«La collera dei poveri». Un fatto eccezionale: gli immigrati in Calabria si ribellano alla ‘ndragheta e al sistema perverso dei caporalato e questi rispondono affermando il loro potere sul territorio e sconfiggendo ancora una volta lo Stato latitante. Invece di ringrazia questa gente, il ministro Maroni non trova di meglio che le parole d’ordine della sua cricca: «tolleranza 0». Sì ma verso il governo dell’amore e della sicurezza che lascia interi pezzi di Paese in mano alla malavita e al malaffare.
Il problema è la miope politica del governo che ha dato mano libera alla Lega che vuole la secessione del Lombardo-Veneto dal resto dell’Italia e ha tutto l’interesse di questo mondo a fare scoppiare guerre al Sud per terrorizzare, per ricattare e per mostrare il suo volto «feroce» con i deboli. Hanno sparato contro inermi, dando spettacolo di una vera e propria caccia all’uomo. Un safari umano, tanto è gente che viene dall’Africa ed essendo nera di pelle, di notte è più divertente cercare di impallinarli. Un ministro dell’Interno che risponde come Maroni, in qualsiasi Paese poco meno che civile si sarebbe dimesso o sarebbe corso in soccorso degli immigrati e avrebbe dichiarato lo stato di emergenza sociale per tutta la regione e avrebbe sospeso i diritti costituzionali in tutta la regione e l’avrebbe occupata militarmente fino all’estirpazione totale della malavita organizzata. Non lo ha fatto, né lo può fare perché la malavita è dentro il parlamento, nella fila del partito dell’amore, in adorazione del volto santo miracolato.
Pronto intervento della Chiesa
Non è tollerabile che uomini e donne e bambini (alcuni dei quali sono stati anche battezzati nella parrocchia di Rosarno) devono essere sfruttati peggio che le bestie e poi devono anche essere disprezzati e cacciati via perché si ribellano alla ‘ndragheta. Noi chiediamo al governo che sia un governo civile e custode del diritto; se è vero come mi ha scritto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, che i valori cristiani sono al centro dell’azione del governo che presiede, lo dimostri oggi concedendo a tutti gli immigrati di Rosarno la cittadinanza perché sono eroi nazionali e fondamento dell’economia. In caso contrario, i suoi valori cristiani, glieli rimandiamo senza ricevuta di ritorno». Il governo sarebbe caduto. Come fanno a parlare di legalità, lui, loro, essi che si affannano a tempo pieno ad aggirare la Legge, ad eliminare la legalità e a disseminare la nazione di spirito xenòfobo? Bellissimo l’editoriale di Marco Politi «La fede e la spada» su «Il Fatto» (mercoledì 12 gennaio 2010), lucido e completo.
Le parole e i sentimenti più belli però, li ha espressi Don Pino Varrà, parroco di Rosarno che durante l’omelia, e quindi nel cuore del sacramento dell’Eucaristia, tra le altre cose ha detto:
«Vedo finalmente
questa chiesa piena, sono contento che moltissimi tra voi sono tornati. Ma vedo
anche che manca qualcuno". Don Pino sospira, si rivolge ai bambini. "Lo vedete
anche voi. Non c'è John. Vi ricordate di lui? Veniva ogni domenica". I bambini
annuiscono. I genitori, dietro, restano in silenzio. Tesi e consapevoli.
"Mancano anche Christian, Luarent. E Didou, il piccolo Didou. Mancano i suoi
genitori. Erano come voi, con la pelle più scura, venivano dall'Africa. Non ci
sono perché li hanno cacciati … Mi rivolgo ai più grandi, ai genitori. Perché
loro hanno un ruolo importante, formativo. A voi dico: non vi fate trascinare
verso ragionamenti e reazioni che non sono da cristiani. E' facile dire: abbiamo
ragione noi. Quando siete nati, Dio è stato chiaro: questo è mio figlio. Lo
siamo tutti. Tutti abbiamo diritto alla vita, una vita dignitosa, che non ci
umili. Anche quelli di un altro colore, anche quelli che sbagliano sempre. Se
vogliamo essere cristiani noi non possiamo avere sentimenti di odio e di
disprezzo …
Possiamo anche dire che abbiamo sbagliato. Che i miei fratelli,
bianchi e neri hanno sbagliato. Ma lo dobbiamo dire sempre. Non solo quando
qualcuno ci sfascia la macchina. Lo dobbiamo sostenere con forza anche quando
altri fanno delle cose ancora più gravi. Cose terribili. Dobbiamo avere il
coraggio di gridare e denunciare … [indicando il presepe] Non avrebbe senso aver
allestito questa opera. Non avrebbe senso festeggiare il Natale. Meglio
distruggerlo e metterlo sotto i piedi. Dobbiamo celebrarlo convinti dei valori
che lo rappresentano. Perché crediamo nella misericordia e nella solidarietà. Se
invece non abbiamo la forza di ribellarci ai soprusi e alle ingiustizie e siamo
pronti alle violenze nei confronti dei più deboli, allora non veniamo più in
chiesa. Dio saprà giudicare. Saprà chi sono i suoi figli».
