La scena finale è ritratta da Giovanna Vitale su Repubblica: “47 anni, da 4 alla guida dell’Ugl, il piccolo sindacato di destra che lei ha portato al tavolo dei grandi, corteggiatissima dai talk show e frequentatrice della Roma bene che ama ricevere nel suo salotto sull’Aventino”. (veramente ha portato l'UGL al "tavolo dei grandi" dichiarando due milioni di iscritti, quando la UGL ne ha circa 200.000. Vedi [Tafanus: lo scandalo UGL] )
(...no, non sono il suo forte; perchè se la Polverini parla di lordo, da 36.000 € dichiarati al Magazine, e 140.000 € dichiarati al fisco, c'è solo una piccola differenza del 289%. Se invece la Polverini parla di netto, allora si può stimare un lordo annuale di 54.000 €, ed allora l'incongruenza si riduce - si fa per dire - al 63%. Ma la Polverini ci ha abituati a ben altri "errori di sbaglio". Per esempio, sul numero di iscritti all'UGL. Fra le cifre della Polverini e quelle dell'ARAN c'è SOLO una piccola, insignificante differenza del 900%. NdR)
Per fortuna va meglio con gli affari. Il 28 marzo del 2002 compra dall’Inpdap vicino all’Eur, al Torrino, un secondo piano di sette vani catastali più box e cantina. Sono i palazzi abitati anche da sindacalisti e politici raccomandati, quelli descritti dal Giornale di Vittorio Feltri nel 1995. Evidentemente Affittopoli non riguardava solo i sindacati di centrosinistra (no... e non riguardava neanche solo i politici di sinistra - segnatamente D'Alema e Veltroni - ma anche quelli di destra, come i Tatarella padre e figlio, i Buttiglione, che Feltri "dimentica" di citare nella sua "inchiesta")
Dopo quella campagna, alla fine degli anni novanta, l’allora rampante sindacalista ottiene un appartamento appena costruito in affitto. Poco dopo lo compra, grazie allo sconto riservato a tutti gli inquilini e pari al 40 per cento, al prezzo stracciato di 148 mila e 583 euro. La casa sarà poi venduta il 4 aprile del 2007 per un prezzo dichiarato di 234 mila euro, 150 mila in contanti e il resto come accollo del mutuo. Il prezzo non è giusto nemmeno stavolta. Basti dire che il settimo piano dello stesso palazzo, molto più piccolo (4 vani contro sette) e senza box viene comprato all’asta negli stessi giorni a 256 mila euro. Il fatto è che Polverini vende al segretario confederale dell’Ugl (suo amico e sostenitore) Rolando Vicari.
Ancora più interessante è la storia dell’abitazione di San Saba. Polverini compra dallo Ior, la banca del Vaticano coinvolta in tanti scandali, il 17 dicembre del 2002 un primo piano con doppi ingressi, 5 camere, cameretta più tre bagni, cucina e tre balconi, più due box e cantina, al prezzo di 272 mila euro, un vero affare. Il prezzo di mercato è il doppio. “Non c’è stato nessuno sconto dello Ior”, dice oggi Renata Polverini, “ho seguito la stessa trafila degli altri acquirenti di appartamenti nel palazzo . Ho comprato tramite un’agenzia”. Meno di due anni dopo, nel 2004, il leader Ugl compra un secondo appartamento gemello al piano terreno dalla Marine Sud Investimenti amministrata da Michele D’Adamo. Il piano terra costa 666 mila euro, più del doppio, e ha solo un box. Le ipotesi sono due: lo Ior ha fatto un prezzo basso alla Polverini oppure ha dichiarato meno del pagamento reale. Comunque la sindacalista non si ferma. E subito dopo vende una delle stanze per poter pagare il mutuo. La vicina sgancia 50 mila euro. Per un solo vano.
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