LA SORELLA DI GIANNI LETTA DENUNCIATA PER ILLECITI AMMINISTRATIVI DA UN MARESCIALLO DELLA C.R.I. MA STRANAMENTE TUTTO TACE
Intervista di Pierfrancesco Proietti - (dal sito newsphera.it)
Il Maresciallo Vincenzo Lo Zito, dipendente della Croce Rossa Italiana da ventisei anni, è stato destituito dall'incarico di funzionario amministrativo al Comitato Regionale Abruzzo e trasferito, per la seconda volta d’Autorità, presso la regione Umbria ad Assisi, dopo aver denunciato presunti illeciti amministrativi dell'attuale presidente Maria Teresa Letta, sorella del segretario alla presidenza del Consiglio del Governo Berlusconi.
Abbiamo intervistato il Maresciallo Lo Zito, il quale ci ha fornito la documentazione comprovante
le sue affermazioni.
Maresciallo, sappiamo dalle numerose dichiarazioni da lei rese attraverso interviste a giornali e pubblicazioni sul suo blog,
che è stato trasferito ad Assisi, e messo nella condizione di non poter svolgere il lavoro precedente.
Quale motivazione le è stata ufficialmente data per essere stato allontanato dal servizio?
«La motivazione data dall’Ispettore del Corpo Militare della Croce Rossa su richiesta dell’attuale Commissario Rocca è stata:
INCOMPATIBILITA’ AMBIENTALE, nonostante il Direttore regionale non avesse concesso il Nulla Osta al Trasferimento».
Quali sono gli illeciti amministrativi che lei ha denunciato?
«Prima di rispondere mi preme ricordare quanto recita lo Statuto Nazionale dell’Associazione all’art. 32 comma 4:
I direttori regionali esercitano tutti i poteri di gestione e di
organizzazione delle risorse umane e strumentali adottano tutti i
provvedimenti che impegnano l'ente verso l'esterno che non siano
espressamente riservate all'organo di indirizzo politico.
Ed inoltre il Regolamento di Amministrazione all’Art. 48 comma 2: I direttori regionali esercitano tutti i poteri di gestione e di organizzazione delle risorse umane e strumentali adottano tutti i provvedimenti che impegnano l'ente verso l'esterno che non siano espressamente riservate all'organo di indirizzo politico».
Gli illeciti amministrativi che ho scoperto e denunciato sono gravissimi ma per i vertici della Croce Rossa sembrerebbe di no. La presidente Letta firmava senza alcun titolo tutti i mandati di pagamento, e tutto ciò che era movimentazione di denaro arbitrariamente e all’insaputa del Direttore Regionale… Inoltre sempre la Presidente Letta svolgeva la totale gestione contabile del regionale, avendo il Conto Corrente della Croce Rossa regionale, a sua firma, in una banca compiacente nella sua città di residenza Avezzano e non all’Aquila, sede del regionale. Inoltre sempre la Presidente Letta era anche Responsabile Amministrativo di un’unità sott’ordinata, tale Comitato Locale di Avezzano, dove svolgeva abusivamente anche quella gestione, con il titolo di responsabile Amministrativo. Sempre con un’altra firma, depositata presso la stessa banca, gestiva anche quest’amministrazione a suo nome. Era dunque “controllore” di se stessa, come evidenziato anche dalla nota del servizio Ispettivo della Croce Rossa centrale che le intima di interrompere tale illegalità. La gestione FAI DA TE non era solo limitata a questo ma gestiva anche le assunzioni, quindi la firma dei contratti presso le agenzie interinali, dove assumeva a suo piacimento e all’insaputa del Direttore personale a lei comodo».
Quante e quali persone, sono secondo lei responsabili dei presunti illeciti?
«Gli illeciti commessi sono da addebitare alla Presidente Letta, alla
sua impiegata personale e amica compiacente Giuseppina Angelino e al
Presidente Comitato Locale Avezzano Cristiana Mancini. La Angelino,
nonostante fosse impiegata da diversi anni a tempo determinato con
contratto che stranamente si rinnovava di anno in anno, apponeva la sua
firma nella contabilità del Regionale come Responsabile Amministrativo.
