 10 milioni contro i 184 pagati. E ne sono stati inoculati solo 865 mila. Il resto? Finiranno al macero visto che scadranno tra poco. Risultato: spreco enorme di soldi pubblici di cui nessuno risponderà. Morale: i cittadini sono stati ingannati tre volte in un colpo solo.
La prima quando l’allora viceministro e oggi ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ripeteva che eravamo di fronte a una pandemia mortale di dimensioni inimmaginabili creando tra la popolazione il panico.
La seconda quando presi dall’ansia i cittadini si sono recati nei presidi ospedalieri per essere vaccinati e hanno scoperto che dovevano firmare il consenso informato in quanto il vaccino non aveva superato tutti i test obbligatori per essere immesso in commercio.
La terza quando hanno scoperto che lo Stato, cioè loro, aveva acquistato 24 milioni di dosi per 184 milioni di euro e ne aveva utilizzate 865 mila per 10 milioni di euro.
...ma sono tutti cretini come gli italiani? Vediamo...
I CONTRATTI DEGLI ALTRI Tutt’altro esempio arriva dalla Polonia dove il primo ministro, Donald Tusk ha accusato le case farmaceutiche di voler scaricare la responsabilità per eventuali effetti collaterali in quanto il vaccino non era stato sufficientemente testato. E il ministro della Salute, il medico Ewa Kopacz, ha rincarato la dose aggiungendo che se le aziende produttrici non accettavano di assumersi la responsabilità legale per ogni caso di persona danneggiata i vaccini non erano acquistabili.
Stessa cosa ha fatto la Finlandia, decidendo che chi voleva vaccinarsi poteva farlo a proprie spese e a proprio rischio e pericolo perché lo Stato non avrebbe né finanziato né distribuito quel vaccino.
In Italia invece sono stati buttati via 184 milioni di euro nonostante il parere contrario di moltissimi farmacologi – compreso quello del direttore dell’Istituto di ricerca "Mario Negri" di Milano, Garattini, secondo cui la corsa al vaccino si spiega con "la grande pressione delle industrie che ne avrebbero tratto forti guadagni" – che si trattava di un virus "dalla mite virulenza" e acquistare il vaccino non sarebbe stato "un grande affare".
LO "SQUALENE"? E' INCLUSO NEL PREZZO - A questo si aggiunga che il vaccino, non casualmente a esclusione di quello americano, contiene lo squalene, che secondo una ricerca condotta alla Tulane Medical School sui veterani della Guerra del Golfo vaccinati per l’antrace con un vaccino contenente l’immuno-coadiuvante MF59 (contenente detto squalene) ha dimostrato che "il 95% di coloro che hanno sviluppato la GWS (Gulf War Syndrome), che ha causato migliaia di morti, aveva anticorpi verso lo squalene".
CONFLITTO D'INTERESSI, TANTO PER CAMBIARE ...abbiamo già parlato diffusamente della signora-fenomeno Giorgetti in Sacconi. Ieri Il Fatto aggiungeva:
Ma sulla decisione del nostro governo pesa anche l’ombra del conflitto di interessi che è stato solo apparentemente risolto con la nomina di Fazio ministro della Salute, ruolo ricoperto da Maurizio Sacconi la cui moglie Enrica Giorgetti è direttrice generale di Farmindustria. Certo la Novartis che ha prodotto il vaccino non è un’azienda italiana. Ma come si può ignorare che Farmindustria aderisce in ambito internazionale alla Federazione europea (EFPIA) e a quella mondiale (FIIM–IFPMA)? Oltre al fatto che il ministero della Salute, attraverso la AIFA (Agenzia italiana farmaci), stabilisce i prezzi dei farmaci, quali ritirare dal commercio e quali no. Ha il controllo su Farmindustria (che riunisce oltre 200 imprese del farmaco operanti in Italia, nazionali e a capitale estero) rispetto all’avviamento dell’impresa, alla natura degli stabilimenti, ai prodotti, all’immissione in commercio e alla presentazione del prodotto (etichetta, foglio illustrativo e pubblicità) ecc.