L’inizio di gennaio 2010 è una vergogna per l’Italia intera e per l’occidente sedicente civile e cristiano, un mese che ci squalifica da ogni punto di vista. Senza appello.
PROPONGO UNO SCIOPERO
GENERALE DI TUTTI GLI IMMIGRATI
SU TUTTO IL
TERRITORIO NAZIONALE,
APPOGGIATO DA TUTTI I
LAVORATORI E LE LAVORATRICI
DI TUTTI I
SINDACATI, SPECIALMENTE DELLA CGIL
PER AFFERMARE IL
DIRITTO AL LAVORO
CHE STA
DIVENTANDO UNA CONCESSIONE IN ITALIA,
DOVE IL GOVERNO CREA,
FOMENTA E SI SERVE DELLA PRECARIETÀ
PER
DOMINARE E CONDIZIONARE.
FERMIAMO L’ECONOMIA
NAZIONALE E VEDIAMO SE SENZA IMMIGRATI
L’ITALIA
TIRA LO STESSO O SE FA FLOP
SU SE STESSA E SUL
GOVERNO DELLA VOLGARITA’.
I dimostranti calabresi avrebbero dovuto protestare insieme agli immigrati perché questi hanno difeso non una, cento, mille cassette di frutta, ma il diritto al lavoro e alla dignità del lavoro: quel diritto e quella dignità che il governo (assaggio di Brunetta) vuole depennare già dall’art. 1 della Costituzione. Alla indecenza non c’è fine.
Il cervello del
30%
Sapevamo che la ministra Gelmini non avesse un cervello sfolgorante, anche perché per avere l’abilitazione statale all’esercizio dell’avvocatura ha dovuto travestirsi da «extracomunitaria padana» ed emigrare nel profondo sud calabrese dove finalmente, pagando, buon peso, è riuscita ad avere lo straccio di carta abilitante. Purtroppo, però, l’abilitazione non abilita il cervello al 100% perché a quanto pare è rimasto fermo alla basse aliquote originarie.
Classi con inquinamento di immigrati massimo al 30% per tutelare gli alunni italiani, altrimenti poverini non ce la fanno: il metro Gelmini, come se tutti in Italiana fossero come lei. Le statistiche ministeriali dicono che solo il 2% delle classi hanno immigrati sopra il 30%, ma uno studio della sua predecessora Moratti che per prima aveva avuto la bella pensata delle quote immigrati a scuola, ha dimostrato esattamente il contrario: nelle classi dove abbondano gli immigrati, gli studenti italiani sono più stimolati e rendono meglio. Detto fatto: poiché l’indagine non era secondo le premesse, è stata insabbiata.
Qualcuno deve avere informato la ministra che la maggior parte dei bambini che vanno a scuola sono nati in Italia e sono figli di immigrati addirittura di quarta generazione e quindi ha dovuto escluderli, per cui si passa alle classi con lo 0,001% da riformare, chiudere o spostare «nei quartieri vicini». Vorrei spostare la ministra e metterla nella villa di Sardegna, quella del suo capo e benefattore, e metterla al sicuro a curare cactus, dove possa fare meno male.
E’ tornato il miracolato a far
danni e favori: fisco con due aliquote: 23% e 33%
Ora che durante la sua assenza l’economia cominciava dare segni di ripresa, bisogna rassegnarsi ad andare a fondo. Qual è la sua prima proposta (tanto per depistare sulla riforma della giustizia che va avanti per vie segrete)? Naturalmente il fisco, le tasse con la stessa proposta del 2004: due sole aliquote, al 23% e al 33%.. Questa proposta è apparentemente innocua, perché mira direttamente a sovvertire la Costituzione che all’art. 53 della Costituzione sancisce: «Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività».
Ecco le parole magiche « capacità contributiva» e «criteri di progressività». L’instaurazione delle due aliquote è delinquenziale perché fa guadagnare molto dai 40.000,00 euro in su, mentre fa un’elemosina al 90% della popolazione lavoratrice che verrebbe così a pagare uniformemente l’aliquota del 23% fissa con un risparmi fino a euro 800,00 fino a 30.000,00 e con un risparmio da 2.000,00 a 14,000,00 oltre dai 40.000,00 in su. Ancora una volta casalinghe e pensionati e lavoratori che votano lega e Berlusconi pagheranno loro il risparmio dei ricchi.