Quindi, abusivamente e senza alcun titolo, la contabilità del regionale
era gestita ILLEGALMENTE dalla sig. Letta e dall’impiegata Giuseppina
Angelino, nonostante in sede fossero presenti sia il Direttore
Regionale che due impiegati di Ruolo. Mentre il sig. Cristian Mancini
nonostante fosse un Volontario e con carica di Presidente locale
percepiva regolari compensi per le sue prestazioni in Croce rossa, le
quali avrebbero dovuto invece essere svolte – come tutti – senza alcuna
retribuzione».
Perché
l'incarico da lei svolto come funzionario amministrativo l'ha messa in
condizione di poter accertare gli illeciti cui lei si riferisce?
«Il mio incarico mi portava a visionare la contabilità e la gestione
finanziaria del comitato regionale, e non mi quadrava niente. Infatti,
nella sede dell’Aquila non erano presenti le fatture o i documenti
contabili che erano tenuti dalla sig. Letta presso Avezzano, unitamente
ad un Protocollo parallelo e carta intestata con numero telefonico
fisso del regionale illegale, mentre il numero del fax, creato per
sviare i documenti, era quello della sede di Avezzano dove la Sig.
Letta gestiva tutto, tanto da spingermi ad approfondire e scoprire i
gravissimi illeciti».
Quale documentazione è in grado di produrre a sostegno delle denunce fatte?
«Ci sono i mandati di Pagamento, le Riversali d’incasso, i contratti d’assunzioni e le firme in banca.
Inoltre ci sono le denunce fatte NON solo da me, ma anche dal Direttore regionale, che scopre anche delle gare d’appalto eseguite senza regole».
In ventisei anni di servizio nella CRI lei deve aver "sperimentato" varie vicissitudini.
L'associazione della Croce Rossa Italiana in tanti anni è stata di frequente in primo piano,
spesso in modo positivo e talvolta associata a qualche scandalo. Secondo lei,
ci sono stati cambiamenti di condotta dei vertici rispetto a cinque/dieci anni fa?
«A mio avviso assolutamente no, come si apprende anche dai giornali e dalle varie Ispezioni e interrogazioni parlamentari.
Ognuno ha usato la Croce Rossa per i propri fini».
Le denunce che lei ha fatto l'hanno messa contro i poteri più forti in assoluto: che cosa l'ha convinta ad agire in tal senso?
«La
mia Onestà e la sfacciataggine di questa Signora che ha preteso uno
scambio di favore con il mio Comandante per trasferirmi, e dopo molti
anni trascorsi ad attendere un cambiamento che non è mai arrivato, ho
detto basta a tutto questo».
La situazione che sta vivendo le crea, come lei stesso ha dichiarato in un'intervista,
timore per la sua incolumità, pensa davvero di correre qualche pericolo?
«Sì. Lo credo fermamente perché ho toccato il potere forte. È impossibile che la magistratura taccia,
nonostante sia stata informata con le mie denunce.
E come ha dichiarato la signora Letta nell’intervista da voi citata ad Agoravox,
sicuramente mi farà mettere in galera senza motivo pur di sbarazzarsi di uno scomodo come me.
Ormai mi aspetto di tutto da questi signori e VOI siete la mia Assicurazione… informate su quanto mi sta accadendo».
I
mezzi di comunicazione più importanti sono i grandi giornali e la
televisione. Lei ha provato a contattarne qualcuno? Con quali esiti?
«Ho contattato TUTTI. I giornali importanti, tipo La Stampa, Il Fatto,
Il Tempo, Il Centro, Il Messaggero, non hanno voluto scrivere niente.
Repubblica ultimamente ha fatto un articolo, forse perché iniziano
realmente a vedere che la cosa è seria. Le televisioni neanche a
parlarne. Sono riuscito a fare un video-denuncia su una tv Siciliana
che è andata in onda su SKY, mentre la tanto acclamata Striscia la
Notizia per mano del sig. Max Laudario si è defilata una volta avuti i
documenti e capito di chi si trattava… LA SORELLA DI GIANNI LETTA...
mentre Le Iene e la Redazione di Mi Manda Rai Tre, stessa cosa…
disinteressamento totale».
