28 Dicembre 2003: la SARS/2: Il Ritorno: evidentemente BigPharma aveva ancora delle scorte da smaltire... "Contro l' importazione del virus della Sars, la Sindrome respiratoria acuta che ha fatto la sua ricomparsa in Cina, scattano controlli e misure precauzionali negli aeroporti internazionali di Fiumicino e Malpensa. Lo ha deciso il capo del dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, su indicazione del Ministro della Salute, Girolamo Sirchia, dopo la segnalazione di un altro caso "sospetto" di Sars, che ieri è stato "confermato" dall' Organizzazione mondiale della Sanità..."
17 Gennaio 2004: Bertolaso si loda: "...Le Regioni - che rappresentano le più forti autonomie locali - si sono più volte lamentate di un sistema ritenuto troppo centralizzato. «Certo, l' attuale assetto organizzativo le penalizza un po' - ammette Bertolaso - ma stiamo cercando, con pazienza, di raggiungere il giusto bilanciamento». L' equilibrio si regge, ovviamente, sulla leadership. E Bertolaso la incarna con grande efficacia. Detesta, ricambiato, la burocrazia. Associa il piglio decisionista a un' attenzione all' immagine quasi maniacale: «Sono un medico - dice - e so benissimo che un parto andato male fa più notizia e più danno di dieci interventi a cuore aperto ben riusciti. Per questo credo molto nella cura dei dettagli». Dettagli che fanno impressione anche all' estero. La Protezione civile è stata spesso chiamata a intervenire fuori dai confini italiani. Era a Praga, durante l' alluvione dell' estate 2002, era in Algeria per il terremoto dello scorso maggio, era in Francia, Portogallo e Slovenia per gli incendi di quest' estate, in Iran per il sisma che ha sconvolto Bam. «Non vorrei sembrare immodesto - racconta Bertolaso - ma l' Europa ci riconosce, sulla gestione delle emergenze, una competenza di primissimo piano. E per un paese bistrattato come il nostro davvero non è poco...»
29 Febbraio 2004: Nevica, i trasporti vanno in tilt, ma è colpa dei viaggiatori: "...«Come è possibile che le autorità, pur sapendo del previsto peggioramento delle condizioni meteo, non abbiano provveduto ad avvertire i viaggiatori? La stazione di Bologna è andata in tilt e vi sono decine di treni fermi da ore con i passeggeri, tra cui bambini e anziani stanchi, affamati ed infuriati. Visto il disastro, l' ingegner Cimoli abbia almeno la dignità di dimettersi». La mancanza di informazioni via radio per gli automobilisti intrappolati nelle autostrade è stata uno degli elementi che ha fatto crescere l' esasperazione. «Isoradio ha fatto il suo dovere, ha dato tutte le informazioni necessarie», ribatte Igino Lai, responsabile della gestione operativa della società Autostrade. «Noi abbiamo seguito la situazione sullo schermo minuto per minuto e posso assicurare che abbiamo mantenuto le strade in condizione di poter essere percorse. Ma anche chi le ha utilizzate doveva fare la sua parte. E invece ci sono stati alcuni episodi che hanno creato il problema: basta che un tir sbandi e si metta di traverso per bloccare un' intera carreggiata. Per questo la frase della Protezione civile "qualcuno non ha fatto quello che doveva fare" non può certo riferirsi alla società Autostrade».
2 Marzo 2004: Nevica, e l'Italia si ferma. La soluzione? tutti i poteri a Bertolaso - "...voglio andare fino in fondo», dice Guido Bertolaso. Il vertice di Palazzo Chigi si è appena concluso. Ma la resa dei conti non è finita: «Ho sentito una serie di giustificazioni, da parte di tutti. Ho detto che siamo tutti colpevoli, che abbiamo perso tutti, io per primo. Adesso però controllerò fino all' ultima riga dichiarazioni e documenti», spiega - ancora infuriato - il capo dipartimento della Protezione civile. E poi? «Poi formalizzerò la mia proposta: una struttura centrale che gestisca le emergenze maltempo sulle strade italiane, che abbia poteri e responsabilità. Lo scaricabarile, che è andato avanti anche durante l' incontro di oggi, non è più tollerabile..."
3 Marzo 2004: ma gli automobilisti non ci stanno: "...e anche il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, dovrebbe capire che non basta lanciare allarmi e distribuire critiche. In più di sei ore di blocco, dei suoi tanto sbandierati «volontari» non se ne è visto uno..."
