"Ora c'è il secondo round al Parlamento, ci sarà una discussione e il giudizio va dato solo alla fine dell'iter" dice Fini interpellato da uno studente durante una lectio magistralis a Tor Vergata a Roma. Sottolineando sia le modifiche apportate al Senato, sia lo stanziamento di fondi alla Giustizia previsto in Finanziaria ("anche se non sono sufficienti al 100 per cento, le risorse ci sono"). (...meno male... Spataro non dovrà più portarsi la carta igienica da casa... ma non trovate esilarante che Fini, diplomato alle Magistrali, tenga una "lectio", addirittura "magistralis", a gente con scolarità superiore alla sua? NdR)
Per questo, chiarisce Fini, ''ci sono alcune questioni che meritano di essere approfondite. E questo è il ruolo del Parlamento''. Certo, il testo iniziale della legge al Senato ha subito ''notevoli modifiche'' ma 'il giudizio complessivo sul provvedimento potrà esser dato alla fine. Comunque, nota positivamente Fini, alcune norme ''incostituzionali'' come per esempio l'applicazione del processo breve solo a cittadini incensurati e non a tutti i cittadini italiani sono state cancellate in Senato (...noi siamo felici, noi siamo contenti. Le chiappe del culo porgiam riverenti... [dall'Ifigonia in Culide]; il processo breve non si applicherà solo agli incensurati al primo incidente giudiziario, ma anche a delinquenti incalliti al tredicesimo stupro seriale.)
Poi, l'ex leader di An, si spende a tutela del capo dello Stato. Non piacciono, al presidente della Camera, i tentativi di tirare per la giacca Giorgio Napolitano sui temi della giustizia: "Non si può ipotizzare che mentre il Parlamento lavora il presidente parli: pensare ad una cosa del genere significa non conoscere il nostro ordinamento, perché quando il Parlamento lavora il capo dello Stato deve tacere. Non si può chiedergli di diventare un attore politico". Replica Antonio Di Pietro che più di una volta ha sollecitato l'intervento di Napolitano: : "Il nostro auspicio è stato ed è che, una volta approvato, il presidente Napolitano non firmi. Questo crediamo appartenga alla sfera del diritto di parola e, soprattutto, del diritto di sperare e ci auguriamo che non ci siano tolti". (...per carità, Tonino... chi vuole toglierle niente... semplicemente lei non ci piace quando lo insulta, o si accompagna, giocandoci a culo e camicia, con insultatori da palcoscenico. La critica è legittima, l'insulto no. NdR)
Democrazia. "Un governo che si basa legittimamente sul potere costituito e sui voti è un governo autenticamente democratico che sa anche riconoscere le ragioni e le argomentazioni degli altri". Mentre pronuncia queste parole Fini, dice di non fare riferimento alla situazione politica odierna. Certo, però, difficile non pensare ad un riferimento, seppur indiretto, all'oggi. Non fosse altro perché già altre volte il presidente della Camera aveva marcato la differenza con Berlusconi sul modo di intendere democrazia e governabilità. Per Fini "l'ideale della democrazia può essere interpretato in modi assai diversi: alcuni pensano che la democrazia richieda soltanto la regola della maggioranza; altri, invece, pensano che un sistema democratico si possa definire tale solo se è sensibile alla volontà popolare". Il presidente della Camera si dice convinto "che compito della politica sia quello di promuovere la democrazia partecipativa: un'idea che intende unire la responsabilità politica con un alto grado di riflessione ed un impegno generale allo scambio di ragioni" [...] [Repubblica.it]
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Credo che la situazione, se non fosse tragica, potrebbe diventare comica. Ormai siamo ridotti ad avere un'erezione tutte le volte che Fini parla strumentalmente per riaffermare il suo spirito democratico, che lo distinguerebbe dal popolo di Berlusconiland e di Patania, e per lanciare frecciatine ai suoi "cari nemici di coabitazione forzata". Vediamola, questa grande indipendenza di giudizio. Vediamo come lo Statista in Facis abbia applicato in pratica i suoi elevati princìpi etici, nei comportamenti reali.
-a) era già un "uomo di governo" quando diceva che Mussolini era stato il più grande statista del XX secolo (dopo Berlusconi, ovviamente, che è stato il più grande degli ultimi 150 anni). In fondo gli italiani sono buoni. Nessuno ha sputato in un occhio né all'uno, né all'altro.
-b) Nel luglio 2001, durante la "macelleria messicana" del G8 a Genova, era piazzato nella sala operativa della questura, ma della sospensione di fatto della democrazia non si è accorto. O ha addirittura, magari con la sua assente presenza, trasmesso il messaggio che "si poteva fare"?
-c) Lei, tutto "Dio Patria Famiglia", è da 16 anni alleato con chi "col tricolore si pulisce il culo", o è una nostra errata interpretazione?
-d) Lei, tutto "Dio Patria Famiglia", ha rotto il sacro ed indissolubile vincolo del matrimonio. O no?
-e) Lei, tutto "Dio Patria Famiglia", è certo di non essersi occupato troppo, magari per un eccesso d'amore verso il coté "famiglia", della Sanità laziale, all'epoca di Storace Governatore, e della Signora Daniela Di Sotto in Fini impegnata in campo sanitario?
-f) Lei, che detesta i giustizialisti alla Di Pietro, era Segretario di quel Partito che faceva tintinnare le manette in aula, all'epoca di Mani Pulite?
-g) Come ha votato il suo partito sulla legge Cirami?
-h) Come ha votato il suo partito sulla legge Cirielli?
-i) Come ha votato il suo partito sul lodo Schifani?
-l) Come ha votato il suo partito sul lodo Alfano?
-m) Come ha votato il suo partito sulla legge Gasparri e sul famigerato SIC?
-n) Come ha votato sulla ignobile legge Frattini sul conflitto d'interessi?... ma si, sa... quella sulla "mera proprietà" dei media...
-o) Come ha votato sulla legge razziale che passa sotto il nome di Bossi-Fini?
-p) Con quali voti è passata la legge elettorale meglio nota come "legge-porcata"?
-q) Perchè, visto che la legge sul processo breve è una idiozia totale, che lei stesso dice bisognosa di cambiamenti, non ha iniziato subito, dal Senato, a presentare i suoi emendamenti?
-r) Perchè legge come un "passo avanti" l'aver esteso l'impunità, tramite il processo breve, dai soli incensurati, anche ai recidivi pluripregiudicati?
-s) Perchè ha squagliato il suo partito nel PdP (Partito del Predellino)? Ma quella roba non era "la comica finale"?
-t) E' sempre dell'avviso, insieme alla sua ex signora, che i "froci" non possano insegnare?
-u) Come ha votato il suo partito sulla richiesta di autorizzazione agli arresti dell'On. Cosentino, plenipotenziario del Pdl in quel di Casal di Principe?
-v) Corrisponde al vero che in Lazio il suo PdL sarà alleato sarà alleato coi fascisti duri e puri alla Tilgher? e ai comizi i suoi andranno con la kippa o con la camicia nera?
-z) che fine ha fatto la sua proposta di dare il voto amministrativo agli immigrati regolari presenti in Italia da cinque anni? Ha cambiato idea, o il Cavaliere le ha spiegato che la golden-share non ce l'ha lei, ma Umberto ed Eridanio Bossi?
Mi scusi, sa... vorrei chiederle ancora tante cose, ma ho esaurito le lettere dell'alfabeto. Per la prossima serie di domande, mi attrezzerò meglio. Intanto, se potesse rispondere a queste prime domande... Tafanus
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