Conflitto denunciato da Antefatto.it , ignorato dai media e descritto dalla britannica Nature, una delle più antiche e prestigiose riviste scientifiche nell’articolo “Clean hands, please” (Mani pulite, per favore) in cui si legge: “Per di più le connessioni tra i ministeri della Sanità e del Welfare con il sistema industriale sono sgradevolmente strette: per esempio la moglie del ministro Maurizio Sacconi è direttrice generale di Farmindustria, l’associazione che promuove gli interessi delle aziende farmaceutiche".
(...nel frattempo apprendiamo che la Novartis italiana, noon contenta dei lauti introiti assicurateli dalla dabbenaggine - o peggio - di Sacconi & C., ha deciso il licenziamento di 24 informatori scientifici. Ormai, scoppiata la "Millennium Buble", non servono più. NdR)
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COS'E' LA GWS (Gulf War Syndrome): La Sindrome della guerra del Golfo o Sindrome del Golfo è una malattia di cui soffrono i veterani che combatterono la Guerra del Golfo nel 1991, ed è caratterizzata da sintomi che comprendono disordini al sistema immunitario e malformazioni dei feti [...]I sintomi attribuibili alla sindrome: cefalee, sindrome da fatica cronica, perdita di controllo muscolare, vertigini e perdita dell'equilibrio, problemi di memoria, dolore muscolare e alle articolazioni, indigestione, problemi dermatologici, fiato corto e anche resistenza all'insulina. Le morti per tumore cerebrale, sclerosi laterale amiotrofica e fibromialgia sono attualmente riconosciute dal Defence and Veterans Affairs departments come potenzialmente connesse al servizio durante la guerra.
Furono avanzate diverse possibili cause e concause per la GWS, fra cui la vaccinazione anti-antrace (contenente il famigerato squalene), ed altre, quali l'esposizione all'uranio spento. Ma dei fattori legati alla partecipazione alla guerra del golfo, UNO, solo uno, ha dispiegat i suoi nefasti effetti anche su chi non era MAI andato in guerra nel golfo: il famigerato squalele. Leggiamo da Wikipedia:
"...durante l'operazione Tempesta nel deserto, il 41% dei soldati statunitensi, e tra il 57% e il 75% dei soldati inglesi furono vaccinati contro l'antrace. La versione del vaccino utilizzata all'inizio degli anni '90 fu causa di diversi gravi effetti collaterali, tra cui i sintomi della sindrome della guerra del golfo. Come tutti i vaccini, spesso provocava reazioni cutanee che in alcuni casi duravano settimane o mesi. Mentre venne approvato dalla Food and Drug Administration, non venne mai utilizzato in grande scala, in paragone ad altri vaccini utilizzati negli Stati Uniti. Nel 2002 venne pubblicato uno studio che collegava lo squalene, un coadiuvante sperimentale dei vaccini, ad individui che mostravano i sintomi clinici della sindrome del Golfo. La pubblicazione fornì dei forti sospetti che lo squalene fosse alla base dei sintomi e venne suggerito di effettuare uno studio epidemiologico su grande scala per verificare questa teoria.
Anche dopo la guerra, le truppe che non erano mai state fatte sbarcare oltreoceano, dopo aver ricevuto la vaccinazione svilupparono sintomi simili. Il pentagono non comunicò al Congresso di circa 20.000 casi di ospedalizzazione di soldati che erano stati vaccinati tra il 1998 e il 2000. Nonostante le ripetute assicurazioni sulla sicurezza e la necessità del vaccino, un giudice federale statunitense stabilì che c'era un buon motivo per credere che fosse dannoso e ordinò al Pentagono di interrompere la somministrazione nel ottobre 2004.
Il 15 dicembre 2005 la Food and Drug Administration ha inoltrato un comunicato dove viene affermato che il vaccino contro l'Antrace è sicuro ed efficace. Tuttavia il vaccino utilizzato attualmente non è lo stesso somministrato durante la prima guerra del golfo. (...che strano, vero? NdR) - Tafanus
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