La situazione nell'isola va comunque risolta rapidamente (...ma va???) "C'è una popolazione dignitosa, paziente, che ne ha viste tante e riesce a sopportare. Ma è necessario fare", ha sottolineato Bertolaso. "Bisogna allestire tendopoli, risolvere la crisi alimentare quella della sanità, altrimenti gli haitiani "potrebbero arrabbiarsi", ha avvertito. "Il problema di fondo è che nessuno si prende il cerino in mano" (..fantastico, Rambolazzo! glielo spieghi bene, che forse non lo sanno, di cosa c'è bisogno... ricoveri, alimentazione, cure mediche... Ma ci avranno pensato, da soli? Vede, Rambolazzo, a queste conclusioni ci saremmo arrivati anche noi, senza muoverci dal nostro paesino della Patania. Ma il problema non è esattamente COSA fare, quanto il COME, il CHI, il DOVE, il QUANDO. Ci arriva, o le mandiamo un fumetto?...)
"Ci sono enormi organizzazioni coinvolte e moltissimo da fare, ma la situazione è patetica, e tutto si sarebbe potuto gestire molto meglio" (...si, lo sappiamo. Ci fosse stato lei, a quest'ora tutto sarebbe risolto: new towns col golf, casette tecnologicamente avanzate, il 75% delle case restituite all'agibilità entro metà febbraio... Lei coi grossi numeri altrui - 120.000 morti - è un mago. Sono le mini-catastrofi, quelle da 300 morti, sulle quali non riesce a dare il meglio di se. Troppo poco stimolanti, per un talento delle catastrofi come lei...)
"Si assiste a una fiera della vanità, (...si, lo sappiamo...) si viene qua con l'ansia di far bella figura davanti alle telecamere (...si, lo sappiamo... davanti a quelle della Lucia Annunziata?), si sventolano le bandiere, ma non c'è uno che dice lavorate e poi andate davanti alle telecamere e prendete la medaglietta" (...si, sappiamo anche questo. Lo sappiamo molto bene. Ma non è che per caso è stato non ad Haiti, ma all'Aquila?).
[...] Ognuno fa la sua parte, ma in modo svincolato". Ma le critiche agli Usa non finiscono qui: "Con l'uragano che ha colpito New Orleans non mi pare di ricordare che la gestione dell'emergenza è stata esemplare". La "tecnica d'intervento" ad Haiti applicata dagli Usa, secondo Bertolaso, è quella già usata in passato a Goma, Ruanda e Cambogia. "Si viene qui, si dà un po' da mangiare, bere e il problema per loro è risolto, ma è una contraddizione se non si pongono le basi per la vita futura"
(...glielo dica, Bertolaso... non si fa così... imparino da noi, che per filmare la consegna di tre casette, abbiamo speso 300.000 € in riprese TV per i telegiornali. Lei se ne intende, non è importante risolvere i problemi di tanta gente, ma mostrare in TV mille volte le tre cose fatte. Ma queste cose non le spieghi alla poco combattiva Annunziata. Vada a dirle alla NBC, o al New York Times, ma ci vada con le mutande in lamierino, perchè gli americani in genere i fanfaroni come noi li prendono a calci in culo, poi dicono "sorry"... NdR)
____________________________________________________________________________
...e mentre Rambolazzo spiega come si salva l'universo, all'Aquila già stanno facendo i conti coi danni che produrrà il processo breve: peggio di una scossa del nono grado Richter. Glielo spieghi anche lei, al suo nano prefertio...
Il processo breve cancella L’Aquila: "I nostri morti senza giustizia" Se la legge sul processo breve passerà alla Camera, le morti alla Casa dello studente resteranno senza colpevoli. Il Comitato dei familiari delle otto vittime ha organizzato due sit-in di protesta. La norma cancellerà centinaia di processi in corso in regione [...]
Il Comitato dei familiari delle otto vittime della Casa dello studente scende in campo contro il processo breve con due sit-in. Il primo in occasione dell’anno giudiziario dei penalisti all’Aquila il 28 gennaio. L’altro il 30 all’inaugurazione dell’anno giudiziario cui interverrà anche il ministro Angelino Alfano.