In uno Stato di diritto decente, fino a 20.000,00 euro non si dovrebbe pagare alcuna tassa, da quella soglia in alto, le aliquote dovrebbero essere graduali e continue. Si raggiunge invece il paradosso che chi specula in borsa e guadagna centinaia di migliaia di euro a botta senza lavorare paga il 12% di tassazione, chi lavora e suda dalla mattina alla sera deve pagare il 23%. Questo e solo questo è il governo vergognoso di Berlusconi e della Lega. I leghisti lo sanno o non lo sanno che sono turlupinati, derisi e manipolati?
PD: prove autoctone di
distruzione di partito
Il Pd ce la mette tutta e si sforza anche a farsi male da solo. Si vede che la Binetti ha fatto scuola e il cilicio è diventato uno strumento personale di ogni dirigente o dei dintorni. Si disse che le primarie dovevano essere il toccasana; ora non vanno bene. Si disse che contavano programmi e persone; ora prima vengono le beghe, poi le persone assetate di potere e infine il programma è solo un optional. In Puglia il PD ha promesso a Berlusconi che gli avrebbero ceduta la regione e ci stanno riuscendo alla grande. Vendola avrebbe dovuto ritirarsi dopo l’infortunio di mezza giunta dimessa per corruzione; invece no: come lui non c’è nessuno e parla e parla e parla. Il Pd per rimediare e mettere una pezza manda un esploratore scout per trovare una soluzione soddisfacente e chi sceglie uno che si chiama “Boccia”, così tanto per essere coerenti.
Nel Lazio, l’indecisione è totale. Infine spunta Emma Bonino. Nulla da eccepire, ma fa parte di quel partito radicale che ha una politica di estrema destra su tutto, specialmente in economia (più a destra di Berlusconi: ci vuole poco per la verità), tranne che per i diritti civili, sui quali però un governatore ha poca competenza. Invece di trovare una candidatura «condivisa» con le varie anime, ne propongono una di rottura. Insomma, sembra che siano stanchi di governare. Come fanno volere e a fare le «riforme condivise» con Berlusconi, se non sono in grado di scegliere una candidatura condivisa al suo interno? Mi pare che sia diventato il partito delle anime perse. Papa Ratzinger dovrebbe ripristinare il Limbo e riservarlo ai Pidini.
Egitto: la religione
omicida
All’uscita dalla
funzione del Natale che per i cristiani di rito copto (circa 10 milioni in
Egitto), i musulmani hanno sparato sulla folla e ammazzato 9 cristiani nella
chiesa di San Giovanni a Nag Hamadi, nella provincia di Qena, 64 km circa da
Luxor, luoghi importantissimi per le scoperte archeologiche (1945) di interesse
universale (13 papiri cristiani di natura gnostica, tra i quali il più
importante il Vangelo di Tommaso). Non si consoce ancor ala dinamica, ma una
cosa è certa: o si comincia da qualche parte del mondo a smettere di considerare
le religioni come strumenti di guerra e contemporaneamente si cessa di
alimentare e fomentare il razzismo e la xenofobia o andremo da alcuna parte,
perché distruggeremo solo noi stessi.
Diamo noi l’esempio che onoriamo tutte le religioni, senza rinunciare alla propria, rispettiamo tutti i cittadini e le cittadine del mondo non perché di questa o quella religione perché uomini e donne, abitanti e cittadini di questo mondo e quindi meritevoli di rispetto e dignità, salvo che non delinquono in materia leggera, perché se dovessero delinquere in materia grave, come il presidente del consiglio italiano, Silvio Berlusconi, noi gli daremo un lasciapassare speciale di sicurezza e di illegalità.
Paolo Farinella, prete
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Carissimo Paolo,
vedo che le feste di Natale, nonostante per i preti prevedano non il riposo ma gli straordinari, ti hanno fatto bene... Non ho niente da aggiungere. Ho scritto qualche giorno fa che uno sciopero di 24 ore non serve a nulla. Persino la Santanchè potrebbe resistere 24 ore senza badante, ammesso che ne abbia una. Devono METTERCI IN GINOCCHIO. Devono lasciarci in braghe di tela almeno per una settimana, e farci del male. Perderanno quattro soldi, ma i sindacati, la chiesa, il volontariato, i privati, i bloggers, possono cercare di supplire.
Per quanto mi riguarda, se con la tua autorevolezza riesci a farti motore di una iniziativa in tal senso, non mancherà bé l'apporto personale, né l'apporto che il blog può dare come stimolo verso pigri, incerti ed indecisi. Per ora appoggio la tua idea, che è anche la mia. Se la cosa andrò avanti, farò tutto ciò che sarà necessario, o anche semplicemente utile fare. Tafanus
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