Questo signore si chiama Gianluca Iannone. E' il "leader" della lista di estrema destra "Lista Tricolore", e presidente del centro sociale fascista "Casa Pound". In Lazio appoggerà Renata Polverini, che non ne disdegna, pare, l'appoggio.
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Casa Pound Italia per Renata Polverini presidente della Regione Lazio: è questa l'indicazione di voto che il movimento di Gianluca Iannone darà ai suoi iscritti di Roma e del Lazio. «Noi - ha detto ad Omniroma Iannone - daremo un'indicazione di voto ai nostri iscritti: per la presidenza della Regione Lazio appoggiamo Renata Polverini.
(dal sito di paese sera online)
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(dal sito di paese sera online)
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Lazio, effetto Emma: avanti alla Polverini nei sondaggi
(di Mariagrazia Gerina - l'Unità)
«È un fenomeno strano, interessante, ancora tutto da indagare», spiega il sondaggista Luigi Crespi con in mano i dati dell'ultimo sondaggio commissionato da Omniroma sulla sfida tutta al femminile per la guida della Regione Lazio. La «fuoriclasse» Emma Bonino, come l'ha ribattezzata Bersani, è in testa con tre punti e mezzo di scarto rispetto all'astro del centrodestra finiano, Renata Polverini. Bonino a 40,5 punti, Polverini a 37. «Bisogna farla conoscere di più», si precipita a spiegare Gianni Alemanno. Oddio, Vittorio Feltri i suoi sforzi li ha fatti, scagliando contro la candidata prescelta dal presidente della Camera la sua fatwa di «non voto». Anche Storace la pensa allo stesso modo del sindaco di Roma. Anche se non è che i saluti romani alla convention della Destra sabato scorso devono aver aiutato. Bisogna aspettare il prossimo sondaggio per capire che effetti sortirà l'endorsement di Casapound, che oggi ha annunciato la discesa in campo a fianco della Polverini.
Ad ogni modo il fenomeno «strano e interessante» a cui si riferisce Crespi è un altro. La partita tra donne veramente "rischia" di mandare all'aria i pronostici. Se infatti si vanno a vedere i dati relativi al consenso raccolto dai partiti le carte in tavola sono di tutt'altro segno. E il centrodestra è nettamente avanti al centrosinistra.
Che la scelta di candidare una donna avrebbe mutato la cifra della competizione era chiaro fin al momento della scelta del candidato a ciascuno dei due schieramenti. Ma, almeno a leggere questi primi sondaggi, è stato il centrosinistra, un po' tirato per la giacca dalla radicale Bonino, a puntare meglio. L'altro dato interessante, in realtà, riguarda gli indecisi: pari al 20 per cento. È chiaro che conquistare il loro appoggio è la vera sfida.
Anche se Crespi frena gli entusiasmi del centrosinistra: «La Polverini ha una base da cui attingere voti che è circa 10-15 punti percentuali più ampia di quella della Bonino». E poi storicamente alle elezioni regionali - spiega il sondaggista - prevale la scelta delle coalizioni rispetto a quella del candidato. Non solo, ma le cose - osserva Crespi - potrebbero cambiare quando si entrerà nel vivo della campagna e a fare da testimonial alle due candidate arriveranno i big dell'una e dell'altra parte. «Emma su questo versante da eventuali appelli al voto rivolti da D'Alema o da altri leader del centrosinistra avrebbe solo da peredere», pronostica il sondaggista.
Con un certo pessimismo. E senza mettere in conto sorprese. E assist meno scontati. Come quello che la stessa Emma Bonino ha lasciato intravedere oggi, all'indomani delle primarie in Puglia, con gli auguri a Vendola: «Mi è piaciuto molto il suo slogan - ha fatto sapere la leader radicale, a margine di una iniziativa a cui hanno preso parte anche alcuni esponenti della sinistra vendoliana a Roma - , la sua vittoria provocherà riflessioni benvenute nel Pd» [...]
(di Mariagrazia Gerina - l'Unità)
«È un fenomeno strano, interessante, ancora tutto da indagare», spiega il sondaggista Luigi Crespi con in mano i dati dell'ultimo sondaggio commissionato da Omniroma sulla sfida tutta al femminile per la guida della Regione Lazio. La «fuoriclasse» Emma Bonino, come l'ha ribattezzata Bersani, è in testa con tre punti e mezzo di scarto rispetto all'astro del centrodestra finiano, Renata Polverini. Bonino a 40,5 punti, Polverini a 37. «Bisogna farla conoscere di più», si precipita a spiegare Gianni Alemanno. Oddio, Vittorio Feltri i suoi sforzi li ha fatti, scagliando contro la candidata prescelta dal presidente della Camera la sua fatwa di «non voto». Anche Storace la pensa allo stesso modo del sindaco di Roma. Anche se non è che i saluti romani alla convention della Destra sabato scorso devono aver aiutato. Bisogna aspettare il prossimo sondaggio per capire che effetti sortirà l'endorsement di Casapound, che oggi ha annunciato la discesa in campo a fianco della Polverini.
Che la scelta di candidare una donna avrebbe mutato la cifra della competizione era chiaro fin al momento della scelta del candidato a ciascuno dei due schieramenti. Ma, almeno a leggere questi primi sondaggi, è stato il centrosinistra, un po' tirato per la giacca dalla radicale Bonino, a puntare meglio. L'altro dato interessante, in realtà, riguarda gli indecisi: pari al 20 per cento. È chiaro che conquistare il loro appoggio è la vera sfida.
Anche se Crespi frena gli entusiasmi del centrosinistra: «La Polverini ha una base da cui attingere voti che è circa 10-15 punti percentuali più ampia di quella della Bonino». E poi storicamente alle elezioni regionali - spiega il sondaggista - prevale la scelta delle coalizioni rispetto a quella del candidato. Non solo, ma le cose - osserva Crespi - potrebbero cambiare quando si entrerà nel vivo della campagna e a fare da testimonial alle due candidate arriveranno i big dell'una e dell'altra parte. «Emma su questo versante da eventuali appelli al voto rivolti da D'Alema o da altri leader del centrosinistra avrebbe solo da peredere», pronostica il sondaggista.
Con un certo pessimismo. E senza mettere in conto sorprese. E assist meno scontati. Come quello che la stessa Emma Bonino ha lasciato intravedere oggi, all'indomani delle primarie in Puglia, con gli auguri a Vendola: «Mi è piaciuto molto il suo slogan - ha fatto sapere la leader radicale, a margine di una iniziativa a cui hanno preso parte anche alcuni esponenti della sinistra vendoliana a Roma - , la sua vittoria provocherà riflessioni benvenute nel Pd» [...]
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