La prima manifestazione, che come quella successiva, si articolerà in sit-in di protesta e raccolte di firme, si svolgerà dalle 10 del 28 gennaio davanti al ridotto del teatro comunale dove i penalisti italiani hanno deciso di celebrare l’inaugurazione del loro anno giudiziario. La seconda è prevista dalle 9 nella scuola della Finanza, dove il 30, nell’auditorium, è prevista l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2010. Prevista la presenza del ministro della giustizia Angelino Alfano [...]
Le ragioni della protesta del Comitato sono molto chiare. «Se il disegno di legge sul processo breve», è scritto in un comunicato diffuso dalla portavoce, Antonietta Centofanti, «venisse approvato, molti processi verrebbero falcidiati. Così accadrebbe non solo per i processi che riguardano il Premier, ma anche per migliaia di altri procedimenti come i crac di Parmalat e Cirio, la scalata alla Banca Antonveneta, le morti bianche alla Thyssen Krupp, i morti per l’amianto, le vittime della clinica Santa Rita di Milano e quelle martoriate dalle ustioni a Viareggio».
«E’ di queste settimane», dicono i componenti del Comitato, «la notizia di un provvedimento del ministro Alfano circa tagli al personale giudiziario che andranno a interessare in maniera rilevante anche il tribunale dell’Aquila. Che senso ha una scelta del genere, specie per quanto riguarda la procura aquilana, che sta affrontando con grande spirito di sacrificio una enorme mole di lavoro in un contesto di assoluta criticità? (...il senso è molto CHIARO, nella sua assoluta immoralità: qualcuno, per salvare le sue nobili chiappe, non sta esitando a rovinare decine di migliaia di parti lese sparse per l'Italia, che non avranno mai giustizia. Che tristezza, questi miei concittadini... entro in metrò, guardo la gente, e mi chiedo chi daranno quei due milanesi su tre che ancora mantengono in vita questo str...atega...)
Chiediamo a tutti coloro che nel nostro Paese ha a cuore la giustizia di mobilitarsi e di essere al nostro fianco e delle vittime affinchè sia evitata quella che l’Associazione nazionale magistrati definisce una tragedia per il diritto» [...] (...noi, nel nostro piccolo, siamo disponibili a sostenere con qualsiasi supporto ci venisse chiesto questa manifestazione. NdR)
____________________________________________________________________________
un consiglio, serio. Si tolga quel ridicolo giubotto da "Rambo pronto sempre a tutto, anche a fermare le colate laviche con una mano", e che non si toglie mai, neanche per andare da Vespa (cos'è, un giubotto a prova di leccate?). Si rimetta una giacca, anche senza cravatta, se crede. Poi scriva una lettera di scuse agli americani. Dica che è stato frainteso. Caso mai, si faccia aiutare il questo compito dal suo padrone, Fra' Inteso, maestro nel ramo. Poi faccia un bel bagno di modestia; ci passi una bella tabellina che ci consenta di raffrontare quanto era stato promesso all'Aquila, e quanto è stato fatto (tanto, se non lo fa lei, lo faranno, peggio, i suoi nemici); caso mai, dia la colpa ai "governi precedenti". Cogli allocchi, funziona quasi sempre.
Infine, anzhichè andare in gita ad Haiti per poi fare il "ginettaccio de noantri" in TV (tutto sbagliato, tutto da rifare!) si proponga, si candidi. Rischi. Si metta in gioco. Dia la sua disponibilità.
Se le diranno di si, noi pregheremo per gli haitiani, ma ci salveremo da lei per un paio d'anni. Se le diranno di no, forse finalmente riusciremo a smontare la leggenda metropolitana del Rambolazzo nostrano, Massimo Esperto Mondiale in Catastrofi Assortite e Ricostruzioni Lampo. Ci faccia sapere.
Tafanus
SOCIAL
Follow @Tafanus