11 Marzo 2004: telenovela rifiuti Napoli - Atto I: "...una trasferta napoletana di due giorni per Guido Bertolaso. Per venire in aiuto al neonominato commissario Corrado Catenacci e anche per trovare una soluzione al problema-discariche. Dopo un lungo vertice notturno al Commissariato, in Santa Lucia, ieri mattina il capo della Protezione civile insieme con Catenacci ha incontrato Rosa Russo Iervolino..."
21 Marzo 2004: arrivano i mostri (...e nuovi soldi e appalti...): "...attacco «convenzionale» e attacco «non convenzionale». La distinzione riguarda ipotesi di attentati con autobombe o esplosioni in luoghi o su mezzi pubblici da un lato. E possibilità di atti di terrorismo con armi cosiddette Nbcr (nucleari, batteriologiche, chimiche o radiologiche) dall' altro. Gli interventi sono dunque determinati dalla tipologia di offensiva ipotizzata. In entrambi i casi diventa centrale il ruolo degli ospedali. Questo spiega i lavori frenetici degli ultimi giorni per aumentare le capacità recettive e per tenere il personale in stato di allerta e di reperibilità continua. Per il resto, le strategie di difesa - che fanno capo alla Protezione civile, il cui capo Guido Bertolaso è anche commissario straordinario per le emergenze internazionali - si diversificano. L' attacco «non convenzionale» impone la massima cautela nelle procedure di soccorso. Nelle città considerate più a rischio stanno per arrivare venticinque sistemi mobili di decontaminazione, tendoni montabili in pochissimi minuti da utilizzare per un primo intervento su persone esposte ad agenti velenosi. Sono stati poi individuati due centri d' eccellenza, pronti ad entrare in azione in caso di necessità: si tratta del Sacco di Milano e dello Spallanzani di Roma (integrato con il San Camillo), già specializzati nella cura di malattie infettive. Il problema principale è evitare contaminazioni..."
21 Marzo 2004: just in case, chi se ne occuperebbe?, Ma Bertolaso! "...la catena di comando In caso di attentato terroristico in Italia, i soccorsi alle persone rimaste ferite sono coordinati dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il ruolo operativo, nella gestione della crisi, può essere affidato al commissario straordinario per le emergenze internazionali Guido Bertolaso, capo dipartimento della Protezione civile, che agisce di stretta intesa con il ministero dell' Interno..."
Puntate precedenti:
17 Gennaio 2004: Bertolaso si loda: "...Le Regioni - che rappresentano le più forti autonomie locali - si sono più volte lamentate di un sistema ritenuto troppo centralizzato. «Certo, l' attuale assetto organizzativo le penalizza un po' - ammette Bertolaso - ma stiamo cercando, con pazienza, di raggiungere il giusto bilanciamento». L' equilibrio si regge, ovviamente, sulla leadership. E Bertolaso la incarna con grande efficacia. Detesta, ricambiato, la burocrazia. Associa il piglio decisionista a un' attenzione all' immagine quasi maniacale: «Sono un medico - dice - e so benissimo che un parto andato male fa più notizia e più danno di dieci interventi a cuore aperto ben riusciti. Per questo credo molto nella cura dei dettagli». Dettagli che fanno impressione anche all' estero. La Protezione civile è stata spesso chiamata a intervenire fuori dai confini italiani. Era a Praga, durante l' alluvione dell' estate 2002, era in Algeria per il terremoto dello scorso maggio, era in Francia, Portogallo e Slovenia per gli incendi di quest' estate, in Iran per il sisma che ha sconvolto Bam. «Non vorrei sembrare immodesto - racconta Bertolaso - ma l' Europa ci riconosce, sulla gestione delle emergenze, una competenza di primissimo piano. E per un paese bistrattato come il nostro davvero non è poco...»