Le risulta che gli ultimi avvenimenti della tragedia del terremoto in Abruzzo hanno coinvolto i personaggi da lei denunciati?
«Certamente. Nonostante le mie denunce, la signora Maria Teresa Letta è stata nominata Commissario ad Acta per il sisma Abruzzo
con la gestione di tutto: uomini, mezzi e denaro».
Da un’intervista telefonica, effettuata dal giornale Agoravox, alla Presidente Maria Teresa Letta, circa la sua denuncia, lei ha così commentato: « [...] Il Maresciallo Lo Zito ce l’ha con me perché si faceva segnare 148 ore di straordinario al mese e dodici notturne… e ancora ... anche perché approfittava di un direttore regionale Sorride Ioffredi che aveva il vizio del vino, loro lo portavano a fare colazione con pizza e vino e lui firmava tutto. Firmava straordinari, rimborsi spese a favore di Lo Zito e due amici [...]».
Le accuse della Presidente Letta, abbastanza pesanti, sono in qualche modo corrispondenti o totalmente inventate?
«Posso assicurare che sono totalmente inventate e prive di fondamento, giacché nel
mio blog ho anche prodotto i documenti
che non attestano assolutamente le ore dichiarate, e specie le notturne che non sono MAI state effettuate.
Guarda caso le uniche ore effettuate sono state richieste anche dalla stessa Signora Letta.
Comunque ho querelato la signora per quelle assurdità, come la mia finta malattia certificata da
una cartella clinica che riporta diciotto ore d’intervento al cuore».
Quali azioni ha fatto lei per rispondere a queste accuse?
«Come le ho detto prima ho denunciato e sto querelando ma come si vede
dall’evidenza dei fatti… stranamente è tutto fermo!».Inoltre nonostante
sia stato giudicato idoneo dalla Commissione Medica della Croce Rossa a
riprendere servizio dopo Lunga malattia ma solo nella mia zona di
residenza e con le dovute esenzioni, La Croce Rossa…. O meglio i Poteri
Forti… insistono nel inviarmi per punizione in Umbria creandomi
notevoli danni soprattutto alla salute…
Vedi il verbale della commissione medica
Per concludere, che cosa si aspetta per il futuro?
«Nulla di particolare, se non l’intervento della magistratura per far chiarezza e condannare chi ha sbagliato…
e una maggiore solidarietà dai miei colleghi e dalla gente di Croce Rossa
che mi hanno quasi schifato per essermi opposto a questo sistema clientelare».
_____________________________________________________________________________________
Su [libero.video] esistono diverse video interviste al maresciallo Lo Zito, sullo stesso argomento. Inoltre, è il caso di leggere il post sul sito [La Voce delle Voci], che riguarda invece ilo "fratello famoso", Gianni Letta, braccio destro del fondatore del "Partito dell'Amore", che pubblicherò per esteso, integrandolo con altre notizie sullo stesso argomento, dopo che avrò fatto gli opportuni accertamenti. Per il momento - e solo in funzione di teaser, pubblico l'incipit dell'articolo:
"...l'alter ego di Silvio Berlusconi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e' indagato dalla procura di Potenza per una sfilza di reati che vanno dalla turbativa d'asta alla corruzione (articoli 416, 110, 353, 354 e 640 bis del codice di procedura penale). Altri inquisiti eccellenti il casertano Mario Morcone, capo dipartimento per le Liberta' Civili e la Immigrazione al ministero degli Interni, e i fratelli Chiorazzo, Angelo e Pietro Francesco, potentini, a capo di una vera e propria holding che ha fatto della "solidarieta" (trovando ora la manna nei centri d'accoglienza per immigrati) il suo grande business..."
Col tempo, sarà anche il caso, dicono alcune indiscrezioni, di approfondire la natura della "resistibile ascesa" di un medico infettivologo trasformato in numero uno del settore "Catastrofi" in Italia... Tafanus
SOCIAL
Follow @Tafanus