29 Febbraio 2004: Nevica, i trasporti vanno in tilt, ma è colpa dei viaggiatori: "...«Come è possibile che le autorità, pur sapendo del previsto peggioramento delle condizioni meteo, non abbiano provveduto ad avvertire i viaggiatori? La stazione di Bologna è andata in tilt e vi sono decine di treni fermi da ore con i passeggeri, tra cui bambini e anziani stanchi, affamati ed infuriati. Visto il disastro, l' ingegner Cimoli abbia almeno la dignità di dimettersi». La mancanza di informazioni via radio per gli automobilisti intrappolati nelle autostrade è stata uno degli elementi che ha fatto crescere l' esasperazione. «Isoradio ha fatto il suo dovere, ha dato tutte le informazioni necessarie», ribatte Igino Lai, responsabile della gestione operativa della società Autostrade. «Noi abbiamo seguito la situazione sullo schermo minuto per minuto e posso assicurare che abbiamo mantenuto le strade in condizione di poter essere percorse. Ma anche chi le ha utilizzate doveva fare la sua parte. E invece ci sono stati alcuni episodi che hanno creato il problema: basta che un tir sbandi e si metta di traverso per bloccare un' intera carreggiata. Per questo la frase della Protezione civile "qualcuno non ha fatto quello che doveva fare" non può certo riferirsi alla società Autostrade».
2 Marzo 2004: Nevica, e l'Italia si ferma. La soluzione? tutti i poteri a Bertolaso - "...voglio andare fino in fondo», dice Guido Bertolaso. Il vertice di Palazzo Chigi si è appena concluso. Ma la resa dei conti non è finita: «Ho sentito una serie di giustificazioni, da parte di tutti. Ho detto che siamo tutti colpevoli, che abbiamo perso tutti, io per primo. Adesso però controllerò fino all' ultima riga dichiarazioni e documenti», spiega - ancora infuriato - il capo dipartimento della Protezione civile. E poi? «Poi formalizzerò la mia proposta: una struttura centrale che gestisca le emergenze maltempo sulle strade italiane, che abbia poteri e responsabilità. Lo scaricabarile, che è andato avanti anche durante l' incontro di oggi, non è più tollerabile..."
3 Marzo 2004: ma gli automobilisti non ci stanno: "...e anche il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, dovrebbe capire che non basta lanciare allarmi e distribuire critiche. In più di sei ore di blocco, dei suoi tanto sbandierati «volontari» non se ne è visto uno..."
11 Marzo 2004: telenovela rifiuti Napoli - Atto I: "...una trasferta napoletana di due giorni per Guido Bertolaso. Per venire in aiuto al neonominato commissario Corrado Catenacci e anche per trovare una soluzione al problema-discariche. Dopo un lungo vertice notturno al Commissariato, in Santa Lucia, ieri mattina il capo della Protezione civile insieme con Catenacci ha incontrato Rosa Russo Iervolino..."
21 Marzo 2004: arrivano i mostri (...e nuovi soldi e appalti...): "...attacco «convenzionale» e attacco «non convenzionale». La distinzione riguarda ipotesi di attentati con autobombe o esplosioni in luoghi o su mezzi pubblici da un lato. E possibilità di atti di terrorismo con armi cosiddette Nbcr (nucleari, batteriologiche, chimiche o radiologiche) dall' altro. Gli interventi sono dunque determinati dalla tipologia di offensiva ipotizzata. In entrambi i casi diventa centrale il ruolo degli ospedali. Questo spiega i lavori frenetici degli ultimi giorni per aumentare le capacità recettive e per tenere il personale in stato di allerta e di reperibilità continua. Per il resto, le strategie di difesa - che fanno capo alla Protezione civile, il cui capo Guido Bertolaso è anche commissario straordinario per le emergenze internazionali - si diversificano. L' attacco «non convenzionale» impone la massima cautela nelle procedure di soccorso. Nelle città considerate più a rischio stanno per arrivare venticinque sistemi mobili di decontaminazione, tendoni montabili in pochissimi minuti da utilizzare per un primo intervento su persone esposte ad agenti velenosi. Sono stati poi individuati due centri d' eccellenza, pronti ad entrare in azione in caso di necessità: si tratta del Sacco di Milano e dello Spallanzani di Roma (integrato con il San Camillo), già specializzati nella cura di malattie infettive. Il problema principale è evitare contaminazioni..."
21 Marzo 2004: just in case, chi se ne occuperebbe?, Ma Bertolaso! "...la catena di comando In caso di attentato terroristico in Italia, i soccorsi alle persone rimaste ferite sono coordinati dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il ruolo operativo, nella gestione della crisi, può essere affidato al commissario straordinario per le emergenze internazionali Guido Bertolaso, capo dipartimento della Protezione civile, che agisce di stretta intesa con il ministero dell' Interno